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Capitolo 2

"Perché quella faccia" domanda mia cugina "é un tipo così pericoloso?"

"No, è solo che..." la ragazza scuote la testa" Non mi aspettavo che tornasse dopo l'anno scorso."

"Cos'è successo l'anno scorso?" mi hanno detto svariate volte che sono una persona sin troppo curiosa, ma non sono mai riuscita a trattenere le mie domande. Inoltre Amelie sembra una persona abbastanza disposta a rispondermi.

Sfortunatamente però veniamo interrotte da una professoressa, una certa Amanda Loss.

Venti minuti, un appello e una decina di sorrisi troppo zuccherosi dopo sono seduta vicino a Nick Johnson, imbarazzata come non mai nella vita.

Mi sento così...normale. Troppo, in confronto a lui.

Lancio un'occhiata sconsolata alla schiena di Amelie, troppo occupata a parlare con Clarissa per dedicarmi un po' di attenzioni. Del resto l'ho appena conosciuta, non posso certo attaccarmi a lei come una cozza. Nella fila a destra della mia siede Thalia, accanto all'altro fratello Johnson.

Che buffa accoppiata di parenti.

Lancio un'occhiata verso il fondo dell'aula, dov'è seduta Samantha, accanto al misterioso Raphael.

Chissà cosa gli è successo l'anno scorso.

"Certo che quel tipo piace proprio a tutte, eh?" ridacchia il ragazzo di fianco a me.

I capelli biondo cenere sono spettinati ad arte ed il viso dai lineamenti aguzzi è appena ingentilito da due caldi occhi marroni.

"Non so di cosa tu stia parlando" ribatto, mettendomi composta sulla sedia.

"Ma sì, quel biondino. Ammetto che sia carino, ma non ha nulla di speciale."

"Cosa intendi per qualcosa di speciale?" gli chiedo, tirando fuori dallo zaino un astuccio.

In caso di evenienze è sempre meglio essere pronti per prendere a punti, nel caso che a Miss sorriso da paralisi facciale Loss venga voglia di fare lezione.

"Non lo so, un certo charme" agita una mano in aria" Quel non so che che rende le persone speciali."

"Non ti sto capendo, amico" dico sinceramente.

"Il sex appeal!" esclama.

"Ma quel tipo ha decisamente un certo charme e un certo sex appeal." sono sinceramente perplessa. Perché sto facendo questo discorso.

"Tu sei strano" constato.

"Hey, non mi piacciono i ragazzi, non riesco proprio a capire cosa vedete in lui."

"Sei geloso di uno sconosciuto?"

"Io?" esclama" Geloso? Di quello?"

Inarco un sopracciglio, guardandolo eloquentemente.

"Okay, forse un po'. Ha la strada spianata, invece i comuni mortali come me devono faticare per ottenere un po' di attenzioni."

"Semplice mortale?" gli chiedo, non cambiando espressione facciale.

Ridacchia:"Okay, non sono un semplice mortale.".

"Sono Lisa" gli porgo la mano, tentando di rendere normale questa conversazione.

"Nick" mi stringe la mano calorosamente, con un sorriso sul volto.

"Allora, sei nuova anche tu?" mi chiede dopo una breve, brevissima, pausa di silenzio.

"Ho un certo non so che che mi fa sembrare una nuova?" gli rivolgo un sorrisetto, guardando con la coda dell'occhio la professoressa cercare un gesso.