Tra le Luci di Roma

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Grazie ai Contragiòndieri di Elippo che mi hanno ispirato questa piccola oneshot.
La fic è per voi.

Solo tanto fluff e un po' di Bi!Elia, che fa sempre bene al mondo. Come la Elippo, naturalmente.
Buona lettura.

La notte era serena a Roma.

Nonostante la fredda aria novembrina si infilasse prepotentemente sotto alle loro giacche con le sue sporadiche folate facendoli rabbrividire e congelandogli le mani e i visi appena arrossati a causa dell'alcol, stavano bene nel loro silenzio all'ombra del Colosseo, rotto solo dal passaggio occasionale di qualche macchina o taxi sulle strade altrimenti deserte e da qualche roca e sporca canzone o risata sguaiata degli ubriachi che, dopo la notte di bagordi, camminavano scompostamente in cerca di casa o di un altro bar ancora aperto. Per il resto, tolta l'imponente presenza che quelle mura antiche e permeate di storia avevano seppur restando mute e immobili accanto a loro, dove erano state poste secoli prima, erano soli. La festa era finita da un pezzo, ormai. Era stato proprio Filippo il suo autore e siccome l'aveva programmata insieme ad altri ragazzi facenti parti del suo gruppo di attivisti nonché suoi colleghi universitari, l'avevano organizzata all'interno del "Coming Out", locale che si trovava proprio vicino al Colosseo stesso.

Se c'era da dire tutta la verità, non vi erano stati invitati: quello che avevano cercato di fare Elia, Giovanni e Luchino-Martino non c'era, troppo impegnato a detta sua ad una fatidica cena con suo padre e la sua altra famiglia a cui stava fuggendo da settimane-era stato imbucarsi al diciottesimo di una ragazza amica di un'amica di Federica, la cui identità era a loro sconosciuta, ma dato che si diceva che ci fosse tanto alcol e anche buona erba nessuno di loro aveva avuto da ridire sul fare almeno un tentativo.
Avevano fallito miseramente e miseramente forse era anche un termine un po' troppo generoso considerato che il buttafuori stesso li aveva presi in giro davanti a tutte le persone in fila in attesa per entrare, facendogli così fare un'epica figuraccia che li aveva convinti a battere in ritirata e pure in fretta.
Era stato sulla via del ritorno che, passeggiando mogi mogi sulla via, la loro attenzione era stata richiamata da Filippo che li aveva riconosciuti e raggiunti e poi, dopo essersi fatto una bella risata davanti al loro racconto e aver precisato che erano degli sfigati, aveva aggiunto che però erano ben accetti alla sua, di festa.
"Anche se siete etero" aveva precisato, osservando le facce dubbiose di Luchino e Giovanni, che squadravano l'insegna con le teste inclinate l'uno da una parte e l'uno dall'altra "C'è spazio per tutti, noi non facciamo discriminazioni. Siete i benvenuti"

Al che, si erano scambiati delle rapide occhiate di conferma, accettando l'invito di buon grado.
Se Filippo aveva notato che la faccia di Elia non era cambiata di una virgola nel notare il nome del locale e al sentire la sua parentesi, non l'aveva dato a vedere.
Dopotutto, a lui non importava davvero che locale fosse e, c'era da dire, la compagnia di Filippo gli era in fondo più che gradita: quella non era che un'occasione per chiacchierare di persona, cosa che non erano riusciti a fare molto spesso. Si scrivevano su Instagram, per lo più, rispondendosi alle storie, ma a parte questo le loro interazioni di persona si contavano tranquillamente sulle dita di una mano ed era un peccato dato che Elia trovava che, per quelle poche volte che era successo, avessero una bella intesa tra loro.
Si erano conosciuti per caso grazie a Martino: Filippo seguiva lui su Instagram e, una volta che Martino aveva ripostato una storia in cui Elia l'aveva taggato, quel ragazzo dall'account tutto strane camicie, bandiere arcobaleno e foto di posti abbandonati aveva deciso di iniziare a seguire anche lui. Del canto suo, Elia aveva scorso il suo profilo per qualche minuto mettendo un paio di like a caso prima di decidere di ricambiare.

E così era nata la loro amicizia-l'amicizia ai tempi dei social, come la chiamava Filippo-che era scattata più che altro perché, seppur nella loro diversità, erano riusciti a trovare una sorta di equilibrata sintonia.

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