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Liu guardava suo fratello dormire da più di un'ora, ormai. Sembrava così... calmo.
"Un aggettivo forse un po' troppo esagerato per il famigerato killer che assassinò i miei genitori" pensò il ragazzo, e una sensazione che gli ricordò la gioia si fece sentire.
Da quanto tempo non si sentiva così?
Mesi? Anni?
Sembravano secoli da quando la sua Susan era morta, cancellando per sempre la sua empatia, e da quando lui era diventato un killer a tutti gli effetti.
-Oh, cristo.- bisbigliò fra sè e sè. Non ci doveva pensare più, altrimenti le lacrime sarebbero rispuntate. Non voleva piangere di nuovo. Non ora che Jeff si era finalmente calmato dopo una notte di incubi, e soprattutto non ora che si erano finalmente riuniti.
Dopotutto, era la Vigilia di Natale.
[Flashback
Vigilia di Natale, casa Woods, ore 19:06.
-Liu! Chiama quell'idiota ora!-
Sua madre aveva di nuovo chiamato così il suo fratellino. Non ce la faceva più.
-HA UN NOME. GLIEL'HAI DATO TU, NO? CHIAMALO NORMALMENTE!-
Ecco. Aveva gridato. E ora?
-J-Jeffery vieni qui!-
"Ha funzionato!" pensò il ragazzo, contento. Le aveva dato ciò che meritava.
Fine flashback]
-...Fratellone...-
Cazzo, l'aveva svegliato.
-Jeff?-
-Merda, Liu, ho fatto un incubo orribile...-
-Me lo vuoi dire?-
-Allora... C'eri tu, con me. Stavamo scappando dalla polizia, ma ti hanno sparato... e... PORCA PUTTANA NON VOLEVO CHE TU MORISSI! Così ti sono corso accanto, ma eri già...- Jeff si fermò per singhiozzare in modo tremendamente penoso.
"Gesù Cristo."
-Ehi, calmati, calmati. Non c'è bisogno di piangere. Sei un uomo di questo mondo e devi essere serio, ok? Serio.-
Poi, Liu gli accarezzò i capelli, gli prese la testa e se l'appoggiò al petto.
Dopo due minuti che stavano sdraiati così, Jeff si addormentò tranquillo. Sapendo che suo fratello era a posto, anche Liu chiuse gli occhi.
Un altro incubo cancellato.

LIEFF: Il nostro disastroso passatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora