E' una bella mattinata estiva, tutto sembra tranquillo anche nella chiassosa e iperaffolata New York. Io e il mio migliore amico ci troviamo in un piccolo bar a sorseggiare un caffè prima di ritornare ai nostri rispettivi lavori; lo guardo negli occhi e sento il cuore andare a mille, lui mi afferra la mano sotto il tavolino e io non posso fare a meno di arrossire abbassando leggermente lo sguardo...
Z:Kate...io..
Sentimmo un fischio... Poi un botto... e ci ritrovammo sul pavimento del locale pieno di polvere e pezzi di vetro... Cerco di focalizzare la situazione. I tavoli sono capovolti, le vetrate infrante, il caos fuori...Cerco Zayn... E' steso a terra e cerca di rialzarsi a tentoni: ha un pezzo di vetro conficcato nell'addome e una cicatrice sull'occhio destro, oltre i vari graffi superficiale sul resto del viso e sulle braccia. Mi avvicino a lui che sta per chiudere gli occhi.
K:Zayn, Zayn resta sveglio Zayn
Mi sento afferrarre per i fianchi, mi giro... è un paramedico...
K:No stia fermo lui è più grave*dico urlando e dimenandomi
x:Signorina non c'è niente da fare per lui...Mi-mi dispiace
K:No...
L'ultimo ricordo che ho e il paramedico che mi porta via e Zayn che mi guarda, mentre gli scende una lacrima prima che chiuda gli occhi...