Uno alla volta

354 24 15
                                    

"C'è questa playlist di porno-".

Gennaro inizia a parlare di punto in bianco, dopo una manciata di minuti passati in silenzio, dando le spalle ad Alessio ma sempre accanto al suo corpo nudo, e con le gambe attorcigliate alle sue. La testa è appoggiata sopra al suo braccio, che lo tiene stretto al suo fianco e che finisce tra le sue gambe, una mano a racchiudergli dolcemente il pene e ad accarezzarlo piano di tanto in tanto.

"Ma ti stai guardando i porno?" lo interrompe immediatamente, con la voce un po' roca.

"Non è colpa mia! Ho sbloccato il telefono e ce n'era uno!"

Alessio scuote la testa incredulo e la piega di lato, appoggiandola a quella di Gennaro per annusargli i capelli umidicci, freschi di shampoo.

"Tu sei tutto matto," mormora, "hai pure le cuffiette".

"Mi lasci parlare?!" esclama indispettito, "Dicevo, c'è questa playlist di porno, e mi sono accorto che-".

Alessio sposta la mano più in alto e gliela mette sulla vita assieme all'altra, poi si tira Gennaro sopra di sé, a pancia all'aria, e inizia a dargli dei bacetti sul collo abbracciandolo stretto.

"Alè!"

"Ma a che ti servono i porno se hai me?" continua tornando ad accarezzargli il pene piccolo e morbido.

Ha un fetish per quello, ama toccarlo e sapere di non fargli nulla, ama che lo lasci fare. Gli piace sentirne la consistenza e la forma, sentirlo sussultare quando arriva ad accarezzargli i testicoli, e lisciare i peli sul pube. È un giocattolo.

"Alè, mi hai già fatto venire due volte," piagnucola.

È stanchissimo, ma non vuole dormire. Vuole stare con Alessio un altro po', parlargli, sentirlo vicino. Anche se è irritante come non lo lasci dire ciò che vuole.

"Non è mica il mio record," sorride sulla sua spalla ancora sudata, dandoci poi un bacio con le labbra e la punta della lingua, per sentire il suo sapore leggermente salato in bocca.

"Non importa, non batterlo oggi".

Alessio sbuffa, vorrebbe ribattere qualcosa e lamentarsi, ma non dice niente. Gennaro sa già a cosa sta pensando.

"Secondo me impazzisci se mi fai venire tre volte di fila".

Adesso sorride. Gli piace da morire quando gli fa notare quanto sia bravo, con lui.

"Io impazzirei," aggiunge.

Gli piace che non ci sia vergogna nelle sue parole, che sia così sfacciato, anche se a volte lo rimprovera proprio per questo. Eppure ora sposta le mani sui suoi fianchi di nuovo, e lo sente mugolare insoddisfatto.

"Se non vuoi venire un'altra volta devi smetterla di parlarmi così," sussurra piano, cercando di rimanere tranquillo.

"Solo una?"

Lo sa che non succede mica spesso che raggiunga l'orgasmo due volte in un rapporto solo, però gli piace istigarlo, e quando gli risponde "sì" si gira di scatto per mettersi a cavalcioni sopra di lui.

"Quindi hai ancora voglia," mormora chinandosi a baciargli il collo, che Alessio allunga subito, con la mente titubante ma il corpo che agisce da sé. "Com'è che hai voglia solo quando io non ce l'ho?" piagnucola senza essere davvero turbato, sfiorandogli il petto con la punta del naso e abbassandosi tracciando una linea immaginaria fino alla fine dei pettorali.

"Lo dici come se non ti piacesse lento," borbotta saccente, "non riusciresti mai a camminare se non fossi attento".

Gennaro ride sorpreso, e interrompe la scia di baci che gli stava iniziando a dare per guardarlo in faccia. "Presuntuoso!" esclama.

C'è questa playlist di pornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora