Mi manca il Natale di una volta. Mi manca trovare tutti quei pacchetti colorati sotto l'albero e non vedere l'ora che arrivi la mezzanotte per scartarli. Mi manca proprio quell'euforia che mi permetteva di aprire tutti i pacchetti in un attimo e rimanere entusiasta davanti tutti quei giocattoli nuovi solo miei, che anche se ne rimanevo delusa era bello sapere che babbo Natale era venuto da molto molto lontano solo per portarmi alcuni doni. Ora tutta quella magia è andata persa, i regali si basano su bustine con una banconota all'interno donatati da uno zio o un nonno perché non si sa cosa regalare ai propri nipoti, perché non si conoscono i loro gusti. E questo ci fa ragione su quanto si sia distaccata la famiglia, che tra parenti non si parli più dei propri gusti o di quanto sia buono il cibo in tavola, ma solamente di politica e lavoro. Con il passare del tempo si perdono le tradizioni, e quello che una volta era giocare a carte si trasforma in un dormire per la pancia troppo piena dal pranzo. Si perde la magia dell'aprire il panettone con i bambini e guardarli mentre lo spulciano di tutti i canditi e lo addentano come fosse il cibo migliore di sempre, e cavolo se lo è! Si perde il coro di "astro del ciel" davanti il presepe a 00:00 festeggiando la nascita del bambin Gesù. Tutto ciò che una volta era fondamentale nelle nostre case, ora è diventato solo una rottura di coglioni, e mi manca. Ma d'altronde gli anni passano e le menti si rinnovano, e ciò che era semplice routine, piano piano diventa rarità.
Quindi Buon Natale a voi e famiglie, se Natale lo si può ancora chiamare.
STAI LEGGENDO
il nuovo Natale
General FictionQuel Natale di una volta che è cambiato in un battito di ciglia.