Caught

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Destra. Sinistra.

Su. Giù.

Veloce, rapido.

Scatti che tagliano l'aria. E pugni che arrivano dritti sul sacco dalla superficie di pelle marrone.

Marrone.

Come gli occhi di Althea.

Come i suoi capelli...

Tutto mi ricorda di lei.

Ancora più velocemente cerco di trasferire tutta la mia rabbia su quell'oggetto.

Non vedo più niente. Riesco solo ad immaginare ancora ed ancora Althea che mi evita.

Come si permette? Sono il suo migliore amico, non può ignorarmi in questa maniera. Giusto?

Si...ovvio.

"Ehi amico, perché ti agiti tanto?" mi distrae dai miei pensieri Luke, entrando nella piccola stanzetta dedicata alla Boxe nella palestra.

"Ciao Luke" rispondo fermandomi ed asciugando il sudore sul mio collo e sul petto con l'asciugamano.

"Come ti va la vita?" mi domanda sorridendo.

Perché sorride?

"Uno schifo direi" ammetto prendendo un sorso d'acqua.

"Devo andare" comunico poi. Mi infilo velocemente la maglia a manica corta ed esco dalla palestra che puzza veramente di sudore.

Osceno.

Gran parte della mia rabbia è ormai andata via. Ma nella mia testa viaggiano dubbi.

Entro in macchina e mi reco al fast food più vicino. Ormai è sera e sono abbastanza lontano da Bradford adesso.

Prendo il mio block notes dove di solito scrivo frasi e disegno. Lo faccio quando devo tranquillizzarmi, ed ora è il momento giusto.

Entro all'interno del Mc Donald's e mi siedo ad uno dei tavoli liberi. Mi accomodo e inizio a scarabocchiare qualcosa fin quando la cameriera mi chiede cosa voglio.

Le ordino da mangiare e bere.

Sento più volte la porta aprirsi e del vento freddo arrivarmi ai polpacci. Ma non ci faccio molto caso.

I miei pensieri si bloccano quando sentono la sua risata.

È per forza la sua risata.

Saprei riconoscerla a chilometri di distanza.

Alzo la testa ed infatti eccola.

Sento una stretta al cuore quando vedo che sorride spensierata e che è con un ragazzo.

Di cui non ne conosco neppure l'esistenza.

Si dirigono dritti alle casse dove aspettano in piedi quello che hanno ordinato.

Althea continua a ridere con quel ragazzo che la tiene per la vita.

Perché cazzo ridono?

Io lo trovo alquanto esilarante.

Stringo la matita e sento che quasi non riesco a tenerla ben salda per via del sudore creatosi tra il mio palmo e la vernice lucida che copre il legno del lapis.

Sento le unghie della mia altra mano affondare dritte nella pelle del palmo.

La osservo con rabbia e delusione.

Era l'ultima cosa che mi aspettavo da lei.

La mina affonda nella carta, rompendola, tanta la pressione creatasi.

Sono patetico?

Si.

Forse.

No okay.

Senza dubbio lo sono.

Continua a sorridere facendo una panoramica totale della sala. I suoi occhi si incastrano nei miei.

La sua espressione cambia visibilmente.

Scoperta.

Ghigno quando vedo che rivolge lo sguardo in tutt'altro posto.

Althea, ti sei messa contro la persona sbagliata.

È meglio che tu lo sappia.

E presto te ne renderai conto.

Ed anche molto bene.


T

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 14, 2020 ⏰

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