Capitolo 2

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Taehyung si immerse tra le coppie felici che affollavano il porto: il suo obbiettivo era l'Extasea, che si ergeva sull'acqua, formidabile e maestosa.

Pur ormeggiato tra alcune delle più belle imbarcazioni del mondo, il super yacht di Yoongi aveva una classe tutta sua: era un palazzo a tre piani lungo quarantotto metri e ricordava uno di quegli splendidi alberghi a sette stelle di Dubai.

Ora che era più vicino allo yacht, sentiva l'aria balsamica scorrergli sulla pelle: mentre saliva sulla passerella il rumore dell'acqua della vasca idromassaggio sul ponte e i gridolini di gioia sessuale lo fecero andare fuori di testa.

Afferrò il corrimano sui due lati per sorreggersi, poi si sentì invadere dall'ansia e da un forte imbarazzo. Non è il tuo ambiente, Taehyung. Circondato da sesso, ragazzi che ci provavano con chiunque e ragazze che si mettevano in mostra in ogni modo possibile. Non ci pensare. Entra, trova Yoongi e fagli pulire i ponti!

Respirò profondamente l'aria salata per ricaricarsi. In ogni direzione, che fosse a sinistra verso il lussuoso salotto con le sedie dorate o a destra verso la sala da pranzo esterna, c'erano corpi, corpi e altri corpi. Che indossavano il meno possibile.

Lui rabbrividì, sentendo freddo solo a guardarli. Fece un altro passo e ancora nessuno sembrava notare l'arrivo di una persona non invitata. Le labbra non smisero di baciare, le mani non rallentarono le loro audaci carezze. Le risate servivano solo a ricordargli l'ultima volta che aveva riso: perché Yoongi e il suo entourage dovevano ridere mentre lui era ancora incapace di piangere? Incapace di versare anche solo una lacrima?

Dal nulla sbucò una figura sinistra che gli agguantò il polso con una presa d'acciaio.

"Oh!" Ruotò la mano nel tentativo di liberarsi dalla presa. "Lasciami!"

Più lottava, più la presa diventava forte, finché il terrore si impadronì del suo cuore...

"Ehi, lascialo andare. È a posto."

Mister Manette lo lasciò andare così velocemente da farlo cadere all'indietro.

"Grazie" mormorò lui con voce fragile mentre si massaggiava il polso per calmare il bruciore.

"Tutto a posto, Taehyung?"

Guardando meglio, si concentrò sul bel viso di un agitato Jeon Jungkook, nuovo arrivato della squadra con un probabile futuro da campione. Lui non lo aveva mai visto guidare: Jungkook per qualche motivo non era mai stato molto loquace con lui e il fatto che fosse il sostituito di Baekhyun gli provocava un tuffo al cuore ogni volta che lo vedeva.

Non è colpa sua, Taehyung. Lascia stare.

"Meravigliosamente. Da quando Yoongi ha la guardia del corpo?"

"Durante la stagione a volte ce l'ha, sopratutto in occasione di feste con molta gente."

Traduzione: quando aveva bisogno di difendersi da ragazzi mozzafiato troppo invadenti.

"Capisco... e dov'è?" Era talmente scosso che dovette incrociare le braccia sul petto per fermare il tremito.

"Non lo so." Gli occhi si girarono di scatto verso quello che Taehyung riteneva il salone principale. "Non lo vedo da un po'."

Fantastico. Stava coprendo Yoongi. "Lascia stare. Lo troverò da solo."

La sensazione di molti occhi che osservavano i suoi capelli spettinati e il suo abbigliamento sgualcito gli fece accapponare la pelle e dovette combattere con l'istinto di correre sul ponte lucidato. Ironia della sorte, la porta della tana del diavolo gli sembrò improvvisamente molto attraente e vi si infilò con un bizzarro senso di sollievo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2019 ⏰

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