Natasha si era offerta di prestare alla Tyler qualche vestito, ma inutilmente, era più alta e formosa e non le sarebbero entrati. Era piuttosto tardi ed avrebbe lavato i suoi capi intimi a casa di Clint.
L'unica cosa certa era che avrebbero dormito nel suo appartamento. Era stato muto come un pesce. Aveva solo mormorato 'Andiamo nel mio nido, stanotte. Dopo questa giornata allucinante, non potrei stare in hotel. Sempre se per te va bene...'.
Lei aveva annuito. Era evidente che l'uomo fosse ancora molto turbato per la storia raccontata da Romanoff e, più probabilmente, per averle mentito. A tempo debito avrebbe affrontato l'argomento, nel tragitto era così mesto che preferì soprassedere.
Erano con l'auto di Fury; Steve, che abitava nello stesso stabile, avrebbe riportato in garage la macchina del collega.
Barton aveva aperto la porta, un mazzo di chiavi agganciato ad un piccolo falco d'argento.
'Che carino' lo indicò.
'E' il mio portafortuna, i colleghi me lo hanno regalato alla mia prima missione con loro, non me ne separo mai' spiegò.
La Tyler aveva notato che nell'ordinato e spartano bilocale non ci fosse una stanza per gli ospiti; il divano dell'Ikea pareva scomodissimo, posto che era distrutta ed avrebbe dormito pure in terra.
Lui ne intuì, di nuovo, i pensieri 'Ti cedo il letto, chiaramente' sussurrò, sempre a disagio.
'Più che altro devi prestarmi un cambio, almeno slip e maglietta...vorrei fare una doccia e lavare la mia biancheria per domani. Scusa, la roba della Vedova non mi andava' lo pregò
Quello cambiò colore, nel volto. Che poteva darle? Non aveva mai badato troppo all'aspetto esteriore o agli abiti e il suo intimo aveva visto tempi migliori. Si ricordò di un regalo di Tony, che era paranoico con marche e stilisti.
Recuperò dal cassetto del comodino un paio di boxer e maglietta abbinata bianca, di Emporio Armani. 'Questi sono i più decenti, ma non è farina del mio sacco, me li ha donati Stark, a Natale scorso' confesso e lei si intenerì: era arrossito come un bambino 'Vanno benissimo, grazie' gli fece un buffetto, dirigendosi verso il bagno.
L'arciere se ne meravigliò: era tranquilla e serena, per nulla arrabbiata per le sue assurde omissioni.
Si spogliò degli abiti che indossava, cambiandosi con calzoncini e tshirt sportivi che usava in casa, e si accese una sigaretta in soggiorno, in attesa che terminasse, per darle la buona notte. Si poggiò alla stipite della porta della stanza, di fianco, aspettandola.Rafflesia uscì un quarto d'ora dopo; indosso il completo intimo che le andava largo, era graziosissima, ancora più seducente che se avesse avuto su qualcosa di femminile. Provò a non fissarla; ulteriori imbarazzi non ne voleva.
'Ho trovato gli asciugamani e lo spazzolino da denti per gli ospiti...però ho finito lo shampoo...domani lo ricomprerò, due confezioni' rise, divertita, infilandosi a letto.
Lasciò accesa la luce della lampada sul comodino e argomentò, con calma: aveva già compreso come funzionasse la dinamica fra loro due, chi fosse la parte attiva, chi dovesse pungolare l'altro e chi avesse, invece, bisogno di essere spronato 'Falco, non mi importa se non hai raccontato subito di avermi già incontrato, credimi. Non ha cambiato alcunché, per mio conto. Mi devi promettere che, in futuro, mi dirai sempre la verità, per piacere! Lo farai?'.
'Sì, certo' era una ragazza proprio deliziosa, una delle poche che lo avessero messo a proprio agio e dal primo momento che l'aveva conosciuta... con lui, non era mai stato semplice, per nessuno.
'Un'altra cosa' spostò il lenzuolo dalla parte del letto non occupata 'dormi con me...il tuo divano è terrificante, ti spezzeresti la schiena ed hai bisogno di riposo. Ed io non voglio stare da sola, è stata una giornata lunga e pesante...'lo invitò.
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Freccia d'amore - Il mistero di Occhio di Falco
FanfictionOcchio di Falco si ritrova misteriosamente legato ad una donna bellissima e sensuale, complice lo zampino di Nick Fury, in fin di vita. Rafflesia Tyler, agente dell'F. B. I. pupilla di Nick, è la donna del suo destino? Nella vita è possibile formar...