Capitolo 1

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Monte Carlo, maggio

Attenzione al cuore, care signore: il pilota Min Yoongi è tornato tra i ricchi e famosi.

Dopo aver attraccato nel porto di Monaco la sera prima con uno stuolo di bellezze al seguito, Il Più Bello del Mondo ha indossato uno smoking su misura e il suo sorriso da mascalzone e si è pavoneggiato nel Grand Casinò: sfoggiando un fascino carismatico, il sei volte campione del mondo si è fatto strada tra la folla entusiasta, a dispetto di Oh Sehun, in lotta con gli sponsor che stanno minacciando di ritirare il finanziamento di quaranta milioni di won per la squadra.

Min Yoongi aveva sempre viaggiato sul filo del rasoio, ma negli ultimi tempi si era spinto un po' troppo oltre per i gusti dei suoi sponsor: solo la settimana prima era stato fotografato con quattro ragazzi in un club di Barcellona.

Anche se, a soli due giorni dall'inaugurazione della gara da parte del principe di Monaco, la spericolata vita sociale di Yoongi era l'ultimo dei pensieri: se il terzo posto in Australia era stato un fiasco, in Malesia e in Bahrein Min era riuscito faticosamente a strappare una vittoria. Dopo lo spettacolare incidente in Spagna il mese precedente, che non gli aveva permesso di finire la gara, i tifosi lo avevano soprannominato lo sfidante della morte, e aveva anche perso diversi punti.

Min ha veramente smarrito il suo smalto? O il tragico incidente della barca dello scorso settembre, che ha coinvolto il compagno di squadra, Byun Baekhyun, lo ha colpito così duramente?

Abituato a dominare la scena, il nostro amato dongiovanni sembra aver bisogno di migliorare la propria condotta. Una cosa è sicura: Monaco attende con il fiato sospeso la grande corsa di domani, ma Oh Sehun spera in un miracolo.

Un miracolo...
Taehyung gettò il giornale spiegazzato sulla scrivania del padre, colpendo il bicchiere; poi gli unici suoni nell'ufficio di lusso sullo yacht furono il respiro corto e il battito del cuore di Taehyung.

"Nessun miracolo. Per ora" bofonchiò il padre, abbassando il mento per fissarlo negli occhi.

Taehyung ebbe l'inquietante sensazione che, dopo ore di riflessione sul vero motivo della telefonata delle tre di notte che l'aveva svegliato, stava per scoprire esattamente perché era stato buttato giù dal letto caldo di Daegu per volare a Monaco. E se il brivido che gli correva lungo la schiena era giusto, non gli sarebbe piaciuto.

"Non capisco perché sei preoccupato" mormorò incrociando le braccia sulla maglietta sgualcita color verde mela. "È il solito comportamento di Yoongi, se vuoi la mia opinione: fraternizzare con dio-sa-chi mentre passa la notte a festeggiare, bere, giocare, ad avere avventure con qualche stellina e a distruggere una macchina per il gran finale non è nulla di anomalo. Lo sapevi anche due anni fa, quando lo hai ingaggiato."

"Allora non era così male" fu la risposta ironica.

"Non è solo questo. Lui..."

"Lui cosa?"

"Non riesco nemmeno a spiegarlo. Si comporta come se non fosse successo niente, ma è come se desiderasse morire."

Taehyung scoppiò in una risata incredula. "Lui non desidera morire. È solo così arrogante da pensare di essere indistruttibile."

"È più di questo. C'è come... un'ombra su di lui."

Un'ombra? Il passato tornò a graffiare, riaprendo una ferita. Purtroppo Min Yoongi gli tirava fuori la parte peggiore - fin dalla prima volta in cui l'aveva visto quattro anni prima...

Taehyung tornò col pensiero a una delle esperienze più umilianti della sua vita. Subito dopo aveva lavorato come ingegnere nella squadra del progettista di automobili di fama mondiale a Daegu, e grazie alla sete di pubblicità di Yoongi, che lui invece detestava, i contatti tra loro erano diventati sporadici.

Seduction [Taegi] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora