Tutti abbiamo bisogno d'amore, chi lo nega è un vigliacco. La sensazione di tranquillità e spensieratezza, la voglia continua di provare emozioni anche se contrastanti tra loro, l'ingenuità e la fiducia, mettere il tuo cuore nelle mani di un altro e sperare che non venga preso a calci. Mostrare le proprie debolezze e i propri dolori, riuscire a migliorarsi insieme. Vivere in simbiosi, in una sorta di empatia che supera ogni confine immaginabile. Provare ad amare una persona e ogni sua sfaccettatura e il lato peggiore del carattere di ognuno. L'attrazione fatale, la voglia costante di viversi, le menti che si intrecciano e cominciano a pensare, come se a farlo fosse una sola persona. Litigare, stare male e poi raggiungersi. Pronti a difendersi l'un l'altro, dare certezze e riceverle.
È così che è cominciata la mia storia con Michael: nei banchi di scuola, era un amore che a lungo andare continuava ad aumentare, ogni giorno sempre di più, senza mai fermarsi. Mi dava tutto l'amore che chiedevo, a volte anche di più. Quando litigavamo, finivamo per fare l'amore e tornare più uniti di prima. Mi faceva sentire una persona speciale, la più importante della sua vita e io non potevo far altro che gioire per questa cosa, perché finalmente dopo tante delusioni, avevo trovato qualcuno che mi amava incondizionatamente. Finché un giorno non ha deciso di abbandonarmi per sempre in un incidente stradale mortale con la moto. Correva, correva e correva, fino a quando non si è schiantato frontalmente con un camion.
Ce l'ho a morte con lui, non riesco a perdonarlo né a superarla.
Quando mi hanno chiamato per correre in ospedale avvisandomi dell'incidente, non sapevo cosa mi stesse aspettando, pensavo fosse vivo. Arrivata in ospedale, sua madre Charlotte è corsa ad abbracciarmi, era bianca in volto e sembrava sfinita, tradita dal suo sguardo, ho realizzato cosa fosse accaduto.
Ho pensato di morire in quell'istante.
Tutto cominciava a ruotare in modo frenetico attorno a me, sentivo di non poter più respirare, e alla fine sono svenuta. Ero sconvolta, al risveglio non facevo altro che urlare il suo nome, lo cercavo disperatamente nella speranza che fosse uno scherzo della mia mente.
Invece non era così.
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Ritorno a respirare.
RomanceJasmine non credeva più nell'amore, non voleva legarsi più. Era anche è un'anima pura e fragile, piena di paure. Finché un giorno...