La mia vita con te

2 La mia nuova città

Perdonate eventuali errori... buona lettura!!

Come ho già detto mi sono trasferita in Italia, più precisamente in un quartiere vicino a Roma, in una casa abbastanza confortevole.
La nostra casa, infatti, non essendo dei miliardari, l'abbiamo scelta piccola così che possa essere comoda per me e mio padre e mia mamma se guarirà dalla sua malattia. Così facendo abbiamo più soldi e risparmi per comprarci nuovi mobili e pagare le cure e le chemioterapie a mia madre.

Da quando mamma si è ammalata mio padre non sta bene: è sempre stanco, triste e non più giocoso come quando ero piccola, che mi spingeva sull'altalena o ci nascondevamo sotto il letto durante il temporale. Mi manca il mio papà ma so perché è triste e quindi lo capisco.
Oggi quindi, per sollevargli il morale, gli ho chiesto
-"papà? Che ne dici se andiamo alla pasticceria che abbiamo visto lungo la strada quando siamo arrivati? Mi sembra molto graziosa e sinceramente non voglio rimanere in casa tutto il giorno a deprimermi. So che stai male e anche io ma abbiamo bisogno di una pausa, d'altronde ci siamo appena trasferiti stiamo affrontando un problema molto serio"- detto questo mio padre si girò a fissarmi come si fossi matta e disse -"ma tesoro..."- senza che potesse finire la frase incrociai le braccia e misi la faccia da cucciolo che ogni volta lo convinceva -"Ti prego papà"- allora sorridendomi annuì ed io iniziai a saltare come un grillo in un campo d'erba.

Non ci mettemmo molto ad arrivare, d'altronde lo avevo visto il giorno prima quindi mi ricordavo abbastanza bene la strada. Entrammo e un profumo di bignè appena sfornati pervase le nostre narici e la sola vista della crema pasticcera mi vece venire un filo di bava alla bocca -"Celeste asciugati la bava"- mi disse ridendo mio padre mentre io mi asciugavo la bava arrossendo. Sono qui solo da un giorno ed ho già fatto una figura di 💩, complimenti Celeste.
Ci sedemmo ad un tavolino all'esterno, visto che era agosto e faceva caldo. Subito arrivò una graziosa cameriera alta e bionda con occhi verdi che chiese gentilmente-" buongiorno signori cosa prendete?"- non posso dire che non mi stia simpatica ma quel sorriso sempre stampato in volto mi inquieta abbastanza. Mio padre rispose-" per me un caffè macchiato e un bignè al cioccolato, mentre per la mia principessa, una cioccolata fredda e una fetta di quella Red Velvet che ho visto in vetrina"- arrossendo all'istante, adoravo quando mi chiamava principessa e adoravo altrettanto quando ordinava per me le stesse cose che ordinavo alla pasticceria della mia città da piccola.

Quando arrivarono le nostre ordinazioni rimasi scioccata dalla perfezione della mia fetta di torta e dell'enorme bignè di mio padre che addentò senza troppi problemi, facendomi scappare una risata mentre mangiavo il mio dolce.

Arrivati alla cassa mio padre pagò tutto e uscimmo ringraziando di quel delizioso pomeriggio. Usciti dalla pasticceria guardai mio padre e dopo mesi sorrideva, subito chiesi-" papà tutto bene?"- la risposta non tardò ad arrivare -" Sì principessa, oggi mi sono sentito un po meglio passando del tempo con te e per questo ti ringrazio tesoro. Oggi sono sono riuscito a non pensare ai nostri problemi e a tua madre, grazie Celeste"- sorrisi a quelle parole così semplici e spontanee.

Continuammo a passeggiare parlando tra di noi finché, senza accorgecene arrivammo a casa; mi feci una doccia ed andai a dormire urlando affinché mio padre mi sentisse -" notte papàààà"- e sorrisi quando mio padre rispose-" notte mia piccola Principessa Celeste"- . Dico che quella notte non ebbi incubi, avevo avuto una giornata felice dopo tanto tempo, ma credo che questa felicità non durerà a lungo visto che tra meno di un mese inizierò la mia nuova scuola, precisamente il Liceo Scientifico.

Ecco qua la fine di questo capitolo spero vi piaccia😛!! Ditemi cosa ne pensate e come sarà l'inizio scolastico di Celeste? Aspettate il nuovo capitolo