Capitolo 3

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Mi sveglio.

Sono confuso.

Stranamente non sono ad Hogwarts, ma
a casa mia.

Mia madre entra.

Sembra spaventata.

-Draco, forza, dobbiamo andare...-

Non oso chiedere dove.

Entro nel mio salone e vedo mio padre a testa bassa.

Vedo un'altra persona.

Quella persona che è protagonista dei miei incubi, delle mie paure e del mio dolore...

Lo vedo sorridermi.

Mi alza la manica e vedo il mio braccio senza il marchio.

Quel marchio che ora mi rende diverso da tutti.

E poi lo rivedo.

Il Marchio Nero spunta sul mio braccio, un tempo immacolato.

Mi attraversa un dolore atroce.

Urlo come non ho mai fatto prima.

Poi sento una voce.

-DRACO! DRACO, SVEGLIATI!-

Apro gli occhi di scatto e vedo Blaise che mi scuote per le spalle cercando di svegliarmi.

-Draco tutto apposto? Stavi urlando...-

-Eh? Ah...Sì, tutto bene...Un altro incubo...-

-Vuoi raccontarmelo?-

-No...Vado a farmi un giro...-

-Draco, ma sono le 5 del mattino!Non puoi girare per i corridoi! Se ti scoprono...-

-Se mi scoprono almeno me ne andrò da qui- chiudo la porta e inizio a salire le scale.

Sinceramente non so dove sto andando, né perché, ma ho bisogno di stare da solo...

Sono al terzo piano non c'è nessuna porta, mi chiedo a cosa serve...

Scendo le scale, ma sento uno scricchiolio da una stanza.

Entro, ma non c'è niente.

Una stanza vuota...

Mi giro e in un angolo vedo un maestoso specchio.

"Tenere una stanza solo per uno stupido specchio..." penso, e mi avvicino allo specchio.

Non è lo specchio delle Emarb, quindi totalmente inutile...

"Però" penso "Quando voglio stare un po' da solo questo è il posto giusto...me lo ricorderò".

Esco e inizio a girovagare per i corridoi, senza una meta.

Attraverso un corridoio, ma sento un rumore.

Viene da una parete.

Mi avvicino e vedo una grande porta apparsa dal nulla.

La Stanza delle Necessità.

Entro nella Stanza, solo perché non ho voglia di tornare da Blaise...

Farebbe solo domande a cui non voglio rispondere.

Entro in quella stanza piena di cianfrusaglie che nessuno vuole e lo vedo davanti a me...

L'armadio svanitore.

Ora è chiuso a chiave da un lucchetto e da qualche incantesimo fatto dalla McGranitt.

Mi ricordo che ci passavo le giornate vicino a quello stupido armadio...

Meglio non pensarci.

Porterebbe solo a brutti ricordi.

Distolgo lo sguardo dall'armadio e mi guardo un po' intorno: ci sono delle torri di oggetti messi a caso uno sopra all'altro. Sembra che stiano cadendo...

Esco dalla Stanza delle Necessità e torno nel mio dormitorio.

-Ah, era ora! Dove ti eri cacciato?-

-Blaise, calmati. Sembri mia madre...- rispondo annoiato appoggiandomi sul letto.
Do un'occhiata all'orologio e...

-Cavolo! Sono le 7.20!-

-Te ne sei accorto, allora?- risponde Blaise sarcastico.

Prendo la mia divisa e vado a cambiarmi in tutta fretta.

Sento Blaise urlare: -TI ASPETTO IN SALA COMUNE!-

Oggi cominciamo le lezioni, meglio non fare tardi... Soprattutto con la McGranitt.

Mi lavo la faccia e, alzando lo sguardo, mi vedo allo specchio.

Ma che belle occhiaie...

Esco dal bagno e raggiungo Blaise nella Sala Comune.

Insieme ci avviamo verso l'aula della McGranitt.

Ci sono degli studenti già arrivati che chiacchierano con gli amici o altri che iniziano già a sfogliare il nuovo libro di trasfigurazione.

Io e Blaise prendiamo posto negli ultimi banchi.

Dopo qualche secondo sento Blaise darmi una gomitata.

Mi giro verso di lui, pronto a dirgliene quattro, ma lui fa un cenno verso la porta.

Mi volto per guardare e vedo che sono appena entrati Potter, la Granger e Weasley.
Quest'ultimo mi guarda disgustato e io ricambio con un ghigno.

Crede che me ne freghi qualcosa della sua opinione?

I miei pensieri vengono interrotti dall'arrivo della McGranitt.

-Buongiorno a tutti, ragazzi! Siccome è la prima lezione di quest'anno, faremo qualcosa di semplice e non impegnativo.-

E menomale...

-Ora passerò da ognuno di voi e vi darò una tazza. Dovrete trasfigurarla in un piatto.-

Dopo aver spiegato, passa tra i banchi e ci consegna la tazza.

Quando la consegna a me, si ferma a guardarmi un attimo.
Poi ritorna alla cattedra.

-Buon lavoro, ragazzi!-

Iniziamo tutti a trasfigurare la tazza.

A me riesce praticamente subito...

Vedo la Granger spiegare a Weasley come si fa.

Pff... Weasley non sa fare nemmeno le cose elementari...

Finita la lezione mi incammino verso l'uscita dell'aula, ma la McGranitt mi richiama.

-Signor Malfoy! Venga un attimo, per piacere.-

Dico a Blaise di cominciare ad andare e poi vado dalla professoressa.

-Mi dica.-

-Sta.. Andando tutto bene?-

-Sì, non vedo perché non dovrebbe...- rispondo freddamente.

-Beh... Volevo dirti che, se hai bisogno di parlare di qualcosa, può venire a parlarne da me.-

-Beh.. Non ho niente da dire. Quindi io andrei...-

-Sì, sì, vada pure...-

Mi incammino verso l'aula della prossima lezione.

Ma cosa pensa quella stupida vecchia?!

Se vado a dirle i miei problemi, non si risolveranno comunque...
È inutile essere gentile con qualcuno, sapendo che, in realtà, non puoi fare niente.
E questo è il mio caso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 16, 2019 ⏰

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