Sweet Passion

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Jungkook era timido e dolce con lei. L'idol deciso e sexy, alla presenza del gentil sesso, si trasformava in un timido coniglietto. I due stavano insieme già da qualche mese, ma si erano comunque visti poco a causa dei continui impegni del ragazzo. Avevano, però, parlato tantissimo tramite le chat e le videochiamate. Anche prima che lui partisse, avevano fatto in modo di sfruttare qualsiasi momento di libertà per vedersi e, comunque, non erano riusciti ad andare da chissà quale parte, con il fatto che lui non poteva farsi vedere dagli army in compagnia di una ragazza. Era una situazione un po' stressante, il vedersi in segreto, in luoghi preparati e il cui personale era stato costretto al silenzio e al rispetto della privacy. La prima volta che si erano visti per un appuntamento, erano andati a passeggiare all'interno di una riserva naturale, una specie di parco, prenotato e chiuso al pubblico per qualche ora. La seconda volta, Jungkook aveva organizzato una colazione in un ristorante, una sala dedicata completamente a loro. Un altro incontro era stato al karaoke, un altro durante l'ora di pranzo e poi qualche altro fugace incontro. Nel frattempo, continuavano ad approfondire la loro conoscenza e il loro legame si saldava via via sempre di più. Poco prima che lui partisse per un tour di qualche tempo che lo avrebbe tenuto lontano da lei, Jungkook aveva invitato la ragazza a cena e, alla luce della luna, gli aveva chiesto di aspettarlo e di diventare la sua fidanzata. Lei aveva accettato con le lacrime agli occhi e i due si erano scambiati il primo bacio. Un bacio timido e impacciato, entrambi molto giovani e i esperti. A quel bacio, però, ne seguirono molti altri quella sera e i due si staccarono controvoglia quando fu tempo di rientrare, l'aereo di lui in partenza entro poche ore. E fu così che, non appena rientrato in patria, Jungkook decise di passare alla fase successiva della sua relazione con la ragazza. Si sentiva pronto per fare il passo decisivo, perciò chiese, non senza timidezza e non senza girarci attorno, alla sua fidanzata di raggiungerlo in una camera di hotel per cenare e fermarsi per la notte. Lei rispose dopo quelle che parvero ore, JK che, nell'attesa, non faceva altro che tormentarsi, temendo di aver fatto il passo più lungo della gamba. La risposta della ragazza arrivò, infine, ed era affermativa. Probabilmente anche lei si sentiva pronta, per un passo in avanti nella loro relazione, tuttavia Jungkook si ripromise di non costringerla a fare nulla nel caso lei non se la fosse sentiva, la sera successiva. Con un po' di ansia, timidezza, ma anche quella determinazione che lo contraddistingueva, si preparò alla serata.

La sua determinazione iniziò a vacillare quando lei bussò alla camera di hotel in cui lui la attendeva. Le luci soffuse, un tavolo da pranzo finemente preparato per la cena, un cestello del ghiaccio con una bottiglia di vino e due flûte al centro, vicino a due candele accese, il tutto posizionato davanti alla grande finestra che dava sulla città, illuminata dalle luci che si stagliavano sul cielo notturno. Jungkook, in abito elegante, andò ad aprire la porta e accolse la sua ragazza che lui salutò con un sorriso, facendola entrare e chiudendole la porta alle spalle. Lei era come se la ricordava, sempre bellissima e con una solarità tutta sua. I movimenti dei due ragazzi furono simultanei. La ragazza si gettò tra le braccia spalancate di lui e i loro visi si incontrarono per scambiarsi un bacio leggero e delicato, un saluto semplice e fugace. Jungkook, inebriato dal profumo di lei, sussurrò al suo orecchio:
-Finalmente ti posso stringere di nuovo tra le mie braccia. Non sai quanto ho atteso questo momento...-
-Anche io ho sognato il nostro incontro più di una volta. Bentornato, Kookie!-
Il nickname, con cui anche gli altri membri e gli Army lo chiamavano a volte, assumeva un significato più dolce tra le labbra della ragazza.
Lui le pose la fronte sulla sua e sorrise, guardandola negli occhi. Dio, quanto le era mancata la luce che le illuminava lo sguardo quando gli sorrideva. Si scambiarono un altro bacio, poi sciolsero l'abbraccio e lui, prendendola per mano, la condusse alla tavola preparata davanti alla finestra. Stappò il vino e lo versò nei due calici, porgendo il primo alla ragazza e facendolo tintinnare con il suo, in un brindisi. Bevvero un sorso entrambi, senza però assaporare il vino, troppo presi l'uno dall'altra per concentrarsi sulla bevanda. Jungkook non faceva altro che osservarla in tutta la sua bellezza, nello sguardo tanto amore e dolcezza.
-Lo sai che sei bellissima?-
La ragazza arrossì visibilmente al complimento:
-Grazie...anche tu.- fu la riposta timida della giovane che ancora non capiva come fosse possibile che lei fosse la persona che Jungkook aveva scelto. Avrebbe dovuto veramente ringraziare qualche divinità, ma non tanto perché JK era un idol famosissimo in tutto il mondo, abile in qualunque cosa che faceva, ma perché era un ragazzo dolcissimo, gentile, generoso e la amava incondizionatamente, nonostante tutte le complicazioni per vedersi e i difetti di lei. La guardava come se fosse la persona più preziosa del mondo, come se fosse una delle sue ragioni di vita e lei aveva giurato che avrebbe fatto di tutto per stare al fianco del tesoro che le era stato donato. Quando Jungkook le aveva chiesto di vedersi e fermarsi per la notte, lei aveva capito cosa lui le stava effettivamente chiedendo. Ci aveva messo un po' di tempo prima di rispondere, impegnata ad analizzare i suoi sentimenti, cercando di capire se fosse effettivamente pronta per quel passo che non aveva mai fatto. Aveva concluso con un sorriso che sì, Kookie era la prima giusta con cui compiere quel passo. Lo amava ed era pronta a donargli tutta se stessa, perciò aveva accettato quello che il ragazzo le aveva proposto e si era preparata al meglio.
Jungkook interruppe il flusso dei suoi pensieri levandole di mano il flûte, le alzò il viso e le diete un bacio sulle labbra, assaporando il sapore del vino in quel modo. Ogni volta che le loro labbra si incontravano, una pioggia di emozioni pervadeva entrambi e il loro cuore iniziava a battere più in fretta. Lei gli avvolse istintivamente le braccia attorno al collo, affondando una mano tra i capelli della nuca di lui, più corti, morbidi e setosi. Lui le posò le mani sui fianchi e la attirò a sè, facendo aderire i loro corpi, non lasciando nemmeno lo spazio per uno spiraglio di luce. Si staccarono solo quando non ebbero più fiato e Jungkook sussurrò con voce roca all'orecchio della ragazza:
-Ti va di cenare più tardi?-
Lei capì subito quello che il ragazzo voleva chiedergli in verità e un brivido le percorse il corpo, forse causato dall'emozione o dall'agitazione di quello che stava per accadere.
Sorrise, però, perché anche lei non poteva più aspettare, e rispose:
-Certo...-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 05, 2018 ⏰

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