Last First Kiss

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"Vieni con me" mi disse.

"Dove?" Gli chiesi incuriosita. Sorrise. Non rispose.

Entrai in macchina e lui si sedette al lato del guidatore.

"È una sorpresa. Non sbirciare". Chiusi gli occhi e mi feci cullare dalla musica in sottofondo.

Dopo un tempo che mi sembrò infinito mi disse di aprirli.

Mi ritrovai all'ingresso di una casa in campagna. Entrammo, mi tolse   la giacca.

"Grazie" gli dissi timida.

Mi voltai verso di lui e mi baciò a fior di labbra, accarezzandomi la guancia.

"Facciamo un giro" mi disse con malizia. Aprì la prima porta del corridoio. Era buio, non riuscivo a capire di che stanza si trattasse, sentivo solo le sue mani sui miei fianchi.

Si allontanò un minuto per accendere delle candele. Era una camera da letto, con al centro un letto ricoperto di petali di rose. "Tutto questo è per me?" Gli chiesi sorpresa.

Lui mi prese in braccio e, mentre mi poggiava sul letto, iniziò a baciarmi il collo.

Mi stese al centro del letto. Ero piuttosto nervosa. Aspettavo quel momento da quando lo avevo visto al bar un mese prima.

Si stese sopra di me, tra le mie gambe. Mi sfilò la maglietta passando dal collo alla bocca, mentre iniziai a sbottonargli la camicia e gliela sfilai dalle braccia. Aveva un petto scolpito come lo erano le braccia e le spalle possenti, esattamente come le avevo sognate. Con un gesto fulmineo mi sfilò i pantaloncini e con altrettanta rapidità si tolse i pantaloni.

"Sei pronta? Se non vuoi mi fermo subito!" Mi disse, preoccupato che non fosse il momento giusto. Era il momento più giusto che avessi mai vissuto. Iniziai a baciarlo con passione e dolcezza. Le nostre lingue danzavano ad un ritmo perfetto. Mi tolse il reggiseno con non poca fatica, mi guardò e mi disse che ero la cosa più bella che avesse mai visto.

Prese un capezzolo tra le labbra e iniziò a succhiarlo dandomi piacere. Si alternò tra un capezzolo e l'altro fino a farmi arrivare al culmine del piacere per poi farmi scoppiare. Non mi ero ancora ripresa dall'orgasmo quando sentii la bustina del preservativo aprirsi e lui che  lo avvolgena  sul membro per tutta la lunghezza (e che lunghezza!). Entrò dentro di me con dolcezza, come se fossi stata di porcellana in quel momento. Mi sentivo piena e completa. Sentivo che quello era il suo posto. Iniziò a muoversi lentamente. Ogni volta che mi riempiva non volevo uscisse da me. Lo supplicavo di andare più velocemente mentre mi tormentava i capezzoli e le labbra.

Sentivo il piacere accumularsi in me e sentivo che anche il suo cresceva.

Venimmo insieme, crollò su di me e mi disse esausto che mi amava e che con me era stato come la prima volta.

Lo baciai, lo strinsi a me e ci addormentammo. La notte passò cosi. Tra il sonno, qualche chiacchiera e la passione. La nostra passione.

Quando la mattina mi svegliai tra le sue braccia osservai l'alba dalla finestra. Fu allora che capii che sarei stata sua. Sempre.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2014 ⏰

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