Inizio

1 0 0
                                    


Ciao a tutti, so che non vi ho spiegato molto, ma ecco io quel che dovete sapere.

Vado a scuola a Cesena, a scuola mi trovo bene, sopratutto con i compagni. Il problema sono i voti. Ho alcuni problemi nello studio e mio babbo non mi aiuta, dice che mi devo arrangiare.

Mia mamma non abita più con noi e credo che a lei non interessi nulla di noi.

Ho sempre pensato di essere la figlia perfetta, quella preferita che tutti vorrebbero. Ovviamente non è come credevo.

Mio babbo è molto gentile, ma geloso. Ormai le mie amiche non mi invitano più ad uscire perché sanno che direi di no, di solito uso una scusa per non uscire, invece di dire che mio babbo non vuole che io esca.

Alcune volte penso di essere in una storia.

Penso di essere tra un misto di Rapunzel e Cenerentola.

Sono chiusa nella mia stanza, a studiare e a pulire. Mia sorella non deve fare nulla siccome è più piccola di me di qualche anno.

Sono chiusa qua, ma non so se devo scappare per cercare il mio principe o aspettare che lui venga a salvarmi. Poi torno nella realtà. Il principe non esiste, probabilmente è già sotto terra. Probabilmente devo scappare senza pensare alle conseguenze, devo pensare più a me e non a come staranno gli altri.

Non riesco mai a mostrare i miei veri sentimenti, devo fare la finta dura, quella che non ha paura di nulla, quella che è sempre felice. Nascondo i peggior pianti dietro solo un sorriso, aspettando che qualcuno riesca a decifrare un mio "Sto bene" oppure che riesca a dirmi la verità in faccia ferendomi, ma poi abbracciandomi, per farmi capire che mi vuole bene nonostante il mio carattere. Questo non lo dico a nessuno, perché so che non mi crederanno, so che mi rideranno in faccia, lasciandomi in un angolo da sola. Se proprio dovesse accadere, che qualcuno mi lasci da sola in un angolo, spero che accada come nel finale di Dirty Dancing. Che arrivi un ragazzo a salvarmi da questo inferno di lacrime, di abbracci finti e di sorrisi falsi. Tutto quello che le altre persone chiamano vita, per me non è vita. La vera vita è quando nasci, quei primi 3 secondi, quando respiri per la prima volta, tutto il resto non è nulla. I ricordi sono i peggior incubi, specialmente quelli felici. La vita secondo me non è nulla. Chi decide chi deve vivere o no? Dio non esiste, sennò poteva cambiare tutto ciò, renderlo migliore, addomesticare gli umani come noi facciamo come gli animali. Poi cosa c'è di diverso tra animali e umani? Se il mondo fosse di animali, non sarei qui, questo è vero, ma non ci sarebbero state guerre, la vegetazione sarebbe ricca di frutti e di alberi. Noi saremo la nostra rovina e gli animali ne pagheranno la conseguenza.

Tornando a me, non so che dire, sono nel mio letto che piango come una bambina che non vuole tornare a casa dal parco. Piango, per colpa dei ragazzi, della vita e di un'altra giornata che passerò senza uscire con i miei amici. Non mi farò mai una vita. Probabilmente morirò senza nessuno che mi abbia mai amato veramente, che non mi abbia sfruttato solo perché la mia famiglia è una con abbastanza soldi. Vi chiederete perché scrivo questo, senza parlare con qualcuno. Perché ho paura. Paura delle conseguenze. Paura delle reazioni che avranno le perone. Paura di perdere le poche persone che mi stanno a cuore. Non ho il coraggio di dire come stanno le cose, perché ho paura di poter ferire le persone, non pensando che, facendo così, ferisco solo me stessa.

Questa giornata è finita di merda. Speriamo che quella di domani vada meglio. Probabilmente non sarete in molti a leggere questa storia, ma anche se una persona si interesserà a questa storia ne sarei grata, perché so che a qualcuno interessa sapere come sto alla fine di una giornata. Grazie di aver usato del tempo per ascoltare le mie opinioni. Grazie.


You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Dec 16, 2018 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

La mia vitaWhere stories live. Discover now