capitolo 1

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"Salve a tutti, io sono Augustus Waters e sono morto. Morto di Cancro, anche se tutti pensavano che avevo vinto, anche se si era preso una mia gamba, ma avevo vinto.

I medici mi avevano detto che dopo l'amputazione della gamba sarei stato bene, beh per quanto un adolescente cresciuto con una malattia possa stare bene intendo.

Non era andata altrettanto bene al mio amico Isaac, gli fu diagnosticato un cancro agli occhi da bambino e infatti ne perse uno, ma poi qualche mese fa gli dissero che avrebbero dovuto rimuovergli anche l'altro, era distrutto, non poteva, credere che quello stupido Cancro gli avrebbe portato via anche la possibilitá di vedere il mondo, di vedere la sua ragazza e tutti i suoi cari, per questo i suoi decisero di mandarlo a quel gruppo di supporto della chiesa, nel "cuore letterale di Gesù", un giorno decisi di accompagnarlo, e incontrai lei, Hazel Grace Lancaster, la ragazza che é poi diventata l' amore avversato dalle stelle della mia vita.

Lei aveva (o dovrei dire ha), un cancro ai polmoni che non le permette di respirare senza la sua fedele bombola dell'ossigeno, che devo dire, non risultava molto sexy, ma per me era (e sará sempre) bellissima. Un giorno poco dopo averla conosciuta sentii un forte dolore al fianco e andai al pronto soccorso, mi fecero un esame e risultó che ormai ero fatto di cancro, tutta la mia parte destra era compromessa da questa stupida malattia che mi ha portato via da Hazel Grace, la ragazza perfetta, non come aspetto, ma perché l'amavo, é molto difficile descrivere i miei sentimenti per lei, non perché non ne sia sicuro, ma perché provavo (e provo tuttora) una marea di emozioni, e sono arrabbiato, perché la morte non aveva il diritto di portarmi via da lei, lei non se lo merita..."

"E tu come stai ora Augustus? Ora che il tuo cancro se n'é andato, ora che hai nuovamente la tua gamba e... sei morto. come ti senti?" Disse un uomo di mezza etá, non so dire se é un angelo-psicologo per i nuovi arrivati in questo nuovo mondo, oppure un altra persona come me, morta che svogle una mansione per non so quale scopo.

Tutti gli altri "nuovi arrivati" mi fissano aspettando una risposta con sguardi di comprensione per la mia (e la loro) morte.

"Non saprei dirlo. Penso di essere ancora scosso per quello che sta succedendo."

L' uomo solleva un sopracciglio trasformando la sua espressione seria ma rassicurante in una di sorpresa, non credo si aspettasse una risposta di questo genere..

"Che cosa intendi dire Augustus?"

"Beh, la mia paura più grande é sempre stato l'oblio, ho sempre pensato che dopo la morte non ci sarebbe stato più niente, solo buio e oblio, invece mu trovo qui in questa specie di edificio a parlare della mia vita e della mia morte a lei e a questi altri ragazzi." Respiro (o almeno credo sia respirare, essendo morto non so come chiamarlo). Un parlottio cresce vicino a me.

"Oblio?" Chiese una ragazza che a occhio e croce avrá avuto la mia etá, solo ora mi rendo conto che eravamo all'incirca della stessa etá, tutti quanti.

"Si, avevo una paura abbastanza irrazzionale..." dico abbassando lo sguardo.

"Per niente!" dice la ragazza "Anche mio padre aveva, ha, questa paura, di non essere ricordati, e che tutti i nostri sforzi nella vita siano vani." dice con un lieve tono di malinconia nella voce, la guardo, ha dei bei capelli ramati appena sotto le spalle, é (era) in forma a quanto sembra e ha de bellissimi icchi verdi. L'uomo fa la cominciare a parlare, si chiama Victoire Jones e anche lei aveva il cancro, a quanto pare i quella stanza eravamo tutti dei diciassettenni morti di cancro, e questa cosa mi rassicura molto, anche loro sanno cosa vuol dire veder la propria vita e quella delle person più care, rovinata dalla malattia.

Gli altri ragazzi a turno cominciano a parlare della loro vita e morte, ma io ero perso nei miei pensieri, e a "riunione iniziale" finita, ci fecero fare un giro in quello strano posto, devo dire che se quello era il paradiso, sembrava propio la mia scuola media.

Dopo un giro di tutte le stanze di quel posto, ci fecero uscire "fuori", ci spiegarono che quello, il paradiso, era proprio come il mondo di sotto, tranne il fatto che non bisognava lavorare e c'erano alcuni privilegi speciali, per esempio, noi che avevamo avuto il cancro fin da giovani, e che il cancro ci aveva portato via, avevamo una nostra casa, in un condominio, con gli altri ragazzi della nostra etá morti di cancro.

La cosa che mi stupì, e che fu la cosa più bella, é che nell' androne del palazzo c' era un buco, grande quanto un pozzo dei desideri, in cu potevi vedere chi volevi del mondo dei vivi, e io sapevo chi volevo vedere..


SPAZIO AUTRICE

Ciao a tutti, spero che per ora la storia vi stia piacendo,

Questa FF racconta di come, secondo me, Augustus Waters si sia trovato dopo la sua morte, a quanto pare non er proprio cone se lo aspettava...

Continuerò il prima possibile

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2014 ⏰

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