La pioggia continua  a battere contro i vetri del locale, e il rumore quasi sovrasta il suono della musica che si diffonde nel locale in cui sono capitata.

Ordino l'ennesimo drink e continuo a guardarmi intorno, la gente mi fissa diffidente, ma ormai ci sono abituata.
Non li posso biasimare, sono consapevole di essere un soggetto inusuale per un bar come questo.

Un signore in particolare mi guarda con disprezzo dai divani bianchi posti al lato opposto del locale, appena i suoi occhi incontrano i miei, lui scuote la testa con rassegnazione, quasi gli facessi schifo.

Gli rido in faccia e quasi volessi mostrargli di cosa ero capace prendo il mio bicchiere ancora pieno e lo scaravento sul pavimento ricoperto di una lussuosa moquette.

La scena si svolge a rallentatore: il bicchiere si frantuma in mille pezzi contro il pavimento e la gente ammutolisce spaventata

Ed è come se il silenzio si fosse gonfiato come un pallone da mare, soffocando le parole delle persone e occupando tutto lo spazio con l'imbarazzo.

Soddisfatta della situazione creata, mi dirigo verso il bagno con un sorriso tra le labbra. Mi appoggio al lavandino e mi guardo allo specchio e rido nel vedere i miei occhi più spalancati del normale. Ho tutto il trucco colato e i capelli sono oramai una massa informe, ma non mi interessa particolarmente.

Penso a quello che ho fatto in sala, ma non sento rimorso; magari un tempo lo avrei provato, ma non ora. Ora sento solo odio verso me stessa e verso le persone che mi hanno fatto questo. Molte volte mi è venuta in mente l'idea di farla finita definitivamente, ma non sono ancora abbastanza disperata per quello.

Mi pulisco il trucco sbavato e mi faccio tornare in faccia il mio solito sorriso troppo forzato. Prendo la mia borsa e ritorno nella sala, dove ora le persone parlottano sottovoce indicando il bagno.

Appena mi vedono arrivare ammutoliscono. Oramai vivo solo per poter godere di questo: attenzione, non mi interessa se sia positiva o negativa, voglio solo che le persone si accorgano di me.

Sto per uscire dal locale quando un ragazzo alto e castano mi prende il polso

Io lo guardo spaventata, ma mi riprendo in fretta facendo apparire il mio solito sorriso strafottente

- lascia subito il mio polso, che cosa vuoi fare eh? Brontolarmi perché ho fatto la cattiva bambina?- sporgo il labbro in fuori, come per sfidarlo

Ma lui, al contrario di come pensavo, mi guarda con compassione, quasi gli facessi pena e lascia il mio polso

- non puoi fare cosi, non so che problemi tu abbia, ma rischi di finire nei guai-

- che cosa è una minaccia? Hai visto solo una minima parte dei miei problemi e tu ne stai diventando uno-

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⏰ Last updated: Feb 26, 2019 ⏰

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