Dopo il fuoco ed il piombo

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Mello~
Sente freddo.
Com'è possibile se cinque secondi prima quella vecchia chiesa diroccata bruciava come l'inferno?
Forse perché era morto?
Molto brobabilmente per quello,si perché Mello o Mihael Keehl,non lo sapeva più neanche lui,era pienamente cosciente di non far più parte del mondo dei vivi e magari ne era anche felice.Era intelligente Mihael,glielo dicevano tutti,forse non  era il primo ma glielo dicevano tutti,soprattutto il suo più caro amico...
Proprio per questa sua dote, perché mai si sarebbe dovuto rammaricare di non dover più soffrire ogni giorno a causa dei suoi mille tormenti?
L'idea che la morte avrebbe lavato via tutte le sue ferite lo aveva sempre tranquillizzato.
È tutto buio nella chiesa nonostante pochi minuti prima le fiamme divampassero alte lungo le pareti,fino ad'incendiare la croce lignea posta sul tetto,conferendole un'aria decisamente  minacciosa.
Il suo corpo per terra può anche essere privo di vita ma, la sua mente corre,vaga per le lande più incognite del suo subconscio e scandaglia la memoria.
Wammy's House dieci anni prima~
Le lezioni si erano appena concluse e lui stava sgomitando tra i suoi  compagni, riuscendo a farsi strada anche grazie alle sue parole non esattamente gentili.
Quel giorno era più arrabbiato del solito e la ragione era molto semplice:matt non c'era.La mattina semplicemente non si era presentato in classe,lasciando il posto accanto al suo vuoto.Quasi sicuramente si trattava di una semplice influenza ma la cosa gli era bastata per  rovinarsi il resto della giornata.Magari per qualcun'altro sarebbe stata cosa da poco.Ma non per lui.
Ogni mattina si svegliava e odiava tutto,ma matt c'era.
Durante le lezioni odiava Near e i professori che lo lodavano in continuazione, ma matt c'era.
Durante la pausa nessuno gli rivolgeva la parola,le occhiatacce bruciavano sulla sua schiena,ma matt c'era. Perciò la sua assenza era tutt'altro che cosa da poco.
Proprio per la serie di motivi riportati sopra,Mello stava bellamente ignorando le signore della mensa che chiamavano a gran voce i bambini per il pranzo.La meta era alquanto scontata.
Aveva attraversato l'ala dell'edificio adibita a scuola e si era ritrovato a correre per il corridoio del dormitorio maschile.Era entrato nella camera senza curarsi minimamente di bussare,ovviamente sbattendo la porta e imprecando in modo fin troppo colorito per un bambino della sua età.
Problema.
Matt non c'era.
Non dovete pensare che la sua fosse un'ossessione,certamente no,ma l'idea di non vedere l'unica persona che si preoccupasse veramente di lui per tutto il giorno lo agitava terribilmente.Attaccamento dovuto a carenze di affetto diceva sempre Roger.Non a caso si trovava in un orfanotrofio,penserete voi.
Matt rimaneva pur sempre il più sentimentale dei due,quando erano più piccoli era capace di scoppiare in lacrime quando il biondo si allontanava.
Ad ogni modo,ormai che aveva perso l'ora del pranzo,tanto valeva continuare le sue ricerche.
Uscì dal dormitorio e perlustrò i dintorni,fino ad arrivare nella parte non curata del parchetto sul retro della struttura. Controllò tutti gli angoli,anche i più impensabili,e poi i bambini gli dicevano anche che non sarebbe mai stato un buon detective,finché le sue ricerche non furono premiate.
Eccolo la,spaparanzato sotto la quercia con gli occhialoni calati sui disordinati capelli rossicci, a russare bellamente come un idiota alla faccia sua che,sempre come un idiota, si era penato tanto per trovarlo.
Matt~
Sente  freddo.Il perché non se lo spiega visto che  poco prima di venir trapassato da decine di proiettili insieme alla sua macchina,"cazzo la macchina", ricordava perfettamente il calore generato dal riscaldamento.
Ah già.Era morto pure lui.
Era morto e dannazione se lo trovava ingiusto,la sua fine era avvenuta così in fretta che non aveva neanche capito esattamente cosa fosse successo.Non è che avesse tutti questi progetti,per carità,però era sicuro che Mello,al contrario suo,avrebbe fatto mille scenate prima di spegnersi,prendendosi tutti i riflettori,"coglione".
Si ricorda che, proprio qualche giorno prima,il biondo aveva iniziato uno dei suoi infiniti monologhi su quanto odiasse Near e ,non si spiega ancora come, successivamente fosse  sfociato in una predica sul fatto che ,se avesse continuato a fumare come una ciminiera,sarebbe sicuramente crepato prima dei venti.
Signore e signori il premio come intuizione dell'anno prego.
Forse dovrebbe andare lui stesso ad ammazzare Mello,visto che è sicuramente stato lui a portargli sfortuna.Si perché Matt è lì, steso sul cemento, in una pozza di sangue,con una decina di proiettili nel petto e,guardacaso,una sigaretta in bocca "bastarda".
Ah già ,ha diciannove anni e mezzo.
Dovrebbe proprio ucciderlo,però ha la strana sensazione che non sia necessario e questa sensazione porta con sé un dolore più acuto dei proiettili.
Sapeva che quella missione sarebbe stata l'ultima per entrambi,anzi forse sapeva che entrambi sarebbero morti nel preciso istante in cui avevano lasciato la Wammy's.
E allora perché non si erano fermati?
Perché non avevano continuato le loro vite come normali adolescenti?
Troppa determinazione e troppa accondiscendenza.Ecco tutto.
Mello era un tornado di emozioni e Matt gli era troppo affezionato per non seguirlo,anche se avesse significato andare verso la morte a braccia aperte.
Tutto  ciò ora non ha importanza.
Adesso è tutto come dieci anni prima,le percezioni si affievoliscono ed è come essere di nuovo là,sotto la quercia.Adesso non sono più due criminali,non più cicatrice e nemmeno una sigaretta,solo due bambini che dopo troppo tempo passato lontani,dormono tranquillamente,l'uno accanto l'altro.


-Una storia senza pretese,mi sono solo immaginata cosa potessero provare i miei personaggi preferiti nell'istante in cui si rendono conto che le loro vite sono finite.
Ovviamente solo pensieri felici perché,andiamo,chi non sarebbe voluto crepare dopo una breve e triste esistenza come la loro?
Per ora mi firmo amomio anche se non appaio nella descrizione( per ora).ERGO.
Non sono Easycure27.
(La brutta e sgranatissima fanart lassù con la chiesa che brucia è mia)
Ciao.

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