Capitolo 1-1

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1 ora fa
Ecco qui, si erano di nuovo liberati di me, ormai non ci facevo neanche più caso, era come averli ma non sentire la loro presenza, e poi vogliono essere chiamati genitori.
Mi avevano iscritto a questo dannato campo scuola, ma io non avevo proprio voglia di socializzare con persone nuove. Già è tanto se non mando a fanculo i domestici e la mia migliore amica, pensa a dover stare per 2 settimane con gente che non mi ha mai notata.
"Sei pronta bambina?" Questa era la voce della mia ancora di salvezza, la mia governante Arianne.
"Sto scendendo" e questa sono io.
In realtà non stavo proprio scendendo, però ormai era abituata.
Ancora non potevo crederci, avrei passato le prime 2 settimane del mio ultimo anno ad un campo scuola del cazzo, grande!
"Ma stai scendendo? Sono 5 minuti che aspetto, sai quanto io sia contraria ai ritardi! Abbiamo delle cose da fare noi" questa invece era la racchia (mia madre) che urla.
Perché lei odia i ritardi, odia le unghie smaltate di nero (poco femminile dice), odia i miei occhi truccati con eyeliner nero, odia quando rispondo ma odia anche quando sto zitta, in pratica odia tutto di me! Io dico non poteva pensare alle conseguenze, prima di prendere la decisione di volere un bambino?
"Se non scendi entro 2 minuti sarò costretta a chiamare tuo padre, e sai quanto lui odi essere disturbato" era sempre la racchia che rompeva.
"Che palle arrivo!" Io ero sempre molto fine con i modi, ma tanto chissene.
"Sarà meglio per te, e modera il linguaggio signorina" sempre la solita scassa balle.
"Eccomi contenta?" Le rivolsi uno dei miei sorrisi più falsi ma lei non si accorse della mia faccia ma del mio corpo, o meglio di come ero vestita.
"Cara tu non esci con questi vestiti! Non oserai farti vedere con quei vecchi jeans, fuori moda oltretutto, e con quella maglia nera, spero!" La odio ancora di più quando fa commenti del genere!
"Sul regolamento non c'é scritto niente che vieti di vestimi così, ma se vuoi posso anche non andarci" neanche il tempo di ridere che si avvicina mi guarda negli occhi e dice
"Peccato che adesso dobbiamo andare, perché ti avrei fatto cambiare idea immediatamente" sempre con le solite minacce, non mi mena da quando ho speso 500€ in vestiti per un concerto, che è stato 6 anni fa, quindi sono fuori pericolo.
"Camille tesoro lasciala stare, andiamo!" E lui è mio padre, sempre un coglione ma meno di mia mamma.
"Sì giusto andiamo" dico guardando mamma negli occhi.
"Ciao Arianne mi mancherai... è meglio se resto" ci provo sempre.
"Cammina tesoro, ci vediamo tra 2 settimane, e stai attenta" so a cosa si riferisce, ma starò sempre attenta.
"Ciao..."
                      ADESSO
"E questo è quanto ho passato questa mattina" concludo prima di guardare la mia migliore amica, Micol negli occhi.
"Wow, sempre più stronzi sono quelli eh?" Neanche lei li ama molto.
"5°H, salite sul pullman"
È la nostra classe.
Quando stavo per salire sento una voce pungente dire:
"Attenta a non rimanerci morta, Claire"
Sì stava parlando con me.
Io sono Claire.
"Cara,piccola,ingenua bambina del cazzo sei sicura che quella a rimanerci secca sarò io e non tu? Guardati le spalle"

Spero vi piaccia questo mio primo capitolo❤🌸

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 06, 2019 ⏰

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