Marcianti

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Madama Fortuna gli aveva voltato le spalle ancora una volta, e le probabilità erano alte come quelle che si hanno di lanciare verso il cielo una moneta sperando che ricada perfettamente in piedi, come sospesa fra un universo e l'altro. Testa o croce? La tua scelta? Camminare...

Sentiva ancora sulla sua pelle il freddo di quelle parole, che ben si mescolava al ferro fra i jeans e la schiena.

Si credeva potente perché aveva una pistola, e se avesse riflettuto prima di raccoglierla avrebbe capito che nelle sue mani era nulla più che un amuleto. Cieco di un occhio nell'eterna notte di fine mondo, e con qualche acciacco dovuto a quelle che chiamavano radiazioni.

vent'anni e dimostrarne almeno il doppio: capelli radi e un premolare in meno che lo metteva a disagio a mostrare il suo sorriso, se in quel mondo ridere fosse stata ancora un'abitudine.

Non guardarti alle spalle.

Vai avanti.

Se ti fermi, ti circondano.

Evita gli spazi chiusi e vai incontro alla nebbia, fino a esserne inghiottito volta dopo volta... Banchi di nebbia, come una schiera di mostri a bocche larghe, all'interno di un effetto matrioska infinito, dove l'uomo non è altro che uno sputo.

<<Sento le vostre lagne, mostri del cazzo. Le sento nella mia testa: è a quello che mirate... lo so. Sento ogni passo le voci degli Andanti. Dove avete portato tutti?>>.

Parole rotte dal pianto, mentre la mano tremolante toccò il calcio della pistola, che si macchiò del sangue di un'unghia quasi staccata.

"Liberazione iniziata. File corrotti in quarantena: procede l'Epurazione".

Nell'immensità dell'etere si ripeteva quel dannato annuncio che lo faceva rabbrividire per l'ennesima volta come la prima... la prima volta in cui troppi iniziarono a camminare in mezzo al nulla.

In parecchi, dopo il primo annuncio pensarono a uno scherzo e perirono... Altri esalarono l'ultimo respiro guardando il cielo inscurirsi di colpo; certi si allontanarono pensando ai viveri, allora entrarono nei negozi rompendo le vetrine... degli altri corsero a cercarli seguendo le urla di disperazione e risvegliando la parte più bella dell'animo umano: fare quadrato in una situazione critica e unirsi insieme contro un male comune ma ancora sconosciuto. Non tornò in strada mai nessuno.

Le voci degli Andanti, però, rimasero nella mente dei Marcianti tormentandoli un chilometro dopo l'altro.

Marcianti... avevano deciso perfino di darsi un nome per sentirsi più forti e creare un esercito di cause perse. Un esercito che aveva una sola strategia: camminare verso il nulla, verso il prossimo banco di nebbia fra un posto grigio e l'altro. L'esperienza insegnava: un passo falso e ti avrebbero preso, lasciando di te soltanto una voce nella testa degli altri. Adesso tutte le voci erano nella mente di Adam, ma in quel momento lo lasciavano respirare, forse perché la sua strategia funzionava bene: passo dopo passo alla ricerca dell'Elisir. Sembrava vicino.

C'è stato un tempo in cui erano rimasti in due e camminavano mano nella mano per darsi forza.

<<Evelyne, stai meglio?>>

<<Tu credi davvero esista l'Elisir, Adam? Sono stanca, non reggo più le voci>>, gli confessò piangendo, ma strisciò i piedi ancora per un altro metro.

<<Ci eravamo promessi, Adam... ce l'eravamo promesso. Se avrebbe mollato uno di noi, l'altro si sarebbe fermato. Ce ne saremmo andati in un bacio. Uno soltanto...insieme.>>.

<<Non sei tu a parlarmi in questo momento, Eve... sono loro. Se è questo che vuoi, fermati e lasciami proseguire. Io... Io devo vivere>>.

Evelyne si bloccò e strinse più forte la sua mano. <<Adesso! Facciamolo adesso! Facciamola finita...ti scongiuro>>. Il suo pianto accorato non fermò Adam che se la trascinò dietro per qualche metro curandosi bene di non guardarla negli occhi. Guardandola avrebbe ceduto.

<<Cammina! Più veloce.... CAMMINA, CAZZO!>>.

Nella mente dell'uomo si svolse tutto a rallentatore come nel più classico dei cliché: il guanto scivolò dolcemente dalla mano di Evelyne e lei non resistette al peso del suo corpo strattonato e si ritrovò per terra, carponi, allungando la mano verso Adam che non aveva rallentato di un millesimo. Non si voltò a guardarla, ma mentre veniva avvolto dall'ennesimo banco di nebbia udì un urlo straziante, poi la solita luce bianca che squarciò il cielo nero. Un altro Andante nella sua testa.

"Ce ne saremmo andati in un bacio. Uno soltanto...insieme".

Marcianti (Racconto breve - COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora