Apro gli occhi ma la luce è troppo forte,quindi li richiudo. Provo a coprirmi il viso ma qualcosa mi tiene ferma, quindi cerco almeno di parlare ma la mia bocca non risponde hai comandi. Solo in quel momento,voltando la testa, unica parte che riesco a muovere, mi accorgo che non sono in camera mia. L'ambiente in cui mi trovo non ha finestre ma vedo solo dei pannelli che danno su corridoi vuoti e dei strani macchinari con cavi che vanno in tutte le direzioni.
Noto che la luce proviene dall'alto, e dal fianco non mi acceca.
"DENDENDENDENDENDE.................IL SOGGETTO È SVEGLIO................. DENDENDENDENDENDE...................
IL SOGGETTO È SVEGLIO................. DENDENDENDENDENDE................."
"NO!!!!!!!!!!!" si sentono di nuovo le sirene suonare e si ripete la stessa situazione.
Ma prima che l'altoparlante finisca di fare rumore la luce sopra di me si spegne. Poi vedo uomini totalmente vestiti di bianco armeggiare con i macchinari e poi indossare delle mascherine.
Finalmente la mia bocca risponde hai comandi e io mio corpo è libero di muoversi. Ma prima che io possa scendere dal giaciglio su cui sono sdraiata una cupola di vetro mi richiude sul lettino.
"Cosa sta succedendo?!?" Urlo io
"Si calmi signorina e non urli per favore. Le spiegheremo tutto a tempo debito per ora non c'è bisogno che lei conosca i dettagli,e in quanto minorenne non può cambiare il suo attuale stato. I suoi genitori hanno firmato per lei. Dopotutto, non avevano scelta..." L'uomo che mi ha parlato è vestito diversamente dagli altri. È sulla ventina d'anni, credo, e indossa giacca e cravatta.
Ha i capelli biondi laccati e gli occhi grigio-blu. Insomma,il solito ragazzo perbene che fa innamorare tutte, di certo non il mio tipo.
Dietro di lui invece noto un uomo sulla sesantina con gli occhi dello stesso colore di quello che mi ha parlato, e i capelli grigi. Di fianco al sessantenne c'è una ragazza sui vent'anni con dei tacchi vertiginosi, una gonna che le arriva al ginocchio e una camicia semi, se non del tutto, trasparente. Ha una coda di cavallo bionda e praticamente sta abbracciando un braccio al vecchio.
Io guardo il ragazzo biondo confabulare un attimo con il signore dietro di lui, poi si volta nuovamente verso di me è mi sorride.
"Farai grandi cose se mi ascolti ok?" Io provo a dissentire ma lui non mi lascia il tempo di parlare.
"Ora conoscerai i tuoi compagni di avventura. Tu saresti?"
"Mi chiamo Alice Roberts signore. Mi può spiegare?" "Okay Alice. Tu sei una ragazza speciale. Capirai meglio tra un po. Ma meno sai più sarai al sicuro. Non fare domande se non puoi sapere le risposte."
In quel momento un gas invase la gabbia in cui stavo e le palpebre mi si chiusero.