2.Sfumature

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"I medesimi avvenimenti esteriori o le medesime condizioni toccano ognuno in modo diverso o,a parità di ambiente,ognuno vive tuttavia in un altro mondo"

"Aih!Cazzo mi fai hai fatto male!"mi sgridó, mentre si allontanava dalle mie labbra con un misto tra irritazione e disapprovazione.

Ridacchiai,gli avevo appena morso il labbro mentre dormiva.

Ero distrutta,mi faceva malissimo la testa,e i miei pensieri non riuscivano a creare qualcosa di concreto,mentre il mio corpo era disteso nel letto di Luca.

Era da tempo che non dormivamo insieme,o per essere più precisi era da tempo che non avevamo nessun contatto fisico.

Sbuffai per poi dirgli:"Adesso dovrei proprio andare"

Si avvicinò a me ancora sonnolento e mi cinse la vita con entrambe le braccia,appoggiando la guancia sulla mia coscia.

"Noo dai,resta ancora un po'"

Sembrava un bambino capriccioso in quel momento,era davvero tenero perché sembrava così indifeso con il ciuffo di capelli neri disordinati che gli copriva il volto.

"Dai Luca devo andare,ci vediamo più tardi al massimo"

Sbuffò sonoramente per poi dire con aria scocciata e fredda:

"Va bene,non credo di volerti vedere più tardi però"

Era tornato il Luca di sempre.
Mi aggiustai i capelli più che potevo,raccolsi la mia borsa e tornai a casa a piedi,dato che casa mia era pochi isolati distanti dalla sua.

Mentre camminavo i tacchi producevano un odioso rumore a contatto con l'asfalto,erano solo le sei e mezza del mattino e in giro non c'era nessuno.

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