[Mezo Shoji]
-"Abbiamo finito. Puoi anche alzarti, ma non fare movimenti bruschi."
Annuii e molto lentamente mi misi a sedere. La testa iniziò a girarmi paurosamente, ma fortunatamente l'infermiere venne immediatamente in mio soccorso. Mi sistemò il cuscino dietro la schiena e mi aiutò ad appoggiarmi.
-"Torno subito." mi disse prima di afferrare la sacca di sangue e uscire dalla stanza.
Mi sentivo molto debole, ma nonostante tutto ero felice. Una buona azione ripaga sempre. Osservai il cerotto che avevo sul braccio, dal quale poco prima era stato prelevato il mio sangue.
"Spero di riuscire a salvarla."
Quella mattina lessi su internet che l'ospedale era alla ricerca disperata di un donatore per salvare la vita a una ragazza rimasta vittima di un brutto incidente. Senza pensarci due volte mi presentai alla clinica come donatore. Inizialmente i medici erano titubanti perché non avevo ancora raggiunto l'età per poter donare il sangue, ma la situazione era troppo grave e così furono costretti ad accettare. Inoltre, secondo loro, avevo una costituzione fisica che mi avrebbe aiutato a sopportare il trattamento.
Un infermiere mi portò in una stanza e dopo essersi accertato delle mie condizioni di salute, iniziò il prelievo. I primi minuti passarono tranquillamente, ma piano piano iniziai a sentirmi sempre più debole e cercai di farmi forza pensando che questo mio gesto avrebbe salvato una vita. Stavo quasi per svenire quando finalmente il trattamento si concluse.
Sentii la porta aprirsi e subito dopo vidi l'infermiere seduto sul bordo del letto che mi porgeva un cornetto alla marmellata e un bicchiere di latte. Accettai di buon grado e iniziai a mangiare.
-"È un bellissimo gesto quello che hai fatto." mi disse l'uomo. -"Devi essere orgoglioso di te stesso."
-"Lei crede che si salverà?"
-"Senza alcun dubbio!" mi rassicurò. -"Tra poco inizieremo la trasfusione. Vedrai come saranno contenti quando sapranno ciò che hai fatto per loro."
-"Non voglio che lo sappiano." dissi deciso.
-"Cosa? Perché?" mi domandò lui visibilmente sorpreso.
-"Le buone azioni si fanno nell'ombra." risposi. -"Non ho deciso di sottopormi al prelievo per ricevere un ringraziamento. L'ho fatto perché era la cosa giusta da fare."
-"Se è questo ciò che vuoi, rispetterò il tuo volere." mi disse lui sorridendo. -"Posso farti una domanda? Cosa hai intenzione di fare nella vita?"
-"Mi piacerebbe diventare un eroe." risposi senza la minima esitazione. -"Infatti ho intenzione di sostenere il test di ammissione al liceo Yuuei."
L'infermiere sorrise ancora di più. -"Lo immaginavo. Sono sicuro che diventerai un grande eroe." detto questo si alzò dal letto. -"Adesso devo andare. Quando ti sentirai meglio potrai tornare a casa." mi sorrise un'ultima volta e se ne andò, lasciandomi solo.
Finii di mangiare e provai ad alzarmi dal letto e constatai che la testa non mi girava più. Sebbene mi sentissi ancora debole, dentro di me ero pieno di vita. Lentamente uscii dalla stanza e poi dall'ospedale, impaziente di andare a casa e godermi un po' di riposo.
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Mezo Shoji x Reader ITA (My Hero Academia)
Fanfiction[Nome Cognome] si risveglia all'ospedale e apprende dai suoi genitori di essere stata vittima di un brutto incidente. Deve la sua vita a un ragazzo che ha accettato di sottoporsi a una trasfusione. [Nome] è determinata a scoprire l'identità del suo...