5 Capitolo

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Un brutto mal di testa è quello che mi accompagna al mio risveglio, dopo una notte di puro alcool con i miei amici.

A tratti ricordo cosa sia successo la sera precedente e di come io sia tornato a casa, ma di una cosa sono certo: mi sono divertito un sacco.

Mi sgranchisco come se non mi muovessi da anni e subito noto di avere ancora i vestiti addosso: sicuramente mi sono semplicemente buttato sul letto e addormentato come una pera cotta.

Sbadiglio rumorosamente e finalmente mi decido ad alzarmi dal letto, per scendere di sotto a sgranocchiare qualcosa.

Passo davanti allo specchio e gli rivolgo uno sguardo distrattamente, notando il mio pigiama rosa e faccio per andare di sotto, quando mi blocco all'improvviso.

Aspettate un secondo: io non indosso mai il pigiama per dormire, ma resto sempre in mutande.

Faccio marcia indietro e mi fermo davanti allo specchio per essere sicuro di aver visto bene, ma vorrei non averlo mai fatto.

Appena vedo il mio riflesso, vestito con una pigiama enorme tutto rosa ed a forma di unicorno, faccio qualche passo indietro dallo spavento.

Non riesco a credere che io mi sia messo addosso una cosa simile e la prima cosa che penso è quella di chiamare Josè, nella speranza che lui ricordi qualcosa.

Frettolosamente afferro il cellulare dal comodino e faccio per chiamare Josè, quando la mia attenzione viene attirata dalle molteplici notifiche che ci sono su instagram: tanti like, commenti e ecc...

Incuriosito apro l'app e quando vedo la foto che è stata pubblicata su di me per poco non mi cade il cellulare dalle mani: in quella immagine ci sono io con indosso questa stupida tutina.

A scatenare ancora di più la mia rabbia è quello che c'è scritto sotto: "tutti i cattivi hanno degli adorabili segreti".

Scuoto il capo incredulo da quello che sta succedendo, mentre mi affretto a chiamare Josè, ma appena mi volto me lo ritrovo dietro.

Istintivamente gli tiro uno schiaffo per lo spavento e lui si rigira a guardarmi confuso, mentre i miei occhi sono traboccanti di rabbia.

«Potevi almeno bussare, sai come reagisco se qualcuno mi viene alle spalle!»

Sbraito buttando il cellulare sul letto e cercando di calmarmi, ma con tutto quello che sta succedendo la vedo dura.

«Beh, scusami tanto, ma ero venuto a dirti che qualcuno ti ha umiliato sui social con una stupida foto!»

«Grazie tante, riesci a dirmi qualcosa che non so?»

Chiedo con tono ironico e andando verso il mio armadio per mettermi qualcosa, mentre lui si siede sul letto.

«David Carter ha organizzato una festa in tuo onore nella sua villa in centro per questa sera.

Verrai con noi?»

Finalmente, dopo tanto tempo è tornato a farsi vivo!

Le sue feste sono a dir poco da sballo, perché riesce sempre a trovare delle ragazze così sexy e vergini, che è una goduria stare in loro e fotterle per bene.

Dopo tutto questo casino è proprio quello di cui ho bisogno: una sana scopata.

«Sì, almeno mi diverto con qualche spogliarellista»

Dico facendogli l'occhiolino e immaginando nella mia mente lo scenario della festa, ma riesco a star poco nella pelle.

*

The king's girlDove le storie prendono vita. Scoprilo ora