2°chapter

48 6 0
                                    

Hyung-Soo' pov

Sono in ritardo!
Corro con tutte le mie forze verso il cancello della scuola con i polmoni a mille e le gambe doloranti.
Sono quasi arrivato , ma per sbaglio sbatto contro un ragazzo facendolo cadere a terra.
Mi ritrovo sopra al ragazzo che sembra arrabbiato.
Rimango sorpreso dal suo fascino.
I suoi capelli sono colore biondo miele con la vista del suo undercut. La pelle è bianca e leggermente rosata , ha dei occhi verdi smeraldo in cui se li guardi ti ci puoi perdere dentro per la loro bellezza.
Mi alzo di scatto imbarazzato e gli porgo la mano , ma lui la respinge
«Scusa ancora»-dico, ma lui se ne va.
Che brutta prima impressione.
Mi dirigo verso la mia classe e vedo che il ragazzo di prima fare la mia stessa strada.
Entro in classe trovando la professoressa di storia come al solito in ottima salute e pronta a farmi uno dei suoi soliti discorsi noiosi.
« Anche quest'anno sempre in ritardo Park Hyung-Soo»-dice lei
«Mi scusi la prossima volta cercherò di arrivare in tempo»- dico imbarazzato da tutti quei sguardi soprattutto da quello del ragazzo di prima.
Corro al mio posto e mi siedo al mio solito banco vuoto ignorando le chiacchiere dei miei compagni.
Sistemo la mia roba e vedo che il nuovo ragazzo sta per fare la sua presentazione.
«Ciao a tutti, mi chiamo David Nikiforov e vengo dalla Norvegia»
Ecco come si chiama!
La professoressa indica il banco vuoto accanto al mio mentre le mie guance diventano leggermente rosse vedendo il biondo avvicinarsi al mio banco.
Il cuore comincia a battermi forte e il corpo non vuole smettere di tremare , sono sempre stato bravo a socializzare , ma con lui è diverso , sento dentro di me un sentimento sconosciuto adesso che mi è accanto.
Calmati stupido!
Prendo coraggio e lo saluto«ciao io sono  Park Hyung-Soo!»- lui mi ignora non dandomi attenzioni.
Sarà una lunga giornata.

David's pov
La scuola passa veloce.
Ogni ora passata mi sono presentato a diversi professori e nell'intervallo le ragazze della mia classe o delle altre mi hanno seguito dappertutto.
Che palle!
Quel Hyung-Soo non ha smesso di fissarmi, quando mi sono girato per urlargli di smettere , lui si è girato dall'altra parte per qualche motivo a me sconosciuto.
L'ultima campanella suona.
Finalmente posso andarmene da quell'inferno.
Esco dall'edificio ignorando tutto e tutti intorno a me , mi danno fastidio le loro risate e le loro inutili chiacchiere.
Quando raggiungo la soglia del cancello una mano si posa sulla mia spalla.
«A domani David!»-mi dice Hyung-Soo con un leggero sorriso dolce e puro che non ho fatto a meno di salvare nella mia testa.
Rimango stupito dalla sua mossa.
"cos'è stato un attacco a sorpresa? Mi ha salutato….."
«Signor,David è tutto apposto?» Andrew mi risveglia dai miei pensieri.
«Si è tutto apposto»- dico salendo in macchina.
«Com'è andata a scuola?» -mi chiede Andrew mettendo in moto
«Bene»-dico chiudendo la discussione.
Tornato a casa pranzo con del granchio ed insalata di polpo e patate.
Quando finisco di mangiare vado nella mia camera e comincio a leggere un libro per passare il tempo.
Mentre leggo mio padre entra nella mia stanza
«Com'è andata a scuola figliolo?»- chiede anche se conosce già la risposta.Il silenzio.Dovrebbe saperlo che ora tra lui e me non c'è più niente , ma continua a credere di essere mio padre dopo tutto quello che ha fatto a me e a mia madre.
Non lo sopporto.
«Ho capito»dice lui per poi andarsene.
Non sono io ad aver sbagliato , ma il mondo.
Mi butto sul letto stanco e guardo la fotografia vicino al comò.
La prendo tra le mani e la stringo al petto per poi cominciare a piangere le solite lacrime solitarie.
Ricomincio a ripensare a quei momenti con la persona che è stata la più importante della mia vita , la sua voce , il suo sorriso , il suo modo di fare , le sue rosee guance che si  gonfiano ogni volta che è stata arrabbiata , tutto.
Non riesco a guarire così facilmente il dolore che è dentro di me , so nasconderlo , ma non curarlo.
Dopo che ho finito di piangere tutte le mie lacrime mi addormento per la stanchezza.

Hyung-Soo' pov

La scuola è finita abbastanza in fretta , forse è perché non ho fatto caso all'ora perché sono stato troppo occupato a guardare il mio nuovo compagno di banco , ma lasciamo stare quello che penso.
David è andato già via , ma voglio parlare con lui un'altra volta.
Vedo che sta per salire in un auto , ma faccio in tempo a raggiungerlo e dargli una pacca sulla spalla.
«A domani David!»- gli dico mostrandogli uno dei miei migliori sorrisi per poi correre a casa.
Arrivato a casa trovo Ram e Rem guardare la TV mentre Jimin sta dormendo tra le braccia di mia madre.
«Com'è andata a scuola tesoro?»- mi chiede lei.
«Tutto normale. Solito ritardo e solita figuraccia davanti a tutta la classe»-rispondo facendola ridere.
«Sei come tuo padre da giovane. Anche lui arrivava sempre in ritardo a scuola, una volta era venuto in pigiama. Era così buffo».
Preparo del thè e lo verso in due bicchieri , uno per me e per mia madre.
«Grazie tesoro , sei di buon umore a quanto vedo»-dice lei vedendo il mio continuo sorriso
«Sarà una tua impressione»-dico cercando di sembrare il più naturale possibile.
«Sono tua madre Hyung-Soo! Hai le orecchie rosse quindi stai mentendo! Dai dimmi cosa è successo di bello. Hai trovato una bella ragazza?».
Sputo quasi il thè alla sua domanda.
«Mamma!»-urlo io.
«Che c'è? Faccio solo il lavoro di una madre!»-ribatte lei.
«Mamma io ti adoro , ma a volte ti vengono strane idee»-dico per poi correre in camera mia.
Mi butto sul letto sfinito dalla chiacchierata con mia madre , la adoro , ma quando fa la detective è spaventosa perché riesce a capire subito tutto , forse avrebbe dovuto fare  la poliziotta che l'infermiera.
Ripenso a quei occhi verdi smeraldo magnetici , di un colore bellissimo in cui ti ci puoi perdere dentro se li guardi.
Le guance cominciano a scottare solo al pensiero.
Decido di disegnare le due pietre che invadono la mia mente sulla carta così che possa vederli quanto voglio.
Prendo matita e foglio per poi cominciare a fare le basi e il resto.
Ci misi non so quanto tempo per raffigurare l'immagine di quella persona che la mano ha cominciato a farmi male e il sonno a farsi sentire.
Chiudo le prime palpebre e sento la testa pesante , chiudo tutti e due gli occhi per poi cadere tra le braccia di Morfeo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 21, 2019 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Rich&PoorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora