L'arrivo

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L'aereo sta per atterrare e io sono distrutta, ho pianto per quasi tutto il volo pensando al mio unico e grande amore e non so quando riuscirò a stare lontana da lui,  non sa nemmeno che sono partita per Parigi dato che l'ho lasciato prima per evitare che mi dicesse che anche se eravamo lontani potevamo stare insieme e che sarebbe durata, lo sanno solo Janette e Emily dove mi trovo e mi hanno promesso che non glielo avrebbero detto.

Mamma: Sol siamo arrivati dobbiamo scendere.

Di mala voglia mi alzo e scendo da quel maledetto aereo che mi ha portato via da tutta la mia vita, la mia stupenda vita che avevo a Roma.
Ho abbandonato il mio sogno diventare una ballerina professionista insieme ad Edu che oltre ad essere il mio ragazzo era anche il patner.
Scendo e mi dirigo a prendere la mia valigia e poi a prendere il taxi che ci porterà  nella nostro nuova casa se così si può chiamare dato che la mia casa resterà sempre quella di Roma dove ci sono tutte le persone che amo.
Arriviamo in quella che sarà la nostra "casae io ancora non ho spiccicato parola sembra che mi avessero tolto il dono della parola non riuscivo a parlare e non sapevo cosa mi fosse successo dato che prima di partire parlavo benissimo.

Mamma: Sol ti senti bene? Sei un pò  pallida.
Io annuisco e continuo a camminare verso la porta d'ingresso.
Mamma: perché non parli? Sei sicura di state bene?
Annuisco di nuovo e lei è preoccupata del fatto che io non parli ma non ci riesco e più forte di me.

Apro la porta e cammino verso le scale che portano alle stanze per cercare la mia e sistemare  le mie cose.

Angolo Autrice
Ditemi cosa ne pensate di questo capitolo e vi invito a leggere le altre mie storie.

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