the monster above your bed

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Quando la notte cala silenziosa su di noi, coprendo ogni cosa col suo manto scuro...
Quando le tenebre ci avvolgono, cullandoci al suono di una ninna nanna il cui ricordo abbiamo perduto nel corso del tempo...
Quando permettiamo al buio e alla quiete di prendere il posto della luce e del caos...
Quando abbassiamo le palpebre e ci immergiamo tra i caldi e confortevoli meandri della nostra mente, lasciandoci guidare fino all'ingresso del mondo dei sogni...
Quando siamo finalmente pronti a gettarci con un sospiro di sollievo tra le braccia di Morfeo...

È in quel momento che arriva.

Un fruscio.
Il cigolio delle molle del materasso.
Il suo respiro.
Il calore e la presenza di un altro essere vivente.
Certo, sempre se di un essere vivente si può parlare...

Le viscere ti si contorcono dallo sgomento e la fronte si imperla di sudore.
Senti ogni membra del tuo corpo che si irriggidisce e il respiro che si fa corto.
Aggrotti le sopracciglia, ti sforzi di tenere gli occhi chiusi e trattieni il fiato.

Uno... Due... Tre...

Un respiro.
L'esalazione di un fiato che non ti appartiene.

Socchiudi le labbra per chiamare aiuto, ma non riesci a dire una sola parola.
Le corde vocali si sono atrofizzate dal terrore, congelando il tuo volto in un macabro e silenzioso urlo di Munch.

Senti qualcosa che si muove, si agita, anzi, si contorce. È proprio lì, accanto a te.
C'è solo un materasso a separarvi.

È tutto uno scherzo, ti dici.
Tutto frutto della tua immaginazione.
Probabilmente stai già sognando.
E allora sollevi leggermente le palpebre, come aspettandoti di veder comparire da un momento all'altro davanti ai tuoi occhi un tostapane volante, una pianta carnivora che aprendo le fauci lascia fuoriuscire una luce psichedelica e una giraffa in smoking che balla il tip tap al ritmo della canzone che un tuo amico, le cui mani si sono improvvisamente quadruplicate assumendo le sembianze dei tentacoli di un polpo, sta suonando sul pianoforte a coda di tua zia. Che tu abbia davvero una zia o che lei abbia o meno un pianoforte a coda, è chiaramente irrilevante.
Ma nulla di tutto questo appare e i rumori continuano.

Il fruscio. Il respiro. Il lento contorcersi di quelle membra aliene.

Ti chiedi che aspetto possa avere quella creatura, se possieda il tuo stesso numero di gambe, braccia, occhi...
Se sia coperta di piume, pelle o squame.
Se abbia gli occhi rossi e i denti aguzzi, come la vedi nei tuoi incubi peggiori.
Ti chiedi perché sia ancora lì dopo tanti anni. Perchè ti perseguiti fin da quando ne hai memoria. Anzi, da prima ancora.
Perchè sai, ne sei sicuro senza alcuna ombra di dubbio, che quell'essere si trovi lì fin dal momento in cui sei venuto al mondo.
Prima infestava la tua culla, ora il tuo letto e un giorno probabilmente infesterà anche quello che condividerai con la tua dolce metà... O con i tuoi gatti, chi può dirlo.

Ed è in questo momento che qualcosa dentro di te scatta.

Non è possibile che continui ad essere così in eterno.
Questa storia deve finire.
Adesso o mai più.

Così raccogli tutto il tuo coraggio, pensando solo al fatto che presto, in un modo o nell'altro, quella persecuzione avrà finalmente fine.
Che sia reale o solo una suggestione della tua mente, non importa.
Quello è il tuo letto e nessuno oltre te dovrebbe avere il permesso di dormirvi, o almeno, non senza il tuo consenso.

Tremi al solo pensiero di ciò che ti aspetta. O meglio, neanche sai come doverti sentire, perchè semplicemente non hai idea, nessuna nessunissima idea, di ciò che ti attende là fuori.

Ma non c'è più tempo per i ripensamenti.

Quindi fai un respiro profondo, spalanchi gli occhi e agguanti con un gesto secco la rete del letto per darti la spinta necessaria a spingerti fuori di lì.

Rotoli sul pavimento per almeno un paio di metri, quindi ti fermi e ti tiri su con un balzo.

Le tue membra si contorcono dal terrore.

L'oscurità avvolge ogni cosa, impedendoti di scorgerne i lineamenti, ma tu sai che in questo preciso istante anche lui ti sta osservando.

Eccolo lì, disteso beatamente sul materasso del tuo letto, rannicchiato sotto le tue lenzuola e le tue coperte, neanche fossero il suo scudo.
Per proteggerlo da cosa, poi?
È lui l'intruso, no?
È lui il mostro.

La verità è che non credevi davvero che questo giorno sarebbe mai arrivato.
Il giorno in cui l'avresti finalmente affrontato...

Ma ora, finalmente, eccolo davanti ai tuoi occhi.
Eccolo che trema e cerca di nascondersi, spiandoti da sotto l'orlo del lenzuolo.
Eccolo lì.

Il mostro sopra il tuo letto.


• ~ •

Ecco cosa accade quando prendi un pizzico di "Monsters & Co.", una puntina di "Girl from the Other Side", un briciolo di un non meglio identificato episodio di "Girl meets World" (tra l'altro, chissà se lo trasmettono ancora, ormai sono tre anni che non guardo Disney Channel. Se qualcuno lo segue, può dirmi se Maya e Riley si sono finalmente messe insieme? O se Farkle se le è prese entrambe?), ci aggiungi un quintale di nonsense e frulli tutto insieme.

Non ho idea da dove mi sia uscita questa roba.
Un paio di giorni fa su Pinterest (sì, io uso solo social sconosciuti, così non rischio di incontrare qualcuno di mia conoscenza) ho visto un'immagine molto carina su una ragazza che diventava amica del mostro sotto il suo letto (immagine che poi ovviamente ho perso. Per quanto l'abbia cercata, pare che si sia completamente volatilizzata. L'avrà inghiottita il deep web) e a quel punto ho avuto una folgorazione divina (o cretina... fa anche rima).

In futuro potrei ricamarci sopra e farla diventare una storia vera e propria (di cui questo sarebbe il prologo), ma anche no. Non lo so.
Per ora la considero conclusa così.

In caso non sia stata chiara, la storia è rivolta al famigerato mostro che vive sotto i nostri letti, mentre quello che vive sopra (the monster above your bed) ovviamente siamo noi.

Quasi mi dispiace che lo spazio sotto il mio letto sia occupato da un altro letto.
Preferisco di gran lunga un mostro a un covo di ragni...

Ad ogni modo, con questo ho finito,
Bye Bii!!!

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