Capitolo 1 parte 2

646 14 0
                                    

Non sono un sacco su cui sfogarsi. Farà meglio a farsi passare questa fissa nei miei confronti!
Le amiche di Samantha rimangono senza fiato, indignate, mentre lei mi guarda come se stesse per darmi uno schiaffo.
(Non osare toccarmi, stronza!)
Sam:" Non ho finito con te, secchiona!"
Gira sui tacchi, come una diva, e si allontana seguita dalla sua ccorte.
Sarah:" Boom! L'hai distrutta. Sei la regina!"
C:" Non credo nella monarchia."
Sarah scoppia a ridere, mentre io addento una patatina stringendomi nelle spalle.
Sarah:" Sei incredibile!"
C:" Comunque, qual è il problema con i Bartholy? Non appena Samantha li ha nominati, ti sei appassionata al tuo piatto."
Sarah abbassa timidamente la testa. Sospiro di fronte al suo mutismo.
C:" Bene, non ho più fame. Vado in biblioteca."
Sarah:" Aspetta, vengo con te."
La tensione si è fatta palpabile, da quando ho accennato al suo atteggiamento nei confronti dei Bartholy.
Non sopporto che se la prendano con loro. Mi hanno accolta e sono sempre stati buoni con me. Sono come una famiglia.
Faccio uno sforzo.
Dovrò dar prova di maturità per entrambe.
Se continuerò a litigare con Sarah per via dei Bartholy, la loro relazione non migliorerà mai!
Non ho il tempo di rifletterci oltre. Sarah passa un braccio attorno al mio, l'espressione imbarazzata.
Mi sciolgo di fronte ai suoi occhioni da cucciola!
Sa esattamente come farmi cedere!
Sarah:" Scusa, Claire... So che ti dà fastidio, ma è difficile per me andare contro tutto ciò che mi è stato insegnato."
C:" Lo so, Sarah. Spero solo che, un giorno, sarai in grado di farti una tua opinione sui Bartholy."
Sarah borbotta qualche parola che non riesco a capire.
Cambierà idea, ne sono sicura.
E' importante per me che vadano d'accordo. Sono entrambi una parte importantissima della mia vita.
La biblioteca dell'università non è molto frequentata, nel tardo pomeriggio. Sarah e io scegliamo un tavolo in disparte.
Sarah tira fuori i suoi appunti e li spinge verso di me, come se nulla fosse. Si è accorta che non sono riuscita a scrivere niente, durante la lezione.
C:" Grazie, Sarah. Sei veramente gentile!"
Lei mi rivolge uno di quei sorrisi abbaglianti che solo lei sa fare.
Sarah:" Di niente, bella. Tu faresti lo stesso per me. Però smetti di sbavare sul professor Jones..."
C:" Non ho sbavato!"
Faccio una smorfia e Sarah scoppia a ridere. Delle teste si voltano verso di noi e dei "ssh" infastiditi riecheggiano nella stanza.
Che guastafeste!
Sarah:" Beh, mettiamoci al lavoro!"
C:" Comincia senza di me, devo fare qualche ricerca prima."
Sarah:" Oh-oh, sembra che a una certa persona non sia piaciuto venir ripresa dal bel Jones..."
Mi alzo per dirigermi verso gli scaffali e, quando le passo accanto, le spettino i capelli, infastidendola.
Ridacchio come una scema. Ogni tanto fa bene essere un po' spensierati.
Cerco tra gli scaffali un libro adatto. Tutt'a un tratto, il mio sguardo si ferma su un titolo evocativo: " il potere del pensiero, i segreti della psicocinesi."
Ne sono entusiasta.
Questo libro senza abbastanza accessibile! Sarà un buon punto di partenza per le mie ricerche!
Torno da Sarah, concentrata sulla riproduzione di un affresco Incas. Mostra un sacerdote che tiene tra le mani un cuore sanguinante.
C:" Sai che è da qui che deriva l'espressione ' avere la mano sul cuore'?"
Sarah:" Davvero?"
C:" no!"
Sarah:" scema!"
La mia amica alza gli occhi al cielo.
Questi riti mi spaventano.
Gli uomini sono capaci dei peggiori orrori per seguire le loro credenze.
E avviene dalla notte dei tempi. Immagino sia una caratteristica intrinseca alla nostra specie.
Mi siedo accanto a lei e cerco di nasconderle discretamente il frutto delle mie ricerche.
Sarah:" Dei libri sulla telecinesi? Perché li prendi in prestito? Non fanno parte del programma..."
Le dico la verità.
Meglio che le dica tutto. Dopotutto Sarah è mia amica, sono sicura che capirà.
Tuttavia, non mi trovo costretta a risponderle perché il destino mi offre un diversivo inaspettato.
Peter è seduto al tavolo a pochi metri dal nostro. La sua borsa lo nasconde quasi completamente, ma riconosco i suoi capelli scuri.
C:" Oh! C'è Peter! Vado a salutarlo, oggi non l'ho visto per niente."
Non le lascio il tempo di aprir bocca e mi dirigo verso Peter con passo deciso.
È immerso in un libro di poesie e non sembra notare subito la mia presenza.
C:" Ciao, Peter!"
Solleva la testa. I suoi begli occhi smeraldo brillano dalla sorpresa.
I fratelli Bartholy sono tutti incredibilmente attraenti, ciascuno a suo modo.
Peter:" Oh, buongiorno Claire."
C:" Sono laggiù con Sarah. Ti va di unirti a noi? Stiamo lavorando sui sacrifici Incas. È affascinante."
Il volto di Peter si incupisce istantaneamente. Guarda per qualche secondo oltre le mia spalle.
Mi volto e noto lo sguardo furioso di Sarah.
Peter:" Non sono certo sia una buona idea... Meglio che vada."
C:" Ma Peter..."
Senza prestarmi altre attenzioni, raccoglie le sue cose e abbandona velocemente la biblioteca.
Sono dispiaciuta.
Cavolo, non avrei dovuto insistere, l'ho fatto scappare. In ogni caso, farei meglio a rientrare anch'io.
C:" mi spiace, devo tornare al maniero per occuparmi di Lorie."
Sarah fa il broncio e, brontolando, rimette i libri in borsa.
Sarah:" Mi sono appena ricordata che presto avremo il corso di letteratura.Devo proprio iniziare. Non ho ancora letto nessuno dei libri assegnatici."
C:" Ah già, vero! E tra un po' avremo anche gli esami..."
Sarah:" L'insegnante è molto meno affascinante del nostro caro Sebastian! Essere tanto sexy dovrebbe essere vietato!"
Ed eccoci di nuovo, non riesce proprio a smettere di parlarne! Che bambina!
Rido.
Sarah mi dà una gomitata.
Sarah:" Oh, andiamo! Non vorrai negarlo? In tutta sincerità, se potessi avere qualche possibilità con lui, non mi farei alcuno scrupolo!"
C:" Pff, sei davvero incorreggibile! A me interessano il suo sapere!"
Usciamo dalla biblioteca e ci salutiamo con un bacio, per poi andare ognuna per la sua strada.
Non si è mai offerta di accompagnarmi al maniero, e me ne sono fatta una ragione.
Spingo il portone in legno massiccio ed entro nel salone, dove mi imbatto in Nicolae.
Lui è il suo sesto senso!
Nicolae:" Buonasera, Claire. Hai passato una bella giornata?"
C:" Sì, ti ringrazio. Nulla da segnalare?"
Mi diverto a prendere in giro Nicolae, adottando lo stesso tono un po' cerimoniale.
Lo trovo affascinante.
Alcuni potrebbero pensare che dovrebbe aggiornarsi, perché ormai nessuno parla più in questo modo.
Ma trovo che questo suo modo di esprimersi gli doni un certo fascino.
Nicolae:" Lorie è impaziente di vederti."
C:" Sì, mi dispiace, sono in ritardo. Vado subito da lei."
Ma il mio stomaco sceglie proprio questo momento per emettere qualche brontolio imbarazzante.
(Ops...)
Nicolae mi osserva preoccupato.
Nicolae:" Non hai ancora cenato?"
C:" Ehm... non esattamente... ma non preoccuparti, riuscirò a occuparmi di Lorie anche a stomaco vuoto!"
Nicolae non sembra molto convinto, soprattutto perché il mio stomaco continua a lamentarsi.
Mi guarda ironicamente.
Nicolae:" Adoro la mia sorellina, ma sappiamo entrambi che avrai bisogno di essere in pieno possesso delle tue facoltà per riuscire a gestirla!"
Sono d'accordo.
Non posso dargli torto! Lorie è un vero mostriciattolo in gonnella!
Nicolae mi afferra saldamente per il braccio e mi spinge verso la cucina.
Nicolae:" Lorie sta facendo il bagno. Riposati un po', la raggiungerai dopo."
Ne sono sollevata.
Oggi è stata una giornata già abbastanza pesante. Lorie non farà che peggiorarla.
Ringrazio Nicolae per la sua comprensione. Lui si siede sul divano e mi chiede di raggiungerlo.
Sono commossa.
Apprezzo tutti gli sforzi che fa per donarmi l'illusione di una vita normale.
È un po' difficile condividere dei momenti conviviali con i Bartholy, dato che il loro regime alimentare consiste... nel sangue.
Nicolae ha un modo di chiedere le cose che non lascia spazio a replica. Quindi mi affretto a preparare il mio vassoio e raggiungerlo.
Ho fame!
Dispongo sul vassoio del pane, del burro, del formaggio e qualche biscotto. Pazienza per la linea, mangerei un elefante intero!
Quando lo raggiungo in soggiorno, lo trovo immerso nella lettura di un libro. Mi gelo sul posto, riconoscendo la copertina del libro sulla forza del pensiero.
Mi siedo sul divano, facendo finta di niente, iniziò a mangiare.
Passano alcuni minuti, disturbati solo dal fruscio delle pagine sfogliate da un Nicolae sempre più assorto.
Nicolae:" Questo libro è interessante. L'ho letto qualche anno fa."
Mostro aria distaccata.
C:" Ah si?"
(Cerchiamo di non incoraggiarlo, altrimenti inizierà a fare domande.)
Nicolae:" la psicocinesi mi ha sempre affascinato. Non ho mai incontrato nessuno dotato di questa facoltà. Almeno, fun ora..."
Il mio cuore salta un battito.
Sa del mio potere!
Certo che lo sa! È così intelligente! Deve averlo percepito fin dal principio.
Nicolae sembra davvero assorto nella lettura. Il silenzio mi mette ansia, temo che inizi a farmi domande. Devo assolutamente creare un diversivo.
C:" E tu? Hai passato una bella giornata?"
Nicolae alza lo sguardo verso di me.
Nicolae:" Sì, grazie. Le solite scartoffie."
So che è Nicolae a occuparsi degli affari di famiglia, in assenza del patriarca: Viktor Bartholy.
Non ho mai fatto domande su di lui, perché ho sempre avuto la sensazione fosse un argomento delicato.
I fratelli diventano incredibilmente taciturni al solo sentirne il nome.
Più si tiene lontano, meglio è.
Non lo conosco ma, da quello che ho sentito,sembra un essere terrificante.
Finisco rapidamente i miei biscotti al cioccolato e mi alzo, pronta ad andarmene.
C:" beh, buona serata."
Nicolae:" buona serata anche a te, Claire."
Sto per lasciare la stanza, quando mi si rivolge di nuovo:
Nicolae:" se qualcosa ti preoccupa, sappi che sarò sempre pronto ad ascoltarti."
Oggi è la seconda volta che qualcuno mi dice una cosa del genere.
Mentre salgo le scale rifletto sulla conversazione appena avuto con Nicolae.
Aveva uno sguardo incredibilmente penetrante, come se cercasse di lanciarmi un messaggio.
Ha dei sospetti.
Devo solo lavorare sulla mia "poker face". Più sembrerò tranquilla, meno domande si farà.
Di fronte alla camera di Lorie, faccio un profondo respiro.
Avrò bisogno di tutte le mie forze per gestire quel piccolo uragano!
Busso alla porta ed entro. La bambina è seduta sul letto, l'aria imbronciata.
Cominciamo bene...
C:" Come va, Lorie?"
Mi rivolge uno dei suoi tipici sguardi furiosi.
Lorie:" Perchè sei arrivata così tardi? Devi occuparti di me, stasera!"
Rispondo.
C:" Ti chiedo scusa per il ritardo, Lorie. Ma almeno hai passato del tempo con tuo fratello."
Lorie sembra soddisfatta dalla mia risposta, ma continua ad avere un'aria preoccupata.
C:" Ti sei divertita, oggi?"
Lorie:" No! Mi sono annoiata! E' stato uno schifo!"
C:" Come mai? Eppure eri a scuola..."
Lorie mi guarda in cagnesco e tortura l'occhio del suo orsacchiotto, un brutto peluche malandato che terrorizzerebbe qualsiasi bambino normale.
Le lascio del tempo.
La conosco. Se continuo a farle domande, finirà per chiudersi ancora di più. Devo lasciarle del tempo.
Alla fine, Lorie emette un profondo sospiro.
La sua faccia imbronciata è talmente buffa da farmi quasi scordare che è sicuramente più vecchia di me.
Mi si spezza il cuore.
A differenza dei suoi fratelli, Lorie era molto piccola quando è stata trasformata.
Non riesco neanche a immaginare quanto debba essere dura per lei.
Lorie:" Nessuno vuole mai giocare con me!"
( Se si tratta degli stessi giochi che fa al maniero, capisco il perchè!)
C:" Non tutti hanno gli stessi gusti. Hai provato a fare altri giochi?"
Lorie batte il piede per terra. Mi ricorda una principessa arrabbiata.
Lorie:" Si! Ero disposta a giocare al cavaliere e al drago!"
C:" E tu eri il drago, immagino?"
Lorie:" No, ero il cavaliere che taglia la testa al drago!"
Incantevole...
C:" E?"
Lorie:" Il bambino che giocava con me è andato a dire alla maestra che ho cercato di tagliargli la testa per davvero! Ma io lo avevo solo punzecchiato un po' con la punta del bastone! Sono stata punita lo stesso!"
Aggrotto la fronte.
Non riuscirà a farsi degli amici se continua a spaventare i suoi compagni!
Lorie sembra così depressa che non mi sento di aggiungere altro. Improvvisamente, mi viene un'idea!
C:" Non muoverti. Ho una sorpresa per te, in camera mia. Torno subito!"
Vado un attimo nella mia stanza e torno subito indietro, nascondendo le mani dietro la schiena.
C:" Allora, che mano?"
Lorie fa una smorfia. Non sopporta di venir trattata come una bambina.
Ma la curiosità è più forte. Indica la mia mano e grida di gioia nel riconoscere la sua orribile bambola senza testa.
Lorie:" La mia bambola!!! L'ho cercata dappertutto!"
Vedo svanire tutta la frustazione della sua giornata, mentre i suoi occhioni si riempion di gratitudine.
Poi, con naturalezza sconcertante, mi abbraccia.
Sono sconvolta.
Non credo che Lorie mi abbia mai toccata se non per legarmi o pizzicarmi.
Ma Lorie resta Lorie, e il momento ha corta durata. Inizia subito a dimenarsi come una piccola anguilla.
Lorie:" Giochiamo alla ghigliottina?"
Argh, conosco bene questo gioco, e sono sempre io a interpretare la condannata a morte...
C:" Ehm... non preferiresti giocare a un gioco di società, per una olta?"
Lorie:" No, quei giochi sono noiosi! E poi tu bari sempre!"
( Questo, mia cara, lo dici solo perchè non sai perdere!)
La sua bocca inizia a tremolare.
Cerco di deviare la sua attenzione.
Preferirei prendere tè con le sue orribili bambole!
C:" Credo che le tue bambole abbiano sete. Dovremmo dare loro qualcosa da bere!"
Straordinariamente, ci divertiamo molto entrambe. Anche se i giochi di Lorie sono davvero inquietanti, apprezzo questi momenti di complicità.
Lorie è così contenta che si lamenta appena quando è ora di andare a letto.
Le rimbocco le coperte e le bacio la guancia fredda, mentre lei continua a giocare col suo coniglietto.
Mi dirigo subito in camera mia e scelgo i miei vestiti per la notte.
Una camicia da notte di pizzo.
Poi mi precipito in bagno per riempire la vasca.
Accendo anche qualche candela profumata.
Dopo questa giornata movimentata, ho bisogno di un momento di relax.
Aggiungo qualche goccia di olio essenziale di rosmarino. Piccolo segreto di famiglia 100% naturale.
Il profumo di rosmarino mi solletica le narici.
Lascio cadere i vestiti e mi immergo nell'acqua calda.
Il calore mi avvolge immediatamente. Mi sembra di essere in un bozzolo.
Contemplo, affascinata, le ombre che danzano sul muro del bagno.
L'atmosfera è così piacevole e tranquilla. Chiudo gli occhi per un momento.
???:" Non riesco a staccare gli occhi dalle tue labbra..."
COSA???
Il bagno è avvolto nel vapore, ma riesco a vedere i contorni di una sagoma di fronte a me, nella vasca.
Sono eccitata.
Stranamente, mi sento perfettamente a mio agio. E poi, questa voce profonda mi sembra familiare.
???:" Morivo dalla voglia di stare con te da quando ti ho vista a lezione, stamattina."
Impossibile... E' il professor Jones! Riconoscerei il suono della sua voce tra mille!
Sento la testa leggera come una piuma, mentre il respiro accelera, L'acqua mi ricopre il petto in delle ondate di calore.
Percepisco una presenza molto vicina, mentre delle mani stringono i miei piedi, in un abbraccio al tempo stesso dolce e fermo.
Sebastian:" Non avevi il coraggio di guardarmi degli occhi, oggi. Perchè?"
La sua voce roca mi entra sotto la pelle.
Sollevo le palpebre e due iridi ambrate mi trapassano. Sono come ipnotizzata.
Eccolo qui, nudo come l'altra notte.
Delle flebili luci danzano sul suo petto muscoloso.
Posso ammirare i suoi addominali, perfettamente scolpiti, proprio come avevo immaginato.
Voglio posare le mie mani sulla sua pelle vellutata, e assaporarne il sapore muschiato.
Lo tocco.
L'attrazione che provo per lui è talmente forte che faccio una grande fatica a non toccarlo.
La pressione delle sue mani sulla pianta dei miei piedi si accentua, mentre inizio a sentire un formicolio nel mio basso ventre.
Non mi sono mai sentita tanto sexy come in questo momento, alla mercé di quest'uomo splendido.
Ho la gola secca. Mi lascio sfuggire un sospiro languido.
Sono profondamente consapevole della vicinanza del suo corpo. Il suo respiro sui miei piedi accende tutto il mio essere.
Sento che mi sta sorridendo. Il suo viso è nella penombra, ma riesco a percepire il fuoco dei suoi occhi. Ci leggo tutto il desiderio che prova per me.
Sorrido anch'io. Gli rivolgo un sorriso tenero.
Sebastian:" Sei così bella, Claire. Faccio sempre coì fatica a controllarmi, quando siamo da soli. Sento la tua confusione. E mi fa...impazzire..."
Quasi grido di piacere, quando le sue abili dita risalgono lungo imiei polpacci, per palparli, massaggiarli.
Ho la sensazione che il mio corpo stia per dissolversi sotto le sue mani.
Mi sistemo più comodamente, concentrandomi sul suo tocco, sulle paroli dolci che mi sussurra all'orecchio.
Sebastian:" Ho immaginato, qusto momento così tante volte! Poterti toccare, assaggiarti, possederti..."
Queste sensazioni mi travolgono.
Non è più il mio insegnante. Si è trasformato in quell'uomo selvaggio che desidero tanto conoscere.
Sono irrimediabilmente attratta da lui. Pensare il contrario sarebbe mentire a me stessa.
Le sue mani si fanno sempre più precise e audaci, per accompagnare le sue parole.
Sfiorano un'ultima volta i miei polpacci, per poi avventurarsi verso le mie cosce.
Mi consumo, travolta da ondate di piacere sempre più sconvolgenti.
Sebastian:" Claire, Perchè non me lo dici?"
C:" Dirle cosa?"
Che lo desidero.
Voglio dirglielo. Voglio dirgli che lo desidero.
La mia voce non è che un sussurro, mentre le sue labbra si avvicinano al mio collo.
Mi immergo sempre più nell'acqua, per godere al massimo di questo momento lussurioso.
Mi sembra di fluttuare.
Eppure sembra tutto così reale! Non mi sono mai sentita così prima d'ora.
Ma l'incanto si spezza improvvisamente, scoppiando come una bolla di sapone. Mi aggrappo al bordo della vasca, senza fiato.
Stringo i pugni con tanta forza che le unghie penetrano nella mia pelle, lascinado dei segni rossi. Cosa mi è successo?
Sbatto più volte le palpebre, per assicurarmi di trovarmi nella realtà. Mi trovo nel mio bagno. Da sola.
Sento un altro suono, quello che mi ha strappato brutalmente dai miei sogni.
Un lupo ulula nella notte, esattamente come ieri.
Torno in me e mi infilo dei vestiti comodi: i pantaloni di una tuta e una felpa.
Mi affretto.
Non c'è un secondo da perdere. Il lupo mi ha ricordato di andare a vedere se Jones è nuovamente al lago!
Almeno potrò assicurarmi di quello che ho visto. Dopo quello che è successo in bagno, potrei benissimo essermi immaginata tutto...
Se non l'ho sognato, perchè Jones stava nuotando nudo come un verme nel lago della foresta?
E soprattutto, come farò a concentrarmi durante le sue lezioni, se non faccio altro che fantasticare su di lui?
O meglio: come farò a continuare a seguire le sue lezioni, se non faccio altro che fantasticare su di lui?
Non mi riconosco.
Non sono come quelle ragazze che sognano di mettergli le mani addosso. L'ho sempre considerato il mio insegnante, e provo molto rispetto per lui.
C:" Smetti di torturati, Claire. Vedremo!"
Apro la mia porta e avanzo silenziosamente per il corridoio, il cuore a mille.
Dalla camera di Peter arriva la melodia di un pezzo suonato al pianoforte.
Lo adoro!
A volte mi addormento cullata dalle sue melodie. E' molto bravo...
Incrocio le dita, sperando con il suo udito da vampiro non mi rilevi.
Farei una gran fatica a spiegare perchè mi trovo in giro a quest'ora.
Cerco di fare il meno rumore possibile, quando passo accanto alla sua porta.
Mi sentirà.
Non sono mai stata molto discreta... figurarsi con Lorie che ha disseminato trappole per tutta la strada! che ci fa qursta bambola qui?
Mi trattengo a malapena dall'imprecare. Dannata bambola!
Sembra che la fortuna sia dalla mia parte. Non sento alcun movimento provenire dalla stanza di Peter.
Sia benedetta la concentrazione degli artisti, che riescono a distaccarsi completamente dal resto del mondo.
(E dalle ate amanti delle passeggiate notturne!)
Scendo le scale, sperando di non imbattermi in un Nicolae in piena riflessione sul significato della vita.
( Sarebbe proprio da lui!)
Una volta in giardino, tendo l'orecchio. Nessun rumore turba l'oscurità. La luna e le stelle mi accolgono in un silenzio sovrannaturale.
Sono certa di quello che ho sentito.
Proprio come la scorsa notte, mi sento irrimediabilmente attratta dal bosco.
Respiro il profumo delle erbe selvatiche e accarezzo con la punta delle dita la ruvida corteccia di un albero.
Stranamente non mi sento smarrita. Proprio il contrario.
So esattamente dove sto andando.
E' come se i miei piedi avessero memorizzato ogni pianta, ogni pietra.
I miei occhi si abituano gradualmente all'oscurità. La brezza notturna mi scompiglia i capelli e rinfresca la pelle.
Rabbrividisco e accelero il passo.
Ho fretta.
Non vedo l'ora di rivedere il professor Jones. Sarebbe l'apice di questa notte incredibile.
I miei sensi sono completamente allerta. Percepisco ogni sussurro, ogni minimo ronzio.
Ascolto attentamente i suoni della foresta dormiente.
Mi trovo nel mio elemento.
E' tutto così mistico. Voglio diventare un tutt'uno con la natura.
Sono così tesa che ho la sensazione che i miei polmoni stiano per esplodere.
Fà che sia lì!
Deciderò poi il da farsi. Voglio solo vederlo di nuovo.
Pian piano inizio a riconoscere ciò che mi circonda e capisco di essere arrivata a destinazione. Ancora pochi passi, e ci sarò.
Ancora un ultimo ramo da spostare... sento lo sciabordio dell'acqua...
Il cuore mi batte forte nel petto, il respiro affannoso, e inizio a sentire molto caldo.
Chiudo gli occhi, nell'anticipazione della visione della scorsa notte, e li riapro di scatto.
Non c'è nessuno! Il lago è calmo e pacifico. Niente a turbare la superficie.
Mi sento terribilmente delusa.
Sono così frustata. Mi aspettavo di ritrovarlo qui!
Inizio a chiedermi se non mi sia immaginata tutto, ieri notte.
Sarei dovuta restare in bagno!
Che figura ci faccio qui, da sola, in riva a un lago?
Di un'imbecille.
(Ti comporti come un'adolescente ritardata, Claire!)
Che mi serva da lezione! Girare di notte in una foresta, nella speranza di vedere il mio professore nudo? patetica...
Sospiro esasperata. Non mi resta che tornare al maniero...
Torno indietro trascinando i piedi, rabbrividendo nonostante la felpa.
E' tardi, e le alte cime degli alberi nascondendo la luna.
Ombre spettrali accompagnano i miei passi, facendomi sentire sempre meno tranquilla.
Accelero il passo.
Inutile restare qui. Ci sono luoghi più caldi e accoglienti.
Sembra tutto così calmo, come se l'intera foresta stesse dormendo.
Continuo a scorgere dei barlumi tra l'erba, ma è troppo buio, e non mi va di indagare più di tanto.
Devo temprarmi!
Wow! Ecco la coragiosa aspirante esploratrice!
Devo diventare più forte, se voglio girare il mondo come il professor Jones...
Un dolore sordo mi attorciglia lo stomaco, quando ripenso agli avvenimenti della serata.
Sono preoccupata.
E' dall'altra notte che non sono più me stessa. Non mi piace. Ho sempre avuto tutto sotto controllo, nella mai vita.
Devo affrontare l'evidenza: il professor Jones occupa i miei pensieri più di quanto dovrebbe.
Provo dei sentimenti per lui?
Inizierò ad avere dei seri dubbi sui miei sentimenti nei suoi confronti...
(Diciamolo, sono gravemente attratta dal mio insegnante. Mi ossessiona fino a spingermi ad andare nella foresta, da sola, di notte, per vederlo nudo!)
Tutte queste emozioni mi stressano al punto che inizio a risentire quella strana, ma familiare, sensazione di fomicolio alle dita.
Oh no! Cerco di respirare con calma, ma è inutile. Inizia a girarmi la testa, ho la sensazione di soffocare.
Mi bruciano le dita, come se le avessi immerse nell'acqua bollente.
Mi calmo.
Devo assolutamente calmarmi! altrimenti sradicherò l'intera foresta.
Un violento brivido scuote il mio intero corpo. Crollo a terra, ai piedi di un grande albero.
La testa tra le ginocchia, cerco di recuperare un normale ritmo cardiaco.
Ho la fronte madida di sudore, eppure continuo a battere i denti.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Faccio fatica a trattenerle.
Penso al professor Jones.
La sua espressione sinceramente preoccupata di questo pomeriggio mi ha enormemente colpita.
Perchè ho tanta voglia di sciogliermi tra le sue braccia?
Mi massaggio freneticamente le mani, la testa ancora contro le ginocchia, quando sento i capelli drizzarsi sulla mia nuca.

Is It Love? SebastianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora