Intorno alla metà del secondo secolo d. c., Roma dominava tutto il Mediterraneo e gran parte dell'europa. I territori di questo vasto impero furono tenuti sotto controllo grazie allo sviluppo delle città che contribuirono a diffondere il modello di vita romano. Fu l'esercito a far conoscere lo stile di vita, la lingua; molte città romane si sono formate proprio a partire da un accampamento militare. Esse presentano una pianta a scacchiera con strade che si incrociano ad angolo retto come l'accampamento. In ognuna venivano costruiti il foro, sede del mercato e delle riunioni; l'anfiteatro dove si svolgevano i combattimenti tra i gladiatori; le terme, edifici pubblici adibiti a esercizi ginnici e altri svaghi; poi ancora il teatro e la biblioteca. Costruivano poi acquedotti, ponti e strade. La stessa Roma venne ingrandita e abbellita con templi, terme, archi di trionfo e statue di marmo. Intorno alla seconda metà del secondo secolo era abitata da circa un milione di persone.
Le strade
Fin dalle origini, i romani costruirono strade e ponti, per collegare la capitale. Le strade erano utilizzate per scopi militari, per il commercio e per il servizio postale: lungo le strade, infatti, vennero costruite stazioni di posta e locante per permettere il riposo e il cambio dei cavalli.
Gli Acquedotti
In epoca imperiale la città di Roma poteva contare su 11 acquedotti che portavano in città l'acqua necessaria agli usi quotidiani, agli edifici pubblici e alle numerose fontane da cui si serviva tutta la popolazione.
Le terme
Uno dei principali divertimenti delle città romane le terme. Si trattava di bagni pubblici in cui tutti i cittadini potevano praticare attività sportive (il salto, il lancio del disco, sollevamento pesi o pugilato), fare bagni caldi o freddi in apposite piscine. Avevano anche zone che ospitavano negozi. Erano aperte tutto il giorno. I cittadini entravano gratuitamente.