Oggi è il giorno della mietitura.
Oggi verranno prelevati un ragazzo e una ragazza da ogni distretto.
Non avrà importanza se avranno solamente dodici anni. Verranno presi, strappati alle famiglie e verranno mollati in un'arena in cui l'unico scopo sarà uscirne vivi.
Molti scapperanno e si nasconderanno, altri si alleeranno e semineranno terrore negli altri tributi.
Qui a Panem è così. Capitol City pensa che sia una forma di divertimento. Beh, perché è facile stare a guardare.
Oggi nei distretti ci sarà un grandissimo via vai tra madri che piangono, padri che cercano di consolare i figli spaventati.
Ma nel mio distretto è diverso. Qui tutti pregano che esca il nome del figlio in modo che possa portare onore. Qui nel Distretto 1 non conta molto il fatto di separarsi. Qui conta solamente l'onore.
Io mi chiamo Amber Rosewood, 16 anni.
Ho i capelli lunghi e mossi, castani, gli occhi scuri e tanta, tantissima paura.
Paura che questo sia il mio ultimo giorno qui, paura che non rivedrò più questo orribile posto.
Sto qui, seduta su uno strapiombo. A pensare, pensare che forse questo schifo non è poi così male, dopotutto. D'altronde questo è uno dei distretti più ricchi di Panem e negli Hunger Games siamo sempre i favoriti e per la prima parte dei giochi siamo apposto perché ci si allea ma quando si arriva verso la fine si scatena l'inferno.
A contrario di molti nella mia famiglia è mia madre la più elettrizzata per gli Hunger Games. Probabilmente ha infilato qualche biglietto in più con il mio nome sperando che esca.
Non la sopporto. Mio padre è più tranquillo. Ma anche lui sarebbe felice se uscisse il mio nome, credo.
Guardo l'orologio e mi accorgo che sono già le 7:30 e dato che la Mietitura comincia alle 10:00 in punto è meglio che vada a casa a prepararmi.
***
Sono arrivata a casa e salgo velocemente in doccia. Quando sono sotto comincio a pensare al pericolo imminente. Ho paura, è il primo anno che ho così paura.
Comincio a mordermi il labbro inferiore fino a che non sanguina.
Mi sciacquo via tutto il sapone e esco avvolgendomi nell'accappatoio azzurro. Vado nella mia stanza e guardo l'abito che c'è appeso al mio armadio. È a righe bianche e nere, stretto fino al busto per poi scendere fino a sotto le ginocchia in una gonna morbida. Che sollievo, mia madre si è trattenuta. Un anno si era fissata che io avrei dovuto indossare un abitino rosa elettrico cucito da lei. Fortunatamente mio padre l'aveva fermata.
Mi infilo il vestito e le ballerine basse nere.
Scendo giù e mia madre mi sorride e mi tira indietro dei ciuffi di capelli facendomi una coda alta dietro il capo.
Lancio indietro le ciocche della frangia che mia madre ha lasciato libere.
È ora di andare. La Mietitura dei 72esimi Hunger Games sta per iniziare.
E che possa la fortuna essere sempre a vostro favore ...si, come no.
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The 72th Hunger Games
Fanfiction"Che possa la fortuna sempre essere a vostro favore ...si come no" *** "Che i 72esimi Hunger Games abbiano inizio" *** I 72esimi Hunger Games raccontati dagli occhi di una ragazza del Distretto1. ***