Omegaverse

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Modern! AU
Omegaverse
Porn without a plot
Trama? Quale trama.

-Fra-Ahncesco...più for...-
Non voleva che avesse il fiato per proferire parola; desiderava sentirlo solamente gemere.
Spingeva dentro di lui freneticamente, fino in fondo, colpendo puntualmente la sua prostata.
Lorenzo era ridotto ad un ammasso ansimante, in balia del piacere.
Fu quando sentì i suoi muscoli stringersi attorno al proprio membro che Francesco venne, dentro di lui, con un grugnito...per poi svegliarsi.

Cazzo, un altro sogno. Era umido lì sotto...si era sborrato nelle mutande come un ragazzino alle prime armi.
-Cazzo, Francesco, la tua puzza di alpha arrapato ha appestato la stanza! -
-VAFFANCULO, Guglielmo. -
Era da quando lo conosceva che voleva scopare a sangue Lorenzo de'Medici.
No, ok, non da quando lo conosceva: erano appena dei bambini.
Ma da quando era entrato nell'adolescenza, non passava giormo senza che immaginasse quel ragazzo tanto esile e delicato gemere senza pudore ad ogni suo tocco.
Sognava ogni notte di stringere tra le dita quei riccioli, tirandoli fino a fargli male.
Desiderava marchiarlo, farlo suo, prepotentemente.
Voleva fotterlo, dannazione; sentirlo implorare di andare più veloce.
Voleva vederlo senza fiato, mentre gli scopava la gola;
Vedere quella boccuccia, tanto avvezza a dispensare parole gentili, accogliere il suo membro fino a quando non l'avesse inondata del suo seme.
Voleva far assaggiare l'inferno a quell'essere angelico; magari gli sarebbe anche piaciuto.
Ogni volta questi pensieri finivano con lui a masturbarsi, frustrato, o con un sogno particolarmente bagnato, come quella mattina.
Lorenzo era un maledettissimo alpha, come lui, come suo zio Jacopo.
Non c'era storia.
Come se non bastasse, suo zio odiava Lorenzo, come odiava tutta la sua famiglia.
Bastava sentire il suo "fetore" in lontananza, per mandarlo in escandescenze.
Non avrebbe mai messo piede in casa loro, per questo mandava Francesco.
Era un sabato pomeriggio, dovevano parlare di alcune cose della banca.
Faceva troppo caldo, per essere dicembre.
Lorenzo stava esaminando dei documenti, quando notò Francesco sbottonarsi il colletto della camicia che stava indossando.
-Ehm...hai caldo, Francesco? -
-Sì, avete i termosifoni troppo alti...cazzo, quasi non respiro per il Caldo che fa. -
-Francesco ma...sicuro di sentirti bene? Hai la febbre? -
-Senti, apro un attimo la finestra, ho bisogno...oddio anche fuori fa caldo...-
-Francesco, davvero, mi preoccupi, ci sono 5 gradi fuori e mia madre ha spento poco fa i termosifoni proprio per evitare di far diventare casa un forno, come puoi avere caldo? -
-Io...non...respiro...per il caldo...-
Lorenzo sembrava annusare l'aria per cercare di capire qualcosa.
Si avvicinò all'altro e gli mise la mano sulla fronte, per sentire la temperatura.
Francesco guasi cacciò un gemito per il sollievo dato dal contatto.
-Ma tu...occazzo. -
Lorenzo non aveva mai detto una parolaccia in sua presenza.
-Tesoro, vi ho portato qualcosa da mangiare e da bere-
-Grazie mamma, ma al momento dobbiamo discutere urgentemente in privato. -
-Va bene...Bianca, tesoro, c'è Guglielmo con te? -
-No, sto studiando! -
-Mh...che strano odore che c'è in casa. -

Lorenzo aveva afferrato Francesco per un polso, lo aveva trascinato fino in camera sua, lo aveva spinto dentro e chiuso la porta a chiave dietro di sé.
Il Pazzi era andato ad appoggiarsi vicino al muro, respirando a fatica.
-Sei in calore, cazzo. -
-Di che...parli? -
-Vorresti negare l'evidenza? Sei un fottuto omega, per di più sei in calore...ma non lo sai che è pericoloso entrare a casa di Alpha? In queste condizioni? Con Giuliano che gira per casa? -
-Io...sono... Alpha, non un maledettissimo omega! -
-Non dire stronzate! L'odore è inconfondibile, stai letteralmente bruciando e scommetto che sei già dannatamente lubrificato e pronto a farti fottere. A me è anche venuto duro, come credi di spiegarla questa cosa? -
Lorenzo si stava avvivinando a lui, aveva le pupille dilatate, e un evidentissimo rigonfiamento ad altezza inguine.
Più si avvicinava, più Francesco riusciva a respirare.
Gli stava palesemente guardando il pacco e immaginando come sarebbe stato Lorenzo mentre lo possedeva.
Ma cosa gli prendeva?
Il suo odore era diventato particolarmente piacevole, voleva sentirlo addosso.
Fremeva per l'aspettativa di sentirsi riempire da lui.
Lorenzo sembrava sul punto di impazzire; lo afferrò per le spalle, lo sbattè contro il muro e lo baciò.
A Francesco parve di essere improvvisamente in Paradiso, dopo aver assaggiato le fiamme infernali; sentiva che avrebbe accettato volentieri di morirci in quel bacio.
Era creta nelle mani del Medici, che aveva posizionato il ginocchio tra le sue cosce, costringendolo ad aprirle, andando così a stuzzicare il cavallo dei suoi pantaloni, facendolo gemere.
Quando si erano dovuti staccare per recuperare ossigeno, Lorenzo aveva messo su un sorrisetto soddisfatto e si era leccato le labbra, ancora umide della loro saliva.
-Questo non significa niente. Io sono un alpha. -
-Ok, ok...- rispose il Medici, alzando le mani in segno di resa, ridacchiando come di uno scherzo, continuando con tono gioviale: -Allora nel caso ti dicessi di inginocchiarti non lo faresti...?-
-Certo che no! Per chi mi hai pres-
Il viso di Lorenzo divenne immediatamente serio, il tono duro: - Sulle tue ginocchia, Francesco -
Il Pazzi fu sconvolto dal cambiamento repentino del suo atteggiamento, così dissimile dal solito usato dal giovane, ma ancora di più dalla risposta del suo corpo a quelle parole: cadde immediatamente in ginocchio e avvertì i pantaloni ancora più stretti.
-Interessante, vero? Te l'ho detto. -
-Non è possibile...-
-È strano che il tuo primo calore sia giunto così tardi, ma più che possibile, evidentemente. -
-E COSA CAZZO DOVREI FARE ADESSO?! -
-Succhiarmi il cazzo, per esempio. -
Ma dove era finito il Lorenzo de' Medici puro e santo?
-Ti rendi conto della condizione di merda in cui sono? -
-Si dice che gli omega in calore siano capaci di farsi violentare, pur di soddisfare i bisogni del calore...è straordinario come tu stia riuscendo a controllarti. -
-Fidati, sto desiderando la morte. -
-Senti, per colpa tua sono eccitato. Vedi che vuoi fare, altrimenti decido io. -
Francesco era quasi intimorito da quel nuovo Lorenzo, ma aveva bisogno che qualcuno lo scopasse, dannazione.
Ma se avesse ceduto, suo zio avrebbe saputo...l'odore dell'accoppiamento se lo sarebbe portato dietro per settimane, allo zio non sarebbe passato inosservato.
-Devo andarmene da qui. -

E così si era trovato a scoparsi da solo con un cazzo di gomma, comprato in fretta e furia e che non sapeva dove avrebbe nascosto.
Non aveva funzionato.
Continuava ad essere dannatamente eccitato.
Provò a resistere, ci provò davvero.
Al secondo giorno, era sul punto di impazzire totalmente.
Suo zio poteva anche morire, per quanto gli importava in quel momento.
Era mezzanotte inoltrata, correndo aveva raggiunto casa Medici, si era arrampicato senza neanche sapere lui come e si era trovato sul balcone di Lorenzo.
Quello gli aveva aperto, avendolo notato, e si era immediatamente visto assalito.
-Fai quello che vuoi ma, ti sto pregando, fottimi. -
Senza scomporsi, mantenendo il tono di sempre, Lorenzo chiuse a chiave la porta della camera e il balcone dicendogli:
-Su mani e ginocchia sul letto, Francesco. -
Il tono non ammetteva repliche, ma chi si sarebbe sognato di dirgli nulla?
Gli abbassò di colpo jeans e boxer, esponendo la sua erezione turgida e le natiche, passandoci in mezzo le dita sottili.
-Sei bagnato e pronto per me...così dilatato...cos'hai fatto? Hai chiesto a qualcun altro di scoparti? -
-No...-
-Come mai allora? -
-Ho...fatto da solo. -
-Che visione...fallo per me. Fottiti da solo, per me. -
Francesco cacciò dalla giacca il dildo, che si era portato dietro.
Fece per sdraiarsi sulla schiena ma Lorenzo lo costrinse a rimanere in quella posizione.
Iniziò a penetrarsi rapidamente, con spinte incoerenti, cercando sollievo in esse.
Lorenzo era estasiato da ciò che vedeva.
Non riuscì a resistere alla tentazione; si spogliò e andò a sostituire facilmente il fallo finto, nonostante le dimensioni, per via degli umori che lo avevano lubrificato a dovere, provocando nell'altro un gemito prolungato e gutturale.
Tutto sembrava avere senso, ora che erano uniti, tanto intimamente.
Aveva bisogno di sentirlo muoversi.
-Ah...Lorenzo, muoviti, scopami. -
- Fallo tu. -
-Come? -
-Usa il mio cazzo come stavi usando quello finto prima. -
Ma dove era finito il Lorenzo innocente che conosceva?
Il Pazzi prese a muoversi, spingendosi contro l'inguine dell'altro, perdendosi in gemiti profondi.
Il Medici, ad un tratto, perse la pazienza.
Lo afferrò per i fianchi e prese a muoversi violentemente, andandogli a torturare la prostata, facendogli perdere la forza nelle braccia, fino a quando si trovo con la faccia schiacciata sui cuscini.
A quel punto si sentì afferrare e riportare su, contro il petto di Lorenzo.
Con una mano gli stringeva il collo, con l'altra gli torturava i capezzoli sensibili.
Quella nuova posizione gli permetteva di raggiungere nuovi punti "inesplorati" e di torturargli il collo con morsi, succhiotti e baci.
A Francesco non importava che si sarebbero visti, voleva solo raggiungere il maledetto orgasmo.
Lorenzo concluse con tre spinte più profonde e lente delle precedenti, riversando il suo seme in lui.
Lo sentiva colare tra le cosce.
Quasi simultaneamente fu la volta di Francesco che venne, sporcando il suo stesso addome e macchiando le lenzuola.
Lorenzo non uscì subito da lui.
Avvicinò le labbra al suo orecchio per sussurrargli -E se avessimo fatto un bambino, questa notte? -
Per poi spingere ulteriormente dentro il suo membro nuovamente semieretto.
-Non dirlo neanche per scherzo, Medici. -
Lorenzo ridacchiò, uscì da lui, lo fece girare e lo coinvolse in una sessione di baci appassionati, interrotti però da qualcuno che gridava da fuori la porta.
-FRATELLO! COSA SENTE IL MIO FIUTO IMPECCABILE? TI SEI TROVATO UNA COMPAGNA? -
-Cosa urli Giuliano? -
-Bianca, non capisci? Si è accoppiato! -
Francesco era confuso, a dir poco.
-VAI A FARTI FOTTERE, GIULIANO! -
-VIENI A FOTTERE ME, GIULIANO-
-ARRIVO, SANDRO -

To be continued
Ci sono errori, me ne rendo conto.
Correggerò prima o poi 😅

[Raccolta Fanfiction] I Medici Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora