Ora hai capito chi comanda Darling

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Sentivo dei rumori, che mi fecero svegliare era lui che urlava, percepivo ancora il dolore delle frustate di ieri sera, sulla gamba si poteva ancora notare una cicatrice profonda.

Mi alzai dal letto e mi incamminai per le scale, sentivo la sua voce roca e fredda

<< Bill, se quel carico non arriva A Mullingar ritieniti un uomo morto >> disse con una voce sicura e forte.

Chiuse la chiamata e chiamò Charlotte la cameriera

<< Voglio un caffè nel mio studio>> disse

<< Subito signore>> disse Charlotte impaurita.

Decisi di scendere le scale, e notai il suo sguardo su di me. Mi fece un ghigno

<< Alex, vedo che ti sei svegliata, cara vieni nel mio studio >> disse

Io annui e lo seguì senza fiatare. Entrati nello studio si accomodò sulla sedia e mi fece segno di sedermi su di lui, mi avvicinai tremando e mi sedetti.

<< Spero che ciò che è successo ieri sera non ricapiti più DARLING >> disse con un tono sfacciato, iniziò a baciarmi il collo sentiva le sue mani sul mio corpo, mentre mi baciava mi scappò un piccolo gemito

<< Darling sei vergine vero >> disse con voce affannata mentre mi baciava, io annui e mi sentii per la prima volta in vita mia Eccitata

<< Allora penso che dovremo iniziare dalle cose basilari sai piccola non vedo lora di divertirmi con te >> disse

Io rabbrividì a ciò che mi disse, mi girò di colpo e mi fece trovare faccia a faccia con lui, mi persi guardando i suoi occhi così blu profondi che mi incantavano mi strinse a se è iniziò a baciarmi la mandibola per poi salire alla bocca che accarezzò con l'indice e mi sussurrò all'orecchio << Ora sei mia Alexis >> e mi baciò. Bussarono alla porta ed entrò Charlotte con il caffè, era imbarazzata e sinceramente non la biasimo anche io lo serie stata se avessi assistito ad una scena del genere.

<< Quante volte ti ho detto di bussare >> disse con un tono che non ammetteva repliche

<< Scusi capo >> disse abbasando la testa e andandosene.

Prese il caffè e lo bevve tutto e io guardavo ogni suo movimento, finì di berlo e mi disse << Vai su in camera e non uscire da lì fin quando non ti chiamo intesi ? >> disse

<< S-si va bene signore >> dissi abbasando la testa

<< Vai pure Darling >> disse lasciando un lieve bacio sulla mia guancia la quale diventò di un rosso acceso.

Mi alzai e andai in camera e mi accesi la televisione e sentì qualcuno suonare al citofono e però non riuscì a capire chi fosse.

Sentii dei passi e mi girai subito notando il mio capo che mi guardava.

<< Sta sera ci sarà una cena con dei miei amici e tu farai da cameriera >> disse dandomi una divisa la presi e andai in Bagno per cambiarmi quando uscii lo notai sul letto che mi guardava con un ghigno mi si avvicinò e mi disse

<< Sdraiati sul letto Darling >> mi fece sdraiare e mi divaricò le gambe e notai subito che aveva qualcosa nelle mani.

<< Vedi queste sfere tesoro, le dovrai portare tutta questa sera mia cara >> non capivo cosa ci facesse con quelle sfere nelle mani fin quando non sentì le sue mani spostare le mie mutande fece un lieve pressione con le dita il quale mi procurò dei piccoli dolori e dei gemiti, vidi subito che portò le sfere in bocca e le succhiò, fece dei giri circolari con le dita dentro di me e poi mi mise le sfere. Mi fece alzare e andammo giù.

Quando camminavo mi sentivo strana e mi uscivano dei gemiti, la situazione si faceva sempre più critica e il mio capo se era accorse infatti mi disse

<< Alex su avanti cammina per noi hai una camminata così sexy >> disse ridendo io annui incerta quando mi mossi Caddi sulle mie ginocchia per terra ansimando, lui si alzò mi si avvicinò e mi divaricò le gambe ed estrasse le sfere li davanti agli occhi di tutti che se la ridevano sul mio viso iniziarono a scendere delle lacrime e lui mi sussurrò << Ora hai capito chi comanda Darling >> Io mi alzai e corsi di sopra piangendo pensando che la mia vita non aveva più senso.

The Dark in The blue eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora