Heyyy salve a tutti!! Scusate se non ho continuato la storia,é solo che pensavo che non avrebbe avuto molto successo.. invece mi é arrivato qualche messaggio dove c'era la richiesta di continuare la storia,quindi.. eccovi il seguito!!
I giorni passavano e la mia attrazione verso Alex cresceva sempre di più,anche se lui sembrava ignorarmi.. o quasi.
Inizió tutto durante la lezione di arte della terza ora. Stavamo disegnando qualcosa sulla pace e contro il razzismo. Io ero il più bravo della classe a disegnare e lo sapevano tutti ormai. Mi stavo concentrando sui tratti della mia "opera d'arte" quando passó lui vicino al mio banco. Io lo ignorai,pensavo fosse solo di passaggio per arrivare al suo posto,mentre invece si abbassó con la schiena all'altezza del mio banco (cosa davvero difficile per un alto come lui) e prima guardó il mio disegno,poi si avvicinó tantissimo al mio viso. Ci separavano come massimo 2-3 centimetri e io mi persi nel labirinto color nocciola che c'era nei suoi occhi. Era così vicino che i nostri nasi potevano quasi toccarsi. Ero sicuro di avere un'espressione del tipo "WTF?!" mentre lui aveva un'espressione quasi meravigliata. Probabilmente era riferita al mio disegno. Fatto sta che continuai a pensare ai nostri visi così vicini,mentre lui sembró non curare molto la cosa. Da quei giorni iniziai ad avere il sospetto che potesse piacermi,ma la cosa mi sfuggì di mano una settimana dopo. Era la quinta ora,quella di motoria. Ci sedemmo tutti a terra come ci aveva detto il professore,che intanto era andato a prendere qualche pallone da basket. Naturalmente io ero vicino a Bea. Sia io che lei facevamo chitarra,per questo le unghie delle nostre mani destre dovevano essere lunghe per essere usate come plettro. Le mie no (non davo molto peso alla cosa) ma le sue si,e molto. Stavamo facendo i coglioni,quando ad un certo punto lei mi graffió il gomito del braccio destro. Subito inizió ad uscirmi il sangue. All'inizio pensavo che fosse una cosa da niente,ma quando vidi che il sangue usciva copioso,chiesi al professore di andarmi a disinfettare il braccio nello spogliatoio,tanto non potevo partecipare alla partita di pallavvolo con il braccio sanguinante. Lui un po'scocciato acconsentì. Quel giorno Alex non faceva motoria,aveva i jeans e disse al professore di essersi scordato che oggi avevamo questa lezione. In realtà non gli andava,ve lo dico io. Allora andai nello spogliatoio aprii l'acqua e iniziai a sciacquarmi il gomito. Poi sentii dei passi arrivare da dietro. Era lui. "Che fai qui?" gli indicai solo il braccio e lui annuì "Lasciami fare,và" e detto questo prese un pezzo di carta,lo bagnó e inizió a disinfettarmi il braccio. Appena mi toccó sentii un brivido percorrermi la schiena. Alex era uno di poche parole. Le cose le faceva anche senza chiedere il permesso. Come ora. Fatto il suo lavoro,mi disse "Adesso ci divertiamo un po'." e allora lo seguii nello spogliatoio delle ragazze. A differenza del nostro,questo era coperto di scritte su tutte le pareti. Allora iniziammo a leggere tutte le scritte,facendo qualche battuta e scherzandoci sopra. Dopodiché mi disse di seguirlo e io lo feci. Tornammo dello spogliatoio nostro e lui tiró fuori un pennarello dalla tasca "Ora ci divertiamo noi." Inizió a scrivere cazzate sui muri e dopo un po' mi chiese di fare lo stesso. Ma io dissi solo "Ehm.. ecco,vedi.. io di solito non.. non faccio queste cose.." Eh,già. Tipica risposta da coglione. Allora lui mi guardó per un po' e poi disse "Mammia mia,che palle che sei." Diciamo che rimasi un po' offeso dalla sua risposta ma.. vabbuó. La cosa che succese dopo fu la ciliegina sulla torta. Alex entró nel bagno perché voleva scarabbochiare qualcos'altro. Purtroppo il pennarello non scriveva sulle mattonelle e lui si incazzó. Il problema era che per evitare che se qualcuno arrivasse ci vedesse scrivere sul muro,avevamo chiuso la porta. Che non si apriva più. "E ora che cazzo facciamo??" gridai in preda al panico. Lui fece un sorrisetto malizioso da bastardo. Intuendo quello che pensava,lo fulminai con lo sguardo,anche se.. la cosa mi tentava parecchio,lo ammetto. Ma lui si fece serio e disse "Spostati,provo ad aprirla con più forza." Dopo qualche spinta la porta si aprì. Noi uscimmo senza dire niente,anche perché la lezione era quasi finita e presto sarebbero tutti tornati negli spogliatoi. Dopo quell'evento ero cotto come un fesso di lui e me ne vergognavo altamente. Ma il pensiero che mi torturava da giorni era che tra poco sarebbe arrivata l'estate e io non lo avrei visto per ben tre mesi..
Da quel giorno alla fine della scuola non successe più niente tra noi,apparte un ultimo fatto,forse quello più da pervertito. Era qualche settimana dopo al cambio della quarta ora. Eravamo tutti felici perché la prof di tecnica non c'era e probabilmente la supplente sarebbe arrivata tardi. Ero al banco con Bea e dietro di noi c'era solo Alex. Io e Bea stavamo parlando normalmente quando il mio temperino cadde facendo uscire tutta la tempera. Da noi c'é la regola "se sporchi,pulisci." Quindi mi toccó andare a prendere la scopa. Iniziai a spazzare "Ma che coglioni. Non ho la più pallida idea di come si fa!! Dai Alex,passala tu la scopa,lo fai sempre!! Avrai una certa esperienza,no?" In effetti Alex passava spesso la scopa. Anche oer noia durante le lezioni,mentre gli altri ridevano. Ma sapete cosa mi disse in risposta? Solo questa piccola frase.
"Si,in effetti sono abbastanza bravo a SCOPARE."
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Gay? No,solo un po' confuso.
Teen FictionMatt è un ragazzino qualunque,ma soprattutto è innocente. È vergine e l'ultima cosa a cui pensa è l'amore carnale. Poi l'incontro. Ovvero,l'incontro con qualcuno che già conosceva. Alex è il tipico bullo/belloccio dall'inizio,ma solo dopo un anno ch...