3.6 : Epilogue

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Orchids & Carnations

Poggio le mie ultime orchidee sull'erba bagnata dalla pioggia di questa notte, lottando con tutto me stesso per ricacciare indietro le lacrime.

Ma non sono mai stato un abile lottatore.

Piango.
Piango e i singhiozzi mi scuotono il petto.
Le ginocchia cedono e io crollo malamente a terra.

Mi fa male la gamba, ma non me ne preoccupo.
Mi manca l'aria e annaspo, passandomi una mano sul viso.

Due anni.
Due anni e Yoongi non c'è.
Non c'è, non è da nessuna parte, non è con me.

Mi fa male il petto, la gola brucia e le lacrime non smettono di scorrere.

Yoongi non tornerà.
La cosa peggiore è che lo sapevo già.
Lo sapevo già dalla prima volta che sono venuto a lasciare queste maledette orchidee sotto al nostro albero preferito.

Lo sapevo, ma continuavo a dirmi che invece no, sarebbe tornato.

Sarebbe tornato, perchè nonostante non fossi mai riuscito a dirgli quello che provavo, i miei sentimenti lo avrebbero raggiunto e lo avrevvero riportato da me.

In questi due anni, ho imparato che non importa quanto i sentimenti umani possano essere forti, non vanno da nessuna parte. Non possono far tornare indietro chi ormai è lontano.

Avrei solo voluto capirlo prima di sperare.
Sperare, sperare, e poi vedere quel piccolo cumulo di fiducia nel futuro sgretolarsi e sparire.

Avrei voluto capire prima che invece di ricostruire ogni giorno quella stupida montagnetta di false speranze, avrei duvuto costruirne una bella alta, di fatti, di realtà.
Di cose vere e non sfuggenti.

Ma tu sei sfuggente, Yoongi.
Tu non sei realtà, e non importa se vorrei il contrario.

Lancio uno sguardo alla lunghissima fila di orchidee sotto all'albero.
E poi, il mio occhio, cade su un mazzo diverso.

Un mazzo di garofani.
I miei fiori preferiti.

Sto per alzarmi, ma poi lo sento.
Il suo odore.
L'odore di Yoongi.

Mi avvolge e per un attimo penso di essermelo immaginato.
Sento i suoi passi, alle mie spalle, leggeri e delicati, come sempre.

Sento il suo respiro, dolce, e sento il mio, accelerato, come i battiti del mio cuore.

Lo sento.
Sento ogni parte di lui, della sua essenza, alle mia spalle.

Voglio voltarmi, ma prima afferro il mazzo di garofani, notando un biglietto attaccato a una delle foglie.

Sento una risatina, leggera, soffiata.

Apro il biglietto, con le lacrime agli occhi, ma il sorriso più vero che in due anni sia mai spuntato sulle mie labbra.

Caro Taehyung,

Le orchidee mi piacciono ancora.

Sempre rimasto tuo,

Yoongi.

orchids || taegiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora