Capitolo 1

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Hermione sospirò annoiata. Era l'ultimo giorno d'estate e Ginny l'aveva trascinata a quel ballo in maschera. Dopo essere arrivate Ginny fu invitata quasi subito a ballare e, dopo aver avuto il permesso dell'amica di lasciarla da sola, se ne andò con il suo misterioso cavaliere (che ad Hermione sembrava la serpe Zabini).
Dal suo tavolo, alzò lo sguardo e vide un ragazzo in una maschera nera osservarla. Era alto e bello, con i capelli biondo platino e la guardò negli occhi, accorgendosi che anche lei osservava lui. Dopodiché le fece un cenno di saluto e si avvicinò.
"Di solito non vengo ai balli" disse lui.
"Neanche io" rispose Hermione.
"Qui tutto sembra così irreale... Tutti così perfetti, nessun litigio tra di loro e nessuno riconosce l'altro. Persone che domani vedremo provare odio l'uno per l'altro che si baciano, persone che mai vengono notate al centro dell'attenzione".
Parlarono per un po' e scoprirono di avere molto in comune (come l'amore per i libri) e decisero di passare una bella serata assieme. "Però", disse lui, "niente veri nomi. Alla fine tutto questo sarà per noi solamente un bel ricordo che non potrà mai essere rovinato. Allora, puoi chiamarmi Edward. Come vuole essere chiamata madamigella?"
"Wow te si che sai essere un gentiluomo" rise Hermione "puoi chiamarmi Esmeralda. Allora, Edward, vuoi invitarmi a ballare?"
Così ballarono e ballarono fino ad avere i piedi doloranti. Poi sgattaiolarono in una stanza privata dove vi era un pianoforte e lui dimostrò la sua bravura con lo strumento.
Quando i loro volti si avvicinarono creando quel magico rullo di tamburi che precede il bacio, tuttavia, lui si allontanò.
"Mi dispiace" disse, "ma un bacio renderebbe tutto quanto troppo reale. Ora, per favore, chiudi gli occhi e conta fino a cinque."
Lei lo fece e, quando riaprì gli occhi, lui era svanito.

SOGNO DI UNA NOTTE DI FINE ESTATE (Dramione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora