Mi ero chiusa nel bagno, mia madre era fuori dalla porta che piangeva e mi supplicava di aprirle.
dentro di me pensavo:
"É orribile vero?
Mi dispiace mamma, ma non ho intenzione di aprire quella dannata porta.
O almeno non adesso..."
Mi sciaquai di nuovo la faccia, ma le lacrime calde non smettevano di rigarmi il volto.
Poi mi girai, eccola li, la presi in mano e la poggiai sul bordo della vasca.
Percepivo una strana sensazione di caldo, anzi stavo soffocando.
Aprì il rubinetto della vasca, lascia che si riempisse un po', dopo presi la lettera e la feci scivolare sotto la porta, così che mia madre potesse prenderla e leggerla.
Ricordo solo che era una lettera di addio...
Mi immersi nella vasca, l'acqua era bollente, e fece si che mi girasse la testa.
Poi presi la lametta dal bordo della vasca e iniziai a praticare delle incisioni verticali sul mio petto.
Il sangue scorreva velocemente e presto l'acqua della vasca diventó rossa,
mi veniva da vomitare ma non volevo fermarmi, la lama trapasso la pelle e poi la carne, il sangue sgorgava e l'acqua diventava sempre più rossa...
Mi girava ancora di più la testa, le palpebre si facevano pesanti, i respiri si affannavano, mi stavo spegnendo lentamente...
Dall'altra parte della porta c'era mia madre, lei piangeva, avrei voluto riuscire ad alzarmi e andare ad aprire quella stupida porta, ma ormai avevo perso troppo sangue era troppo tardi, non sentivo più nulla, la vista si annebbiava e i pianti di mia madre li sentivo appena, fino a non sentire più nulla.
"Mi dispiace mamma...io ti..voglio bene...."
la vita mi era stata strappata via, ero morta e nessuno avrebbe potuto più prendermi in giro e farmi del male.
Dio, perdonami per ció che ho fatto.