Martedì 6 Settembre

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Oggi, primo giorno di scuola, sono successe due cose, una bella una brutta. La cosa bella è che la professoressa Roth, la nostra insegnante di inglese, ha distribuito a ciascuno un quaderno, e ci ha detto che dobbiamo usarlo come diario questo semestre, perfino i ragazzi. Ha detto che tutti i grandi scrittori hanno tenuto dei diari, come Sylvia Plath che era una poetessa, immagino, e alcuni scrittori hanno perfino pubblicato i loro diari ma noi non dobbiamo preoccuparci per questo. La professoressa Roth dice che chiunque voglia fare sul serio lo scrittore o la scrittrice deve prendere in esame la propria vita. Così ha detto, scrittore o scrittrice. Io non so se voglio veramente fare la scrittrice ma, in ogni caso, mi piace proprio l'idea di scrivere un diario. Non so che cosa voglio fare quando diventerò grande, e questo è uno dei miei obiettivi quest'anno: provare a capirlo. L'altro obbiettivo è quello di avere un ragazzo. La professoressa Roth è diversa da tutte le altre insegnanti che ho avuto finora. Ci ha detto che dovevamo leggere dodici libri questo semestre, sei ce li dá lei, e sei dobbiamo sceglierli per conto nostro. Qualsiasi libro vogliamo. -Perché dovreste leggere tutti gli stessi libri?- ha chiesto. -Voi non siete tutti uguali.- Anche i nostri quaderni sono tutti diversi. La prof Ruth ne a presidi tutti i tipi e li ha sparpagliati sulla cattedra. Alcuni erano grandi, alcuni piccoli, alcuni avevano la carta a righe, e tutti avevano copertine diverse: rosse, viola, argento, uno aveva su Snoopy e nessuno lo voleva, e alcuni alcuni avevano dei disegni. Io volevo quello con la copertina lucida e brillante, ma anche Nancy Pratt voleva quello, così gliel'ho lasciato. Non è buffo, caro diario, che due persone così diverse vogliano la stessa cosa? Cioè, Nancy Pratt è magra e bellissima e sembra che abbia passato tutte le vacanze estive a darsi da fare con l'abbronzatura e a schiarirsi i capelli, e io, va beh, io non so bene come descrivere me stessa, ma slavata e bassotta sono le prime due parole che mi vengono in mente.

Comunque, non aver preso il quaderno che volevo non è stata la brutta cosa che mi è capitata (per la cronaca, ho preso un quaderno verde con la carta a righe, che mi piace veramente, caro diario, per cui non rimanerci male). No, la brutta cosa è capitata questa mattina, prima della scuola quando mi sono vestita. Non avevo tirato fuori i vestiti ieri sera perché forse avevo pensato di essere un po' ingrassata durante l'estate, ma in effetti non avevo nessuna voglia di saperlo. Così questa mattina mi sono infilata i miei pantaloni neri preferiti e ho fatto fatica a tirare su la zip, persino stando lunga sdraiata sul letto, tirando dentro lo stomaco. Ma ce l'ho fatta, sono riuscita anche ad abbottonarmi. Ma quando mi sono alzata, la pancia straripava sopra i pantaloni ed ero orribile. Così mi sono dovuta mettere un altro paio di pantaloni neri che sono tutti lisi sulle ginocchia, e mia madre me l'ha messa dura perché non vuole che la gente ci consideri "indigeni" che è una vecchia parola fuori moda che vuol dire che siamo gente povera, immagino. Mia madre è molto sensibile al fatto di essere da sola, genitore unico. Non vuole che gli altri pensino che non è in grado di mantenere la famiglia. Lei voleva che mi mettessi uno dei miei vestiti nuovi. Sono i ragazzini noiosamente perbenino si mettono i vestiti della festa il primo giorno di scuola; tutti gli altri fanno finta di non farci caso. Comunque, non è stato il litigio con mia madre a sconvolermi (l'ho avuta vinta io, in ogni caso), è stato il fatto di scoprire che sono proprio, proprio GRASSA. Beh, non sono grassa come le prof Roth, la nostra nuova insegnante di inglese, grazie a Dio, ma se non faccio qualcosa per il mio peso, sono su quella strada. La professoressa Roth mi sembra ok come insegnante, almeno credo. Vuole che la chiamiamo professoressa invece di signora o signorina, così non sapremo mai se è sposata o no, che è una cosa proprio stupida, perché basta guardarle la mano sinistra Per vedere se porta o no la fede all'anulare.  Cosa molto strana perché, come ho detto, la prof Roth è grassa, l'insegnante più cicciona che io abbia mai avuto, chi se la sposa una così? Tutti sanno che ai ragazzi piacciono le ragazze magre, e più magre sono meglio è. E a peggiorare le cose, la prof Roth portava una maglietta a righe bianche e blu, con le righe di traverso, che lo sanno tutti che fanno sembrare ancora più grasse, su un paio di pantaloni bianchi, lo sanno tutti che le persone grasse non dovrebbero vestiti di bianco. Tommy Aristo le ha subito appioppato un soprannome,  Roth la rotonda, ma fortunatamente lei non lo ha sentito. Perché va bene che la prof Roth dovrebbe perdere qualche chilo, ma non c'è alcuna ragione di ferita in quel modo. Cioè, può anche darsi che qualcuno possa parlarle del suo aspetto in modo gentile, o darle anche qualche consiglio sull'abbigliamento. Tommy Ariston no di certo. Era così odioso l'anno scorso e immagino che sarà altrettanto antipatico anche quest'anno.

In ogni caso questo è il mio terzo obbiettivo di quest'anno: perdere peso, specialmente dopo quello che è successo oggi. Mi sono già messa a dieta in passato, ma questa volta devo prenderla davvero sul serio. Ho già cercato di perdere qualche chilo durante l'estate, ma non c'era nient'altro da fare che sudare e mangiare gelati. E così sono diventata sempre più grassa. La mamma dice che è perché sto diventando una donna, tutto qui. Proprio non mi va.

Vedi, questa è la mia ultima possibilità di perdere peso perché l'anno prossimo vado alle superiori e chi ne ha voglia di essere una primina grassa? Cioè, siamo nello stesso edificio è tutto, e le superiori sono proprio dall'altra parte dei nostri portoni, ma comunque è un grosso passo, e io voglio cominciare col piede giusto. Bene, di sicuro ho scritto parecchio, e non sono certa che dovevamo scrivere di cose come questa. Può darsi che lo chieda alla professoressa Roth.

Arrivederci per ora, ciao diario.

                                                               Judi

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