Prologo

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Sono distesa sul letto di un hotel, indosso un abito bianco.
Sono restata sveglia tutta la notte solo per vedere l'alba e per pensare a lei, al primo giorno che ci siamo incontrate. Neanche quella notte riuscivo a dormire e avevo ammirato il sorgere del sole.

L'ho sempre ammirata l'alba, il cielo diventa più chiaro, quasi candido e scaccia via i pensieri oscuri della gente come un angelo custode.

Quando i primi raggi del sole mi colpiscono il viso mi alzo e mi dirigo alla scrivania dell'hotel dove ho lasciato la mia valigia, la apro e prendo una scatola nera. Sollevo il suo coperchio, è piena di lettere di cui una vuota e le altre piene di parole di amore, disprezzo, odio, disapprovazione e rimpianto.

Il destinatario è diverso per ogni lettera. Sono state tutte scritte da me, ma oggi è il giorno che devo spedirle e il giorno che devo scrivere alla persona che ha causato tutto questo.

Prendo la busta vuota, un foglio e una penna. E le parole iniziano a scivolarmi sulla carta :

"Sono io Lily, penso che ti ricorderai di me dal momento che mi hai cambiato la vita. Quanto tempo è passato? Qualche anno? Sai ho perso il conto orma.
Ero in giro per il mondo a realizzare il nostro sogno. Sono a Parigi ora, ti ricordi quanto volevi venire a Parigi? Ti ricordi il primo giorno che ci siamo incontrate? Io si e non me lo scorderò mai, i tuoi vestiti così grandi ti facevano sembrare minuscola, le tue labbra erano rosso ciliegia e i tuoi capelli azzurri, perennemente spettinati profumavano di rosa..."




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