the f***ing Hospital.

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~ Alyssa
James era lì, davanti ai miei occhi. Si contorceva dal dolore, era debole e vulnerabile come non l'avevo mai visto. Ero consapevole di amare James, ma non avrei mai pensato a come sarebbe andata avanti la mia vita senza di lui. Perché lui ormai era la mia vita. È incredibile come ci si accorga di quanto si tenga a qualcuno solo quando stai per perderlo. Non ne potevo più. Percepivo il mondo attorno a me a rallentatore. I poliziotti, il paesaggio, le auto... fermi.
O quasi, infatti questi stronzi continuavano a strattonarmi. Mi sentivo in trappola.
Mi sentivo esattamente come quando vivevo con la mia famiglia: in trappola. Decisi che se dovevo morire, l'avrei fatto tra le braccia di James. Decisi che se dovevamo morire saremmo morti insieme.
Mi liberai dalla presa dei poliziotti con tutta la forza che avevo in corpo, e corsi da James.
"Aly..." BAM.
...
non sentivo più niente.
Solo un dolore allucinante alla spalla destra.
~ James
Ero lì, fermo. Un vegetale che guardava l'unica cosa che fosse riuscita a suscitare in lui dei sentimenti, soffrire. La vedevo li, che gridava insulti a non finire con la grazia che avevo sempre amato, in fondo.
Cazzo, avrei tanto voluto correre da lei, a costo di farmi sparare un'altra volta. Ma non riuscivo a muovermi. Non ce la facevo proprio.
Volevo gridare, correre... ma più di ogni altra cosa, avrei voluto che Alyssa si trovasse tra le mie braccia, che smettesse di piangere e urlare, e che si trovasse qui, con me.
E poi, il mio desidero si avverò.
Correva verso di me, gridava il mio nome e piangeva. Poi sedette vicino a me. Io ero sconvolto e preoccupato. Avrei voluto dirle che doveva tornare dai poliziotti per non correre rischi, avrei voluto dirle che per me aveva fatto più di quanto lei stessa immaginasse, avrei voluto dirle che l'amavo. Ma riuscii solo a pronunciare il suo nome, quando spararono anche a lei,
e la vita, lo spazio... tutto si fermò.
~ Alyssa
Le uniche parole che riuscivo a pronunciare erano due: oh cazzo.
Ripensavo a tutto, da quando l'avevo conosciuto, a quando avevamo fatto irruzione in quella casa dove avevamo ucciso uno stupratore, per arrivare a quando ci avevano sparati. Ero troppo impegnata a lasciarmi travolgere dai miei pensieri per non accorgermi del fatto che stavo continuando a ripetere oh cazzo e che la mia famiglia mi guardava non aria perplessa. Fermai la mia bocca, e distolsi lo sguardo dalla terribile vista di mia madre, del mio patrigno e dei gemelli perfetti. Mi guardai intorno, e c'erano anziani, medici e
il padre di James.
Era girato di schiena, lo sguardo rivolto verso un lettino non troppo lontano dal mio.
Gridai il suo nome, e il padre fu il primo a voltarsi,
ma poi lo vidi.
James era lì, vivo e bellissimo
~ James
Ero vivo, in ospedale.
Mio padre aveva ancora il livido del mio pugno sul viso. Mi fissava con gioia, ma riuscivo a percepire tanta delusione, e forse lo capivo.
So che mi vuole bene, ma non so come faccia.
Non ho mai dato segni di nessun tipo di emozione e mi sono assentato per giorni, lasciandolo nella preoccupazione e nel dubbio di dove fossi.
Ed ecco i miei sensi di colpa.
Non riuscivo a guardarlo, lui borbottava cose che con riuscivo a capire, e poi la vidi.
Alyssa era distesa non lontano da me, circondata dalla sua famiglia,
che mi fissava.

TEOTFW 2 - Non è la fine.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora