[Prologo: The Middle Girl]

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Avevo ripromesso a me stessa che non mi sarei più sentita così, nessuno mi avrebbe più ferita come un tempo fece Jace. Lasciate che torni un po' indietro per farvi il quadro della situazione.

Tre anni fa conobbi Mason: 30 anni, 1.75 di altezza circa, capelli castano scuro, corti sui lati e leggermente lunghi e ondulati in alto. Aveva il braccio destro completamente tatuato e sul sinistro i disegni partivano dalla spalla fino ad arrivare al gomito. Un viso non molto scolpito, zigomi alti e guance un po' piene e una lieve e ispida barba gli contornava la mandibola. Gli occhi marrone cioccolato trasudavano bontà e un sorriso a trentadue denti, ventiquattrore su ventiquattro, un sorriso di quelli buoni e sinceri.

Lo conobbi nel suo pub, a pochi minuti in macchina da casa mia, l'unico pub nei dintorni. Lui era disinibito, allegro, amichevole. Si vedeva lontano un miglio che amava il suo lavoro e con qualche birra di troppo, lo amava ancora di più. È stato proprio questo suo atteggiamento ad attrarmi. Io, a differenza sua, sono la solita rompicoglioni che si lamenta di tutto, quella che tra le amiche è l'unica a dire "Non ti vuole" invece di "Vedrai di richiamerà". Insomma una pessimista da Oscar.

Al tempo Mason era fidanzato. La loro storia sembrava una rivisitazione del video su Youtube della canzone "I'm not the only one" di Sam Smith, in sostanza, a casa tutto perfetto ma fuori raccoglievano entrambi corna di cervo da collezione, OVUNQUE. Questo però non era un mio problema, non lo è mai stato.

Flirtava con me? Si. Mi chiedeva di uscire? Si. Continuava a scrivermi di nascosto da lei nonostante tutti i miei rifiuti? Si.  Quante volte gli ho detto di si? ZERO! Non ho mai ceduto, MAI. Perché ho sempre creduto in me stessa, perché ho sempre avuto una dignità e soprattutto, ho sempre creduto nella solidarietà femminile. Ma lui... Lui mi piaceva, tanto e non lo nego. Ed è proprio per questo che, quando finalmente la loro storia è finita, mi sono detta "perché no?!" me lo devo. Dopo tutte le volte che sono stata messa all'angolo, le volte che mi hanno rifiutata, derisa e umiliata. Dopo Jace, me lo dovevo.

Così, colsi l'opportunità e ci uscii. Era bello, simpatico, con quella vena di sarcasmo ad ogni frase. Mi dava attenzioni. Tutte le volte che cercavo di stupirlo a letto lui lo apprezzava ed era davvero appagante. Il sesso tra di noi non era sempre perfetto ma eravamo attratti l'uno dall'altra, non solo fisicamente ma anche caratterialmente.

Poi, come al mio solito, distrussi tutto con una sola domanda:

-Cosa vuoi da me?

Cruciale direi.

-Cosa vuol dire cosa voglio?

-Mason, perché sono qui, con te?

-Ci stiamo divertendo ... No?

-Si, certo! Ma sai come la penso. Io ho bisogno di una risposta, di una stabilità capisci?

Silenzio.

-Mason, siamo amici?

-No

-Siamo amici che vanno solo a letto insieme?

-No

-Ci stiamo frequentando?

-No

-Ho bisogno di una risposta, capisci? Siamo semplici conoscenti? Semplici sconosciuti?

-No

-Cosa siamo?

-Senti, lasciamo le cose come stanno. Io sto bene con te ma allo stesso tempo non sono pronto. Sai, con Meredith... Vediamo come vanno le cose tra noi, senza fretta.

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