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Bring me the horizon- follow you
La città sembra estremamente silenziosa: le poche macchine che sfrecciavano solitamente per le piccole stradine sembrano aver perso una meta, le sirene della polizia che ogni tanto si udivano in lontananza sono sparite, il respiro del ragazzo è ormai l'unico suono che giunge alle sue stesse orecchie, solo lui, Ashton Irwin e il silenzio tombale, il silenzio di una città che ha perso la vitalità che aveva una volta, il silenzio di una città che ha visto quasi tutti i suoi precedenti abitanti trasferirsi altrove, in cerca di una nuova vita, forse.
Di speciale, quella città ha solo un giovane ragazzo che vorrebbe tanto passare inosservato, vorrebbe soltanto non sentire gli sguardi di tutti bruciare sulla sua pelle.
Ma cos'ha di così tanto speciale quel ragazzino? Chi è Ashton Irwin se non uno dei pochi animi silenziosi che compongono una piccola cittadina circondata da numerosi alberi e decorata da piccole e graziose casette? Chi è Ashton Irwin se non una delle tante e meravigliose stelle che formano una galassia? Chi mai sarà Ashton Irwin se non uno dei tanti flash che illuminano uno stadio buio durante una canzone lenta suonata ad un concerto? Altri non è che un giovane ragazzo di appena vent'anni che non ha più nulla nella sua vita, né ambizioni, né un lavoro, non ha obbiettivi se non quello di staccare un po' dalla vita quotidiana e ritrovare se stesso.
Gli basta puntare lo sguardo sul cielo, dipinto di meravigliose sfumature di rosa, che si perdono nel giallo e nel rosso, con le sue adorate cuffiette a distrarlo dalla crudele realtà.
Le cuffie le ha dimenticate, ma lui non ne ha bisogno, perché la sua testa è come uno stereo,
Ha sempre impresse nella mente le canzoni che più ama.
Se ne sta tutto solo, nel silenzio più totale che lo avvolge, ad osservare il tramonto che caratterizza la fine di una giornata di settembre.
Chiunque conosca Ashton in quella piccola cittadina di una cosa è sicuro: quel ragazzo è una meraviglia, specialmente quando ammira il tramonto : i capelli ricci biondi scuro che ricadono delicatamente sulla sua fronte, i suoi occhi verdi dalle sfumature castane, ancora più luminosi e caldi alla luce, la pelle baciata dai raggi del sole, e poi quelle labbra, quelle bellissime labbra piene e rosa che tutte le ragazze sognano di baciare.
Ma lui non se ne cura più di tanto, a lui non interessano persone che hanno occhi per ammirare la sua infinita bellezza ma che non hanno né orecchie né un cuore per ascoltare la sua storia o ciò che ha da dire. Lui è un ragazzo così semplice, ma così complesso. Affascinante anche nei suoi piccoli gesti, come passarsi la mano fra i capelli quando è imbarazzato oppure grattarsi la fronte quando è confuso o frustrato. Lui non è una delle tante canzoni di tendenza che hanno successo per chissà quale assurdo motivo, lui è la classica canzone che in pochi conoscono, che richiede comprensione e più di un ascolto.
Ma come ho già detto, le giovani donzelle rimangono tutt'occhi per l'aspetto da Dio Greco del giovane, tuttavia non tutte cadono ai suoi piedi così facilmente.
Dei passi distraggono la figura del ragazzo sdraiato contro un albero, che distoglie lo sguardo dal tramonto e punta i suoi occhi in quelli azzurri che ama tanto.
"Ehi" saluta il biondo, scrutando con confusione la sorella del suo migliore amico, l'ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere.
"Ciao...tu c-cosa ci...fai qui?" La voce della ragazza esce dalle sue labbra come un debole sussurro, come fosse intimorita dal ragazzo.
"Io vengo sempre qui al tramonto" è la risposta di Ashton.
"Anche io"
"Strano, non ti vedo mai"
"Pff, wow, sono invisibile anche a te, mi deludi Ashton" scherza la ragazzina abbandonandosi a una risatina, imitata da un Ashton che guarda quella splendida creatura intenerito, con le labbra distese in un sorriso.
"Dai, vieni qui, piccola idiota" il biondino le fa cenno di sedersi accanto a lui.
Un secondo dopo i due si ritrovano l'uno accanto all'altra, e con timidezza, il braccio di Ashton circonda la spalla di April, stringendo il suo corpo minuto a se.
L'estate è ormai finita, il caldo ha lasciato posto al vento fresco che i due ragazzi, uniti in un abbraccio, amano tanto.
Ashton scruta attentamente April, che si stringe nella sua amata felpa dello stesso rosso scuro dei suoi capelli, che si adatta ai colori della stagione che sta iniziando a dipingere gli alberi della città.
Con estrema delicatezza, le poggia due dita sotto il mento, permettendole di guardarlo negli occhi, che a loro volta la guardano con timidezza, e incantati.
"Cosa?" Sorride amabilmente la rossa.
"Hai le guance arrossate, stai bene?"
"Sono appena guarita dalla febbre, si nota tanto?"
"Abbastanza, ma è una cosa che amo, ti rende più tenera" ammette a fatica, accarezzandole la guancia per un breve e piacevole istante.
Il battito cardiaco della minore accelera a quella affermazione.
"Oh, sai essere così dolce!" Esclama poi facendo ridacchiare Ashton, e stampandogli un inaspettato bacio sulla guancia.
Il ragazzo, sorpreso dal gesto, stringe di più l'esile corpicino, come a volerlo proteggere dal resto del mondo.
Non permetterebbe mai a nessuno di farle del male, ucciderebbe pur di tenerla al sicuro fra le sue braccia.
Potrebbe definirsi innamorato.
No, sciocchezze, Ashton Irwin non potrebbe mai innamorarsi, perché innamorarsi è un segno di debolezza, giusto?
"Dannazione, ho dimenticato a casa gli auricolari" esclama la ragazza battendosi il palmo della mano sulla fronte.
"Non importa. Pensa ad una canzone, una che ami"
La ragazza lo guarda, pensando che fosse ironico, ma cambia idea quando si accorge che Ashton è serio.
Decide di seguire il suo consiglio, e in pochi istanti, 'Follow you' dei Bring me the horizon risuona nella sua mente.
Appoggia la sua testa sul petto del giovane, ascoltando il suo battito cardiaco, più veloce del solito.
"So you can drag me through hell,
If it meant I could hold your hand,
I will follow you
Cause I'm under your spell" canticchia a bassa voce la rossa senza accorgersene, e il ragazzo si volta verso di lei, stupito del fatto che la canzone cantata dalla ragazza fosse la stessa che aveva in mente anche lui.
"And you can throw me through the flames, I will follow you, I will follow you" conclude Ashton, puntando i suoi occhi in quelli di April, senza riuscire a distogliere lo sguardo, d'altronde anche April non riesce a mostrare indifferenza a quei bellissimi occhi verde smeraldo.
Rimangono così fino al calar del sole, abbracciati, a parlare e guardare il tramonto, quel meraviglioso spettacolo che il cielo presenta ai loro giovani e magnifici occhi.
Finché il sole non lascia posto alla luna e alle stelle, che illuminano il buio della città, e anche i cuori dei due ragazzi, ancora inconsapevoli dei sentimenti che provano.
O forse ne sono consapevoli, ma si rifiutano di ammetterlo.

HEYY
Benvenuti in una nuova os su Ashtonio :D
Scusate se fa leggermente cagare, ma ho tipo tantissimo da imparare sulla scrittura (ho quattordici anni, credo di avere tutta la vita davanti).
Se la storia vi piace mi farebbe piacere se commentaste e lasciaste un voto:D
Addio :))
-Ash xx

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