She

Prologo

Lei era così.

Lo aveva rifatto di nuovo.

Io ormai non avevo più avuto notizie di lei da quando è finita la scuola.

Eravamo un tutt'uno, l'una non poteva stare senza l'altra. Sole e Luna. Odio e Amore. Così differenti ma uguali. Difficile da spiegare, no?

Difficile come l'amore.
Aaah l'amore. Può essere un soffio di vento, come la carezza di un bambino ad un abbraccio sotto la pioggia. Può essere neve, freddo come un addio. Oppure la luna piena, come quando fai per la prima volta l'amore. Significa rimanere, sostenere, ricordare, parlare, sorridere, abbracciare, respirare. È come quando ti tuffi nel mare e hai i brividi per l'acqua fredda. O quando il fuoco del camino ti riscalda le mani. È come un regalo di Natale, che quando lo apri non sai cosa trovarci. È come le scritte sui muri, personali e uniche. È come la nostra canzone preferita, ad ognuno di noi porta un'emozione specifica. È come la pioggia che ti bagna e ci metti ore per asciugarti. È come il buongiorno e la buonanotte. È il cercarci attraverso i chilometri o solamente una chiamata. L'amore è lacrime, sudore, sorrisi, sguardi. Lettere, parole, coperte, caffè, buongiorno e baci. Amore sono io che aspetto il giorno della partenza sperando che venga a prendermi.

L'amavo. E credo che non smetterò mai di farlo.

Sempre sorridente, solare, amata da tutti, e amava tutti.

Un anno più grande di me, ma non importava.

Tutti la vedevano come una ragazza senza problemi, spensierata e felice.

Io vedevo qualcosa nei suoi occhi, di cupo, strano.

Ma non se ne accorgeva nessuno, mah, quando mai.

Io invece ero la ragazza senza troppi amici, la solita asociale rinchiusa tutto il giorno in casa a leggere sotto una morbida coperta con il tepore di un raggio di sole sulle mie gambe. Genitori poco presenti, senza madre, sola con me stessa.

Sempre la seconda scelta. Mi riempivano sempre di complimenti, ma quando era il momento di scegliere, nessuno sceglieva mai me.