(Jimin)
Una settimana.
È passata una settimana da quello che è successo.
Ed è una settimana che sono chiuso dentro questa camera, sopra questo letto, ancora dolorante dalle sculacciate.
Nelle notti non ho chiuso occhio, ho delle occhiaie enormi e la stanchezza è palpabile anche nei miei movimenti.Quando vado in bagno, che per grazia divina è in camera, per lavarmi, finisco sempre per andar a pensare al "prima di tutto questo".
Ero un ragazzo normale, con amici normali, scuola normale ed hobby normali.In questo momento.
Io non ho niente.
Posso dire di avere un uomo, di cui a malapena so il nome e mi tocca senza il mio consenso.
Posso dire di avere un tetto sopra la testa, ma non è il tetto che ho sempre sognato.
Posso dire di avere una corretta alimentazione, ma mentirei dicendolo.Io non voglio questa vita, voglio andarm-
Un brusco bussare alla porta mi fece sobbalzare e tirare un frego a cazzo sulla carta di quel piccolo diario.
Mi alzai, infilai il diario in un cassetto ed andai ad aprire la porta.Jm:"S-si?" balbettai sussurrando.
Jk:"Fammi entrare." disse in modo freddo.Mi scostai e lo feci entrare.
Jm:"De-deve dirmi qualcosa?"Sussurrai.
Jk:"Oggi vengono dei miei amici, se devi scendere fallo.
Ma ti avverto, una sola parola di tutto questo e giuro che non ti farò mai più vedere la luce del sole."disse avvicinandosi a me, poi riprese il discorso "Adesso vieni giù che si mangia" disse avviandosi verso la porta ed uscendo.Third person
I ragazzi scesero le scale in silenzio, dirigendosi in cucina.
Dalla porta della stanza usciva un profumo molto invitante, Jimin guizzò il naso a quell'odore. Il ragazzo aumentò il passo dimenticandosi dei dolori alla schiena, finché un orribile fitta lo colpì, facendolo urlare ed aggrapparsi con forza al corrimano delle scale per non cadere.Jm:"AH!! CAZZO!!" il ragazzo portó la mano libera alla schiena massaggiandola lentamente.
Jungkook era leggermente più avanti a lui e sentendo il grido del più piccolo si girò di scatto.
Jk:"Che c'è? Che è successo?" disse il ragazzo andando verso di lui, poi continuò "Riesci a muoverti? O camminare?" chiese.
Il più piccolo rispose con un mugolio in disapprovazione, continuando a massaggiare la schiena.
Jungkook continuò a parlare "Allunga le braccia e incrociale dietro al mio collo." disse allungando le braccia a stringere i piccoli fianchi di Jimin.Jimin in quel momento non sapeva cosa fare, era bloccato.
Senti le grandi mani di Jungkook afferrare i suoi fianchi e stringerli in maniera più delicata e dolce, rispetto alla prima volta.
Jimin arrossì a quel contatto dolce che gli mancava da un po', gli occhi diventarono leggermente lucidi, non pianse ma abbassò la testa.
Jungkook lo guardava interrogativo.
Jk:"Io sto aspettando." disse con un piccolo ghigno sul viso.Jimin pov
Questa situazione non mi piace, non mi fido ancora di lui, però la schiena mi fa male ed un aiuto non nuoce a nessuno...
Alzo timidamente il viso e allungo lentamente le braccia, portandole dietro il collo del Sig.Jeon incrociandole tra esse.
Un braccio passò sotto le mie ginocchia tirandomi su di scatto, gemetti per il fastidio alla schiena.
Jm:"a-ah! f-faccia piano p-per favore" abbassai la testa.
Il Sig.Jeon non prestò molta attenzione a quello che dissi e cominció a camminare arrivando in cucina.
Entrò e mi lasciò su uno degli sgabelli dell'isola, si allontanò da me per andare al piano cucina e cominciare ad armeggiare con pentole e ingredienti vari.
Rimasi lì seduto per circa 10 minuti, fissando il vuoto, fin quando non mi fu messo davanti un piatto di porridge di avena con della frutta sopra. Invitante. Pensai.
Jk:"Mangia. Dopo andiamo a lavarci." disse portandosi un cucchiaio alla bocca.
Annuì e presi il cucchiaio al lato del piatto immergendolo nel porridge, lo portai alla bocca. Non male, pensai.
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ʀ ᴀ ᴘ ᴛ
FanfictionQuesta è una storia jikook, se non vi piace (che sia in base al genere o hai personaggi), non leggete e non rompete il cazzo. grazie💖 This is a jikook story, if you don't like it (whether it's based on genre or you have characters), don't read and...