Nothing like us. [muke]

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Eccoci qui.

Nuova vita.

Nuova casa.

Nuova scuola.

Odiavo tutto questo. Mia madre non capiva che cambiando citta' ogni mese non avrebbe migliorato le cose. Ero stufo di dover salutare i miei amici per sempre. Ma a mia madre questo non importava. Per mia madre non esistevo, esisteva solo la mia sorellina di 14 anni, Kate.

Non avevo detto a nessuno di essere gay, a parte Kate, di lei mi fidavo.

-

Sentii mia madre urlare dal piano di sotto.

Oh cazzo, erano gia' le 7? Era il mio secondo giorno di scuola e non avevo tanta voglia di andarci.

Senza voglia mi alzai dal mio amato lettino, aprii lentamente la finestra cercando di non fare runore.

Notai il mio vicino di casa Michael Clifford senza maglia.

Che meraviglia.

Oh no, Luke. Non puoi fare pensieri su una persona che ti conosce appena, e' sbagliato.

Mentre cercai di distogliere lo sguardo, notai Michael fissarmi con il sorriso. Era bellissimo.

Mi accorsi che stavo facendo tardi. Volevo sbrigarmi cosi' avrei potuto incontrare Michael per strada.

Presi dei vestiti decenti e corsi in bagno.

Mi fissai a lungo allo specchio.

Non potevo uscire in quelle condizioni. Ero brutto.

Lasciai perdere e uscii facendo chiudere la porta alle mie spalle.

Corsi velocemente le scale rischiando di cadere ma riuscii a tenermi in equilibrio.

"Ciao mamma! Ciao Kate." dissi con una gioia immensa, non vedevo l'ora di uscire.

"Luke non fai colazione?" disse mia madre preoccupandosi.

"No mamma, ciao!" aprii la porta e la chiusi violentemente.

Camminai per un paio di minuti, non avevo incontrato Michael. Oh, bello.

Mi sentii spingere da dietro quando caddi con faccia a terra.

Cercai di alzarmi ma qualcuno mi diede un calcio facendomi cadere di nuovo.

"Ma ciao" sentii una voce molto familiare.

Mi girai e vidi Michael.

Ma cosa..

Si mise su di me dandomi un pugno allo stomaco.

"Ti piace vero?" disse lui ridendo.

Mi diede dei pugni in faccia.

"Ti prego, lasciami andare." dissi io, i miei cominciarono a inumidirsi.

Mi diede un altro pugno nello stomaco per poi dire "Va bene, ti lascio andare ma con te faccio i conti dopo a scuola." mi lascio' dalla sua presa.

Mi alzai velocemente cercando du scappare via ma mi blocco' da un braccio.

Mise la sua mano sulla mia bocca dopodiche' mi diede un altro pugno nello stomaco.

Mi lascio' e cosi' scappai, avevo il viso bagnato dalle lacrime.

Arrivai a scuola per miracolo.

Avevo paura di Michael.

Troppa paura.

Aprii il mio armadietto mettendo dentro le cose che non mi sarebbero servite.

Sentii una mano

poggiarsi sugli armadietti cosi' mi girai e vidi Michael davanti a me.

"Chi si rivede." disse lui ridendo.

In quel momento stavo tremando, avevo paura.

Non lo risposi e distolsi lo sguardo. Forse con un po' di indifferenza mi avrebbe lasciato andare, invece no.

"Non rispondi eh?" disse lui arrabbiandosi ancora di piu'.

Mi spinse a terra, tutti i ragazzi in quel corridoio ridevano di me.

Cazzo.

"Ehi, lascialo stare su." si avvicino' un ragazzo alto e moro.

"Calum, che cosa vuoi?" si giro' a guardare l'espressione seria di quel ragazzo.

"Voglio che tu la smetta di importunare la gente. Adesso va via." disse facendo alzare Michael, era spaventato.

Mi diede una mano e mi aiuto' ad alzarmi.

"G...grazie." dissi io tremando.

Uno sconosciuto mi aveva salvato.

Aveva addirittura affrontato Michael.

Quel ragazzo aveva tutta la mia stima.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30, 2014 ⏰

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