L'acqua continuava fredda a scivolare sulla mia pella, iniziai anche a tremare, perciò decisi di uscire.
Mi misi un accappatoio e mi guardai allo specchio: le labbra erano viola e la pelle più bianca del solito.
Ma quanto ero rimasta la dentro?
Mi avvia verso la stanza e mi vestii velocemente, misi un paio di pantaloncini neri e una canotta bianca con la scritta dei Nirvana.
Avevo fame, doveva essere l'una passata. Infatti guardai l'ora sul cellulare, era l'una meno dieci.
Andai in cucina e mi preparai un insalata veloce, volevo mangiare leggero per poi andare a fare una corsa per schiarirmi le idee, la doccia gelida non era bastata.
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Stavo ,ormai, correndo da una ora nel parco, non mi sentivo affatto stanca, anzi, avevo bisogno di sfogare la mie energie.
Il parco era quasi vuoto, lontano c'erano solo delle persone che giocavano con un cane e un ragazzo che passeggiava solitario.
Continuavo a correre e correre, le mie gambe non volevano cedere.
Adrenalina.
È questo che mi sento nelle vene. Non avevo neanche bisogno di fumare.
Ero assorta nei miei pensieri quando...sentii sussurrare il mio nome.
"Emily..."
Mi voltai di scatto, ma non vidi nessuno. Solo quelle persone lontane.
"Forse sto iniziando ad impazzire" Pensai.
Iniziai a correre ancora quando di nuovo quella voce mi chiamò.
"Emily..."
Ero spaventata. Non mi voltai. Corsi a perdifiato fino a casa e mi rinschiusi nella mia stanza con la musica a palla. Mi presi la testa fra le mani cercando di calmarmi, poi mi stesi sul letto.
Volevo dimenticare quello che era accaduto.
Le palpebre si stavano facendo pesanti, caddi in un sonno profondo, forse per la stanchezza ,forse per lo stress.
Col pensiero di dover dimenticare, mi lasciai cullare dalle note tranquille e dalla parole vere dei Linkin Park.
"Dormi bene principessa"
Sentii un ultimo sussurro prima di crollare totalmente nel sonno. Non ci diedi peso.
ok ok è corto scusate, mi farò perdonare nel prossimo capitolo.