Parte 1

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Ero lì, nella mia stanza, a pensare a tutto quello che stava succedendo in torno a me, a come mi sentivo, al trasferimento appena avvenuto, ai miei compagni di classe che mi trattavano male, ai miei genitori che non facevano altro che litigare...

Ero lì, nella mia stanza, assieme al gatto, assieme a quell'unico essere vivente in grado di colmare il vuoto che sentivo dentro di me...

Fu solo dopo un certo giro di pensieri che mi balenò in testa quella frase... quella frase che ha caratterizzato la mia vita dai 10 anni in su, quella frase che avrebbe dato inizio alla mia rovina... 

"Sono grassa"

Non riuscivo a smettere di ripetermelo. Quella frase continuava a rimbombarmi in testa, e non come quelle altre volte in cui si, quelle due parole mi passavano in testa ma che, come arrivavano, se ne andavano... Sta volta era un pensiero pulsante, che si era insinuato piano piano nel mio cervello, un pensiero doloroso, assillante...

Non sto dicendo che prima non avessi tentato di dimagrire, anzi... ricordo lunghi periodi in cui mangiavo poco o niente, alternati a periodi in cui mi abbuffavo per poi cercare di andare a vomitare... Non c'erano grossi risultati... Il peso rimaneva stabile, o addirittura a volte saliva... Quasi nessuno si preoccupava e, sinceramente, nemmeno io ci davo troppa importanza... La reputavo una cosa normale... 
L'unica persona veramente preoccupata dei miei semidigiuni era mia madre che mi ripeteva "Non ti starai mica mettendo in testa di non mangiare? Non vorrai mica diventare anoressica?"
Io le dicevo "Ma no mamma, stai tranquilla... è sempre stato così... lo sai, ci sono periodi in cui mangio e periodi in cui faccio fatica perché non ho fame..."
Mio padre, invece non era minimamente preoccupato... Lui la pensava esattamente come me... sapeva che c'erano periodi che mangiavo meno di un uccellino e periodi in cui sarei stata capace di mangiare di tutto e di più...

La cosa andò avanti per anni, continuando a fare confronti con le mie amiche, vedendole tutte più magre di me, ma senza fare effettivamente qualcosa per cambiare la situazione...

Fu quando ci trasferimmo che il pensiero si fece più forte... Non era più solo un sussurro... si era trasformato in una frase detta ad alta voce...

Iniziai a fare più attività fisica, ma il peso non scendeva e perciò caddi in un forte stato di depressione ed apatia... Non riuscivo più ad uscire di casa, non riuscivo nemmeno più ad andare a danza, non studiavo più, non facevo più i compiti scolastici, non parlavo con nessuno... La mia vita stava andando letteralmente a rotoli...

Fu così che iniziai a tagliarmi... La cosa era partita un po' per gioco, per vedere quello che sarebbe successo, infatti a scuola non facevo nulla per nasconderlo... Lo avevo detto a quelle poche amiche che mi erano rimaste... Ricordo che c'era stato uno scambio di foto con la mia migliore amica dell'epoca...
Ma poi la cosa degenerò... Iniziai a nascondere le braccia, a dire a tutti che avevo smesso con quelle stupidaggini, mentre invece i tagli diventavano sempre più frequenti...

Comunque dopo un po' di tempo riuscii a smettere...

Fu un anno terribile, a scuola mi bocciarono, non avevo più amici, i miei genitori continuavano a litigare ed io stavo sempre peggio...

Quando mi dissero che saremmo tornati nel nostro paese d'origine feci i salti di gioia... Ma nemmeno li le cose andarono come speravo...

Nella nuova scuola iniziarono a prendermi in giro, i miei genitori si separarono, io avevo continui litigi con mia madre e mia nonna iniziò a stare male...

Ricominciai a farmi del male, ma la cosa durò fortunatamente solo un mese...

La situazione degenerò tra la seconda e la terza superiore... Il pensiero di essere grassa c'era ancora e ogni giorno che passava si faceva sempre più insistente... Fu così che iniziai a mangiare veramente poco ed a fare ore di attività fisica per bruciare tutto... Per dimagrire...

Persi dieci chili in sei settimane e mi ricoverarono in ospedale...

Dopo le dimissioni dall'ospedale iniziai di nuovo a farmi del male ma molto più pesantemente e a mangiare molto molto poco... la cosa andò avanti per mesi, fino a quando mi portarono in comunità...

Lì il mio disturbo alimentare si estinse quasi completamente in pochi mesi, ma continuai a farmi del male, cosa che causò due ricoveri in psichiatria...

Ora sono ancora qui, in comunità, che cerco di combattere contro la tentazione di mollare, contro la tentazione di ritornare nel circolo vizioso...

Ora sono ancora qui, in comunità, che cerco di combattere contro me stessa, o per meglio dire, contro l'altra me.

Storia di una ragazza che vuole scomparireWhere stories live. Discover now