La storia di oggi comincia su un treno a vapore, una delle tante conseguenze che James Watt con la invenzione della propria macchina a vapore portò alla luce, il treno stride sulle rotaie creati dalle industrie siderurgiche.
In un vagone troviamo la protagonista di questa storia una giovane ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri, il viso grazioso e semplice, tutti i ragazzi che la vedevano si innamoravano follemente di lei, per ciò non era strano che avesse intorno a se molti ragazzi che le facessero la corte, ma il suo cuore è stato rubato da un giovane inglese, i due si scambiavano lettere continuamente prima che lei partisse con i propri familiari nelle colonie americane in cerca di fortuna.
Ha fatto un lungo viaggio per arrivare in quelle terre europee imbarcandosi su navi, cambiando treni e camminando con i suoi leggiadri passi per le campagne, vuole raggiungere l'amore, ciò che le ha permesso di fare questo viaggio, ma prima vuole andare a fare visita ai propri cugini. Essi sono dei proprietari terrieri al di fuori di Londra, la sua famiglia ha fatto molta fortuna, nelle colonie dove lei stessa abitava disponeva di una manciata di schiavi che le rendevano la vita più semplice.
Il treno non ci mise molto ad arrivare, giunse finalmente alla fermata di una piccola cittadina dove ad attenderla c'era i suoi parenti, la giovane prese i bagagli in mano e scese con un sorriso sul volto <Elisabet cara! Finalmente sei giunta.> disse la zia avvicinandosi a lei con le mani congiunte e un dolce sorriso sul volto. La donna dimostrava una certa età ma tendeva a dimostrarsi giovane muovendosi come una giovane aggraziata, i suoi capelli neri erano raccolti e gli occhi castani scrutavano il bianco vestito della giovane. <Oh zia, che piacere rivedervi dopo tutto questo tempo.> disse la giovane sorridendo e guardando la donna <Tom aiuta tua cugina non fare il maleducato.> disse la donna rivolgendosi a un ragazzino che si nascondeva dietro la sua gonna per la timidezza.
Lui si mosse in direzione di Elisabet e tese le mani verso la sua valigia <OH non preoccuparti cuginetto posso benissimo portarla solo.> rispose lei scompigliandoli i capelli e sorridendo per poi incamminarsi seguendo la zia. Tom si nascose nuovamente dietro la gonna della madre diventando rosso in viso e seguì le due.
Salirono su una carrozza che li attendeva e si incamminarono verso aperta campagna <Come mai zio Finch non è con voi?> chiese la giovane con garbo alla parente, che subito sospirò al sentire della domanda e la guardò negli occhi modificando il proprio tono della voce mostrandosi molto irritata <Tuo zio è alle prese con i cocchieri, si è messo in testa di volersi trasferire nella città, dice che oramai il futuro li, e sarebbe bene investire nelle industrie e nelle macchine a vapore, secondo me queste diavolerie non porteranno assolutamente a nulla!.> commentò lei tirando un altro sbuffo per poi guardare fuori dal finestrino <Oh ma zia, comprendetelo, in fondo è un uomo, gli uomini rischiano per natura, attendete e vedrete che metterà la testa apposto.> aggiunse Elisabet facendo una leggera risatina. Il piccolo Tom sentendo quelle parole mise un piccolo broncio, non pensava che delle donne potessero parlare così di un uomo, specialmente di suo padre.
La carrozza giunse in fine alla grande casa bianca degli zii, fuori di essa si poteva notare l'anziano Finch che faceva caricare delle valigie sulle carrozze e dava direttive ai propri schiavi neri. I tre scesero e alla vista delle giovane l'uomo sorrise <Quale splendida apparizione angelica si mostra ai miei occhi.> disse sorridente <Oh zio, è un piacere incontrarvi dopo tanto tempo, mi siete mancato!> disse lei avvicinandosi e posando la valigia per poi stringerlo in un abbraccio che lui ricambiò.
<Come vanno i terreni da queste parti?> chiese la giovane guardando l'uomo <Oh ci sono enormi novità, che forse voi delle colonie non avete ancora, seguimi ti faccio fare un giro!> disse euforico di mostrare le proprie innovazioni nel campo cominciando a camminare per l'intera distesa di verde <Ovviamente al mio servizio ho molti schiavi, ma inoltre stiamo adottando una nuova tecnica di coltivazione. Non coltiviamo sempre la stessa cosa, ma ben si a rotazione quadriennale modifichiamo il tipo di pianta che viene coltivata. Inoltre stanno andando forte di questo periodo il mais e le patate, e ovviamente abbiamo aumentato il foraggio, così che il bestiame non ne possa risentire.> disse facendo una grossa risata e guardando la giovane <Molto interessante, forse dovrei portare queste notizie a mio padre quando sarò di ritorno.> rispose lei sorridente guardando l'uomo. <Certamente! Dovrai farlo, così tuo padre capirà che il futuro è l'innovazione! In tutte le lettere che mi ha spedito non faceva altro che riempirmi di insulti!> rispose lui ridendo e continuando a camminare con passo tranquillo con lo sguardo rivolto verso i propri campi <Sapete che non lo fa con cattiveria, è solamente un uomo molto rigido, per convincerlo a intraprendere questo viaggio ho dovuto dedicare a Dio molte preghiere.> i due risero in unisono e tirarono un sospiro per poi guardarsi sorridendo.
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Storielle
Short StoryNulla se non altro che semplici storielle riguardanti vari argomenti a caso. Adatte per deliziare il palato di coloro che non hanno intenzione di leggere molto.