"It's the color that captures our attention
more than any other color."
Il giallo non era uno dei nostri colori preferiti.
Non era il tuo, né tanto meno il mio.
Anche se mi associavi spesso al sole, non mi sono mai sentito "in sintonia" con questo colore.
Lo vedevo troppo chiaro per rispecchiare quella che era la nostra relazione, la nostra vita.
Troppo semplice e genuino per raccontare di tutti i momenti passati assieme."Momenti che sono fatti di così tante sfaccettature che è impossibile contarle, così tante emozioni che è impossibile spiegarle a parole."
Questa è parte della lettera che ora ho tra le dita.
Un foglio spiegazzato in una busta ingiallita; l'ultima cosa che mi è rimasta di te.Ogni tanto la rileggo, quando ho bisogno di conforto, quando ho bisogno di parole rassicuranti.
Perché era ciò che facevi tutti i giorni: mi stavi accanto e mi davi forza.
Dopo la tua partenza però, c'è stato un periodo in cui avevo dimenticato la busta.Dimenticare non vuol dire scordare, vuol dire allontanare un pensiero dalla mente ma non dal cuore.
Tu lì ci sei sempre stato.
Era solo il mio inconscio che aveva preso il sopravvento e mi fece credere di averla buttata, quella busta.
Quella cosina rettangolare con il mio nome scritto sopra che probabilmente avevi chiuso con la saliva ed una faccia schifata.
Quella cosa tanto fragile quanto importante per me, dato che di lettere non me le lasciavi mai.Sarà stato lo stesso periodo in cui ho iniziato a staccare le nostre foto dalla parete di camera mia, ne sono sicuro.
Comunque dopo un po' di tempo, un pensiero che mi è entrato nella mente come una folata di vento gelido mi fece venire voglia di cercarla.
Misi a soqquadro ogni cosa, quel giorno.
La cucina, il soggiorno, le lenzuola e il materasso.
Ero diventato pazzo, avevo paura di averla buttata, di averla persa per sempre.
Ed invece la trovai lì: sotto la scrivania che aspettava solo di essere ritrovata in mezzo alla polvere.Era proprio come me la ricordavo. Con una pessima calligrafia e che puzzava di sigaretta. Righi e righi scritti in inchiostro nero ma senza firma, perché non c'era bisogno.
Sapevo che era tua, l'avrei riconosciuta dalla prima sillaba scritta, dal tratto della penna, dai punti agli estremi delle frasi troppo pronunciati.
E come l'avevo riconosciuta anni prima, in mezzo ad altre cose che avevi lasciato, l'avrei riconosciuta ogni giorno.
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color of silence; yoonseok
FanfictionSEQUEL DI COLOR OF YOUR HAIR⚘ Dove Hoseok associa ogni momento da solo, ad un colore.