Prologo.

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La luce è troppo forte, abbagliante; copre ogni cosa come a voler nascondere l'atrocità di ciò che mi circonda.

L'aria è ghiacciata, entra nei miei polmoni affaticati come un rasoio e ne graffia l'interno. Ho freddo, tremo, ma non posso non percepire il caldo bruciante del liquido che mi cola dalla fronte fino ad appannare la mia vista di un rosso brillante. Il fluido della vita che scorre nelle mie vene, che pian piano se ne sta andando come un'ultima carezza appena accennata. Lentamente, lo sento defluire attraverso alla ferita che pulsa sulla mia testa.

Poi, quella voce, la sua voce, mi colpisce ancora, rimbomba nell'aria senza una provenienza apparente, eterea.

Oggi morirai, Aziel.

La sua profondità riverbera in tutti i miei sensi, pieni solo di quel suono tanto bello quanto letale. Vibra nelle mie orecchie come la nota di un violino, ma è ancora più vellutato, più armonico. Più pericoloso.

Mi volto e già so che lo scorgerò. Sebbene non lo abbia mai visto parlare direttamente, so che è lui il portatore della voce.

Non mi sbaglio: apro gli occhi e lui è lì, non lontano da me ma impossibile da raggiungere. Fuori dalla mia portata. I capelli scurissimi gli sfiorano la fronte e gli oscurano lo sguardo, ma riesco a vedere chiaramente i suoi occhi inumani fissarmi con quel bagliore violaceo che li colora innaturalmente. Sono vuoti, freddi, profondi come un abisso; mi fanno rabbrividire, nonostante non percepisca più la mia stessa pelle.

Aziel.

È come se la voce stia assaporando il mio nome un'ultima volta prima di strapparmelo per sempre; lo culla, lo accarezza dolcemente con una malvagia promessa.

Il ragazzo dagli occhi di ametista fa un passo verso di me, mi guarda e si leva il guanto destro. Lì, al centro del suo palmo, una luce violacea risplende quando alza la mano verso l'alto.

So che è per me, la luce è per me, ma non è affatto una speranza, tutt'altro. La guardo, immobile e in silenzio, attendendo l'inevitabile, mentre il ragazzo mi scruta dal profondo di quei pozzi violacei.

Poi il bagliore copre ogni cosa, intriso a malapena degli screzi cremisi del mio sangue, che spennellano in modo macabro tutto quel viola pallido.

Lucifer - Daemon eyesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora